LA JUVE C'E'
E adesso cosa diranno le cassandre? Coloro che avevano già recitato il rosario per la “vecchia”, ma sempre giovane Signora? La Juve risorge grazie anche alla fragilità degli avversari (leggi Milan ed Inter) che scivolano sulla classica buccia di banana di fronte all'Atalanta (miglior gioco della serie A) e l'Udinese.
Dopo tutto un girone d'andata, alla ricerca di una dinamica di gioco in grado di superare le difficoltà di un rimpasto tecnico e organico, frettolosamente messo in atto da necessità contingenti, Pirlo dovrebbe aver messo a fuoco l'identikit di una strategia di manovra che non si basi sulla fantasia e le potenzialità inventive dei singoli, ma sull'assetto complessivo di una squadra dalle risorse non ancora compiutamente espresse. In altri termini, il fulcro del gioco, vale a dire il centrocampo, appare verosimilmente più omogeneo e assemblato (McKennie, Arthur e Bentancur) per sviluppare tematiche e geometrie meno raccogliticce. Finalmente, contro il Bologna, abbiamo apprezzato velocità, proiezioni offensive, e verticalizzazioni fin qui inspiegabilmente invisibili. Le quattro o cinque clamorose palle gol non concretizzate, la dicono lunga su come questa variante tattica abbia prodotto benefici effetti. Fondamentale il recupero di Cuadrado, un autentico motore propulsivo sulla fascia di competenza. Un giocatore che disorienta gli avversari e qualche volta anche i compagni (magistrale colpo di testa con un autogol da favola, a cui si è opposto splendidamente Szczesny) genera preoccupanti attacchi fibrillatori nei reparti difensivi avversari. Insomma una Juve che avrebbe potuto chiudere con un rotondo cinque a zero ma che non ha arrotondato il punteggio per la giornata ombrosa di Ronaldo, apparso sempre accigliato, e l'ormai cronica incapacità di Bernardeschi. Sull'ex viola non c'è molto da dire. In tre anni si è distinto per l'ottima prova contro l'Atletico di Madrid. Del resto una rondine non fa primavera e Federico ha confermato la leggerezza con la quale in Italia si appiccica la talentuosa etichetta di fenomeni a ragazzi che dimostrano solo qualche estemporanea vivacità.

Tornando alla Juve possiamo aggiungere che ora sarà fondamentale battere il Napoli nel recupero. Il bivio per rientrare, con autorità, nella corsa tricolore. Con la vittoria sui campani, una volta colmato il gap, i Campioni d'Italia otterrebbero nuova linfa A quel punto, l'aggancio in orbita della “navetta” Juve alla “stazione spaziale” composta da Inter e Milan sarebbe cosa fatta. L'impresa dei dieci (scudetti consecutivi) e lode non sarebbe un miraggio. Il calendario è dalla sua parte. Inter e Milan dovranno giocare all' Allianz Stadium.