L'ARRIVO Due estati fa il Pipita sbarcava a Torino, acclamato come il salvatore della patria, mentre a Napoli il suo nome iniziava ad essere associato al lemma gergale "lota". L'estate scorsa si è presentata una situazione simile, il clamoroso cambio di maglia di Bonucci, che per i tifosi di madama più che un trasferimento è stato visto come un tradimento (con tanto di esagerazioni sui social); mentre dalle parti della Milano rossonera si fregano le mani, in una escalation di esaltazione per una sessione di calciomercato sulla carta molto promettente. Sappiamo tutti poi come è andata a finire.

IL BILANCIO Il bilancio del biennio di Higuain a Torino è sicuramente positivo, segna, gioca bene e fatica per la squadra, gli mancano dei gol pesanti in europa, anche se nel passaggio col Tottenham (ottavi CL 2017-18) ci mette ben più che lo zampino. Con l'arrivo di CR7 sembra chiaro che nonostante tutto sarà lui ad essere tagliato in avanti. L'avventura rossonera di Bonucci ha tutt'altro esito, parte con grandi dichiarazioni, poi iniziano le difficoltà, come per tutta la squadra, ma i suoi errori pesano ed ai tempi dei social il roboante "Sono qui per spostare gli equilibri" gli si ritorce contro in una serie di impietosi meme. Sembra giovare anche lui del cambio in panchina, Ringhio da una bella scossa all'ambiente, e chiude la stagione al meglio che può.

LO SCAMBIO Come un fulmine a cel sereno, in questa estate rovente dove, da juventino, mi sentivo tranquillo in ottica mercato, irrompe la voce del ritorno di Bonucci. Il primo pensiero è che sia una voce, i giorni successivi smentiscono quest'ipotesi, tutto inizia a diventare sempre più concreto, io mi limito a sperare in un gioco per far esporre il Chelsea. Invece, da ieri, siamo quasi sicuri che lo scambio andrà in porto. Scambio che a livello sportivo, a mio parere, sembra favorire solo il Milan.

Mi domando quindi, perché fare questa mossa? Perchè dare un attaccante forte, molto forte ed un difensore giovane e molto promettente, in cambio di un difensore di 31 anni? Le questioni sono di due ordini, uno tecnico ed uno economico. Sul lato tecnico, pace fatta con lo spogliatoio juve (così almeno si legge) Bonucci è già pronto per alti livelli, l'idea è che in casa Juve vogliano dare subito una squadra competitiva ad Allegri per sfruttare CR7 il prima possibile, mentre Caldara avrebbe avuto bisogno di tempo (quanto non è dato sapersi) per poter entrare bene nei meccanismi difensivi Juve. Il Pipita, come detto sopra, doveva essere ceduto: per quanto il fatturato sia cresciuto in casa Juve non ci si può permettere di spendere 7,5 ml di € per una riserva. Questo ci porta direttamente al secondo punto, la questione economica, ovvero la Ragion di Stato. Stando ai conti usciti oggi sul sito "Calcio e Finanza", conti ipotetici perchè le vere cire usciranno ad affare chiuso, ma realistici, la Juventus genera un utile di 41 ml €. Considerando che CR7 da solo ne pesa 50 in questo esercizio, già gravato dai 40  ml di Duglas costa, dai 40 e rotti di Cancelo e dai 12 di Perin era difficile pensare che di non dover cedere un grande nome per rifare un po' di cassa. Trattenendo Alex Sandro e Pjanic, nomi più caldi sul mercato, qualcuno doveva partire, nonostante il tesoretto dei vari Kean, Clemenza, Favilli giusto per citare gli attaccanti che si sono ben messi in luce.

Quindi se si è dovuti arrivare a questo scambio, che per certi versi mi ricorda la cessione di Ibraimovich e Thiago Silva al PSG, dove per "liberarsi" di Ibra il Milan fu costretto a vendere anche il forte difensore brasiliano, qui la Juve per liberarsi del Pipita deve mettere qualcosa di appetibile. Il fatto che Higuain, da solo, non sia appetibile dipenderà dall'anagrafe, dai timori sullo stato di forma, dai "pochi" gol pesanti, ma anche dal brutto mondiale dell'Argentina, fatto sta che per il Milan passare da Kalinic e Andrè Silva ad Higuain è un salto notevole in avanti. Sul fatto che non si siano trovate altre soluzioni per il difensore pesa lo scarso utilizzo di Rugani, che la maggior parte dei tifosi, me compreso, avrebbe "sacrificato" al posto di Caldara.

Il risultato è un sentimento confuso, il tifoso vive di emozioni, le società si basano sui bilanci, ma questo "colpo" sul finire del mercato, per quanto mantenga intatta la fiducia in una dirigenza che ci ha riportato ad alti livelli, è un vero e proprio "colpo al cuore". Ma tra ragion di tifo e ragion di Stato vince la ragion di Stato.