Che piaccia o no, quella che sta nascendo, per la stagione 19/20, sarà la Juventus di Pavel Nedved. Tutto iniziò in quella serata di ottobre, quando uno stordito Beppe Marotta annunciò ai microfoni di Sky che il suo contratto da amministratore delegato della Juventus non sarebbe stato rinnovato, e che quindi la sua avventura in bianconero era terminata. Da quel momento i pensieri e le idee di Nedved iniziarono a prendere forma: finalmente avrebbe avuto la possibilità di lavorare in maniera più autonoma. Diciamo la verità, i rapporti tra Nedved e Marotta non sono mai stati ottimi: il ceco molto più ambizioso, l'ad più cauto (in parole povere), con un Paratici che spesso ha fatto da mediatore. Pavel è sempre stato l'unico a saperne di calcio, ad avere vissuto le dinamiche del campo, degli spogliatoi, e a voler sempre il massimo per la Juve. Marotta, invece, ottimo amministratore ma senza quel piglio da top club. L'affare Ronaldo e stato lo spartiacque tra Marotta e la Juventus, che nella persona del presidente Agnelli ha deciso di cambiare e di dare più poteri non più al trio, ma al duo Nedved-Paratici, con il primo a dettare le linee guida, e il secondo che grazie alle sue competenze porta a termine le trattative, almeno nel possibile. Il tutto è iniziato con l'esonero di Massimiliano Allegri: il tecnico toscano, voluto e riconfermato di anno in anno da Marotta in persona, è stato il primo tassello importante cambiato dal vicepresidente. Sì perché al di là della dichiarazioni di facciata, chi ha premuto maggiormente per il suo esonero è stato lo stesso Pavel Nedved. Agnelli, in qualità di presidente, ha avallato questa scelta e ha di fatto dato maggiori responsabilità al nuovo duo.

Sfruttando il potenziale economico e tecnico della Juventus, il ceco sta conducendo una rivoluzione tecnica e tattica della squadra molto importante, e sta pian piano sostituendo tutti gli uomini di Marotta: Allegri il primo, e sulla lista dei partenti sono annotati in maiuscolo e grassetto i nomi di Mandzukic, Khedira e altri. Come a voler cambiare non solo pagina, ma tutto il libro del passato. A tenere banco in questi giorni è il possibile scambio tra Juventus e Manchester di Dybala e Lukaku. A prima vista è con una spiegazione molto superficiale, sembrerebbe un dispetto di Paratici a Marotta, sì perché il possente attaccante belga era stato il primo nome fatto e preteso da Antonio Conte, che crede il giocatore perfetto per la sua Inter, tanto da far intavolare una trattativa ufficiale tra Manchester e Inter. Però, ad oggi i nerazzurri sembrano non riuscire a trovare l'accordo finale. E così è nata una trattativa che coinvolge i due attaccanti tra Juventus e Manchester. Tra i tifosi juventini serpeggia una sorta di malumore e sorpresa per questa possibilità, ma c'è da ricordare che in primis il club più ricco del mondo, il Manchester, e la Juventus non avviano una trattativa così importante per dispetto ad un'altra squadra, e l'Inter ha avuto tutto il tempo necessario per chiudere a proprio favore. Secondo, chi segue e ha seguito la Juve in questi anni, saprà e avrà notato che Nedved in più di un'occasione ha tirato le orecchie a Dybala, non vedendo in lui l'impegno e l'atteggiamento giusto che serve per vestire quella maglia, sopratutto col 10 sulla schiena. Quindi non si tratterebbe di un fulmine a ciel sereno. Oggi ci sarà l'incontro tra Dybala, Sarri e la società, poi ne sapremo di più. Non esistono dirigenti perfetti, non esistono quelli che non sbagliano mai, ma sicuramente Pavel Nedved è uno che si trova nella situazione di prendere la Juve per mano e portarla dove avrebbe voluto. Ci riuscirà? Farà le cose per bene? Lo vedremo, certamente non ha nessun timore o paura a mettere in pratica le sue idee e di prendersi le sue responsabilità. Una cosa è certa: se le cose andranno bene o male sapremo chi ringraziare o incolpare.