Mi prendo il lusso di esprimere due considerazioni dopo il posticipo di ieri.

VAR: Non ci siamo! A cosa serve avere la tecnologia a bordo campo se poi non la si usa? Perchè non è consentito alle squadre di poter accedere al VAR in caso di errore clamoroso dell'arbitro? Premetto che non ho nemmeno visto il fallo di mano di Bernardeschi, ma dal polverone sollevato credo ci sia stato qualcosa di evidente. Certi episodi vanno sempre rivisti. Oggi le partite sono vivisezionate in ogni secondo ma in campo vige un clima medioevale in cui anche di fronte all'evidenza non si può far nulla. Gli amici tifosi sostengono che la settimana scorsa toccò al Napoli e che quindi gli errori si compensano. Nulla di più sbagliato. Perchè (ammettiamo in via ipotetica che i due rigori fossero stati assegnati e realizzati) Crotone e Cagliari hanno un punto in meno, e un punto in quella zona di classifica conta molto di più dei due delle squadre in testa. Ma al di fuori delle ipotesi, che possono essere contraddette in ogni modo (anche se gli avversari avessero pareggiato le big avrebbero potuto comunque segnare un altro gol in seguito, ecc..), questo modo di gestire il campionato con l'ausilio della tecnologia è imbarazzante. Se prima si ricorreva sempre e comunque al (possibile) errore umano, ora con quale dignità si può parlare di buona fede? L'arbitro ha ancora la facoltà di sbagliare, ma che lo faccia almeno dopo aver fatto ricorso alla visione delle immagini. L'esperimento sta irrimediabilmente fallendo. Perchè come sempre in Italia si è operata una scelta senza coraggio. Ora, per ridare credibilità al movimento le opzioni sono due. La prima possibilità è quella di abolire la tecnologia. Si accetta l'errore umano come parte integrante del gioco, sapendo anche di dover accettare le code polemiche sulle decisioni arbitrali. La seconda è quella di utilizzare la tecnologia in maniera seria, valutando ogni episodio. Anche perchè un gol (ma forse le alte sfere questa cosa non la capiscono) può nascere anche da un fallo laterale a centrocampo invertito. Questa soluzione porterebbe il gioco del calcio al livello di ciò che oggi è lo standard offerto al tifoso. E non mi si venga a dire del gioco spezzettato. Il 99% delle decisioni si può prendere in tempo reale, senza la minima pausa. Alla fine occorre solo decidere se considerare la tecnologia parte del gioco o meno. E agire di conseguenza. L'ibrido che si sta mettendo in pratica oggi è a dir poco imbarazzante e vergognoso.

JUVE-ALLEGRI: Non sono mai stato un estimatore del livornese. E ad ogni partita che guardo confermo sempre più la mia impressione. E' certamente l'allenatore che, in rapporto alle competizioni giocate ha ottenuto i risultati migliori, ma vedere "giocare" questa squadra è avvilente. Non voglio stare ad elencare le innumerevoli motivazioni che mi portano a non sopportare più il sopravvalutato Allegri. Ma la gestione di un potenziale crack mondiale come Dybala e il continuo non gioco (in tre anni qualcuno ha capito con quali schemi giochi la squadra?) dicono molto di lui. Ieri sera all'80 il cambio Bernardeschi - Lichsteiner ha fatto sobbalzare anche i più strenui sostenitori di Allegri (tra gli amici con cui guardo la partita). Dopo 6 scudetti vinti consecutivamente si può non vincere il settimo. Con la rosa che vale almeno il doppio della seconda (inteso come valore, non ovviamente in classifica) ci si aspetta che almeno qualche volta, nel guardare la partita ci si possa divertire. Invece sono sempre 90 minuti di agonia nei quali quasi sempre il colpo dei vari campioni risolvono la solita opaca (per non dire peggio) prestazione prestazione con un gol. E poi il mister cerca di tirare fuori tutta la qualità (oltre a quella che già fa sedere in panchina) per fabbri e falegnami veri. L'appellativo (cagon) con cui Carlito Tevez si rivolse dopo il solito cambio assurdo è il migliore possibile per questa sciagura in panchina. L'altro ieri Marotta ha dichiarato che starà alla Juve per molto tempo. Mai notizia (sportivamente parlando) è stata così mortifera.