Quest' anno si è  visto molto bene ieri sera, con la formazione iniziale, la Juve ha meno giocatori italiani in campo,ieri solamente 1: Chiellini.

Si prospetta un cambio generazionale obbligatorio, visto il probabile ritiro di Buffon , l' età  non più  verde di Barzagli e la non ottima condizione di Marchisio, all' insegna del giocatore straniero.

Ma osservando bene non proprio è  cosi: Rugani , Chiellini, il nuovo acquisto Bernardeschi, e Caldara, arrivo imminente, faranno parte dello zoccolo duro della squadra del  futuro.

Vero però , che gli stranieri sono in costante aumento e negli ultimi anni anche molto validi.

Un inversione di tendenza? Solo in parte perché la società, può permettersi il meglio, ma considera il giocatore italiano sempre  il centro del progetto.

Ma quello che deve essere notato è  la guida tecnica, che quasi sempre è  nazionalista, tutte le Juventus migliori sono state guidate da tecnici italiani, Lippi, Trapattoni per fare 2 nomi.

Avere un tecnico nostrano, permette ai giocatori del bel paese di integrarsi velocemente e insegnare il mondo Juve ai nuovi arrivati, stranieri o italiani che siano.

La Juve si sta adeguando a modificare un po' la rosa, con una preferenza minore per gli italiani, ma la guida e il centro del progetto parte da lì, dal Made in Italy.

Spinazzola, Barella e Cristante dono i giocatori italiani, i primi tre che la signora vuole portare a Torino, per non dimenticare mai che il Made in Italia va sempre molto di moda.

Le recenti cessioni societarie , delle milanesi per esempio, dimostrano che l' estero può  portare ad uno stravolgimento pericoloso; la mentalità è  completamente differente.

Ciascuno di noi conosce bene il proprio giardino, la Cina e il suo modo di dirigere un' azienda è  completamente diversa dall', Italia.