Il mancato passaggio della Juventus, in semifinale di Champions League, è stato sicuramente un fulmine a ciel sereno. La fame di vittoria, percepita nella partita di ritorno contro l’Atletico Madrid, ha lasciato spazio ad alcuni timori ed a diverse difficoltà psico-fisiche. Partiamo dall’evidenza: l’Ajax ha dimostrato di essere una grande squadra ed ha meritato di proseguire la propria avventura nella competizione. Al contrario la Juve, come spesso capita, ha dimostrato di essere distratta ed assopita nei momenti clou della stagione: 5 vittorie su 10 partite di Champions giocate, non sono il bottino ideale per una squadra che vanta un parco giocatori tra i più forti al mondo!

Il continuo (lieve) declino bianconero è già stato ampiamente analizzato nel nostro precedente articolo “La necessità di svoltare”, dunque siamo pronti ad affrontare un ulteriore aspetto.
Come spesso ci troviamo a scrivere, non è mai semplice identificare le reali mancanze in un dato momento, specialmente se riferite ad una competizione “strana” come la Champions League. Ne abbiamo sentite di cotte e di crude in questi ultimi giorni, in modo particolare i commenti a caldo su una possibile permanenza dell’attuale allenatore, con possibile apertura di un nuovo ciclo e conseguente rinnovo contrattuale. Tra i diversi scenari da noi ipotizzati, ci piace evidenziare quello più malizioso e suggestivo: Agnelli e lo stesso Allegri, pur non vivendo un momento di memorabile spensieratezza, potrebbero esser stati “costretti” a dichiarare di voler continuare il loro rapporto lavorativo, in modo da non turbare ulteriormente i mercati finanziari. Infatti le azioni della società Juventus, da qualche mese a questa parte, sono entrate a far parte del Ftse Mib, dunque fra le 40 società italiane con maggiore capitalizzazione, flottante e liquidità. Quindi, anche una semplice voce riguardante l’addio di mister Allegri potrebbe creare ulteriori sfiducie sul mercato azionario. Questo scenario, di conseguenza, presuppone la conferma dell’allenatore livornese, rispettando le scadenze prefissate.

Dunque, siamo del parere che la dirigenza bianconera voglia far completare un percorso alla squadra, per poi lasciare il compito ad una personalità diversa nel luglio del 2020. Il cambio della guida non sarà immediato anche grazie alla straordinaria capacità, di Massimiliano Allegri, di far crescere nel migliore dei modi ogni risorsa a sua disposizione. Detto ciò, l’impressione è che si stia preparando e costruendo una rosa, nell’attesa di un allenatore con una grande personalità ed idea di calcio. Qualcosa potrebbe già esser stata decisa, qualcosa potrebbe cambiare… sicuramente ne vedremo delle belle!