Dopo la settimana di pausa per via degli impegni delle nazionali, il campionato rientra nel vivo con una tredicesima giornata ricca di snodi interessanti che potrebbero riscrivere la storia di questa stagione sportiva.

Ad aprire la 13° di campionato sarà la capolista Juventus impegnata nel difficile campo di Bergamo contro un'Atalanta ormai diventata a tutti gli effetti una delle grandi della Serie A.
I bianconeri sono reduci dalla sofferta vittoria dello Stadium contro il Milan, dove al termine della partita i fari della critica e dei tifosi sono stati puntati sul presunto caso Ronaldo, dando vita a due settimane di chiacchiericcio mediatico sul futuro in Italia dell'asso portoghese e sul rapporto tra CR7 e Sarri che non sarebbe poi così idilliaco.
Lasciando da parte le presunte frizioni tra i due e il gesto (comunque sbagliato) di lasciare direttamente lo stadio prima del termine del match, bisognerebbe concentrarsi sulla forza della Juventus capace anche quando non gioca al meglio (il Milan avrebbe meritato almeno il pareggio) di portare a casa l'intera posta in gioco, grazie anche ad una panchina lunghissima fatta di giocatori che il altre squadre sarebbero certamente titolari come Dybala che entrato proprio al posto del portoghese ha deciso la partita con una sua giocata.
Contro l'Atalanta la Juventus dovrà fare di più rispetto a due settimane fa se vorrà conquistare di nuovo i tre punti, per questo Sarri (che non dovrà pensare alla Champions vista la qualificazione già ottenuta) dovrebbe schierare la formazione tipo facendo a meno solo degli indisponibili, dove figurano tra gli altri Ronaldo e Alex Sandro. Tra i pali dunque spazio a Szczesny con la coppia Bonucci-De Ligt al centro della difesa e i rientri di Danilo e De Sciglio sulle fasce. In mezzo spazio al centrocampo titolare con Khedira, Pjanic e Matuidi e con Bernardeschi ancora una volta nel ruolo di trequartista alle spalle del duo argentino Dybala-Higuain.

In casa nerazzurra si attende con spasmodica attesa il fischio d'inizio della partita, dove la squadra di Gasperini cercherà non solo di tornare alla vittoria (manca da tre giornate) ma anche lo scalpo della big per eccellenza del calcio italiano dopo esserci andati vicini con gli inglesi del Manchester City in una Champions League che martedì vedrà impegnati i bergamaschi nel match da dentro o fuori contro la Dinamo Zagabria. Senza gli squalificati Ilicic e Malinovskyi e orfani ancora di Zapata Gasperini dovrebbe affidarsi al collaudato 3-4-1-2 con Gollini (fresco di esordio in Nazionale) tra i pali mentre la linea difensiva dovrebbe essere formata da Toloi, Palomino e Djimsiti con Kjaer ancora in panchina. A centrocampo spazio a Hateboer,Freuler,De Roon e Gosens con Pasalic più avanzato. Davanti dovrebbero agire il papu Gomez e uno tra Muriel (non ancora al meglio) e Barrow.

Alle diciotto andrà in scena la partita più delicata della giornata tra il Milan (migliorato nel gioco ma non nei risultati) e il Napoli (dove la situazione rischia di degenerare definitivamente).
La squadra di Pioli, reduce dall'infruttuosa buona prestazione di Torino, si trova davanti un bivio: una vittoria (anche senza bel gioco) riporterebbe morale in quel di Milanello e darebbe respiro ad un progetto che rischia di annaspare nei bassifondi della classifica, dall'altro canto una (nuova) sconfitta rischierebbe di provocare l'effetto contrario azzerando il morale e provocando un effetto a catena su di una squadra che nel corso della stagione ha già palesato problemi di serenità e metterebbe in dubbio anche la gestione Pioli capace si a differenza di Giampaolo di dare un minimo di gioco alla squadra ma senza ottenerne benefici.
Per cercare i tre punti davanti ad un San Siro capace di riempirsi ancora una volta nonostante i risultati non ottimali, Pioli (che deve fare i conti con le squalifiche di Bennacer e Calhanoglu) dovrebbe affidarsi al solito 4-3-3 con Donnarumma in porta, Conti (ormai preferito a Calabria) Musacchio (al rientro), Romagnoli ed Hernandez in difesa. Paquetà, Biglia e Krunic in mezzo al campo ed il tridente formato da Suso, Piatek e Bonaventura.

In casa Napoli, invece, i problemi sembrano essere troppi e senza soluzioni con una spaccatura tra giocatori, tecnico e società sempre più profonda. Per cercare di portare la barca in porto da qui al termine della stagione Ancelotti è pronto a fare affidamento sulla voglia di rivalsa di una squadra che dopo anni al vertice del campionato si ritrova solamente al settimo posto a meno tredici dal primato. Per questo nell'undici anti Milan dovrebbero agire Meret tra i pali, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Luperto (pesano le assenze di Ghoulam e Mario Rui) in difesa, Elmas, Allan, Zielinski e Fabian Ruiz a centrocampo con la coppia inedita Lozano-Insigne in attacco.
Se Ancelotti dovesse confermare questa formazione, le assenze di Callejon e Mertens dal primo minuto potrebbero essere le prime avvisaglie di un rapporto ormai agli sgoccioli, visti anche i contratti in scadenza al termine della stagione.

A chiudere il sabato calcistico ci penserà l'Inter, impegnata nella difficile trasferta di Torino contro i granata di Mazzarri. Quella che scenderà in campo allo stadio Olimpico-Grande Torino sarà un Inter ancora una volta incerottata e che dovrà dosare le energie vista l'importante partita di Champions a Praga contro lo Slavia dove l'unico risultato accettabile sarà la vittoria.
Il classico 3-5-2 di Conte dovrebbe essere formato da Handanovic in porta, Skriniar,De Vrij e Bastoni in difesa (con Godin e D'Ambrosio almeno dall'inizio in panchina),Brozovic,Vecino e Barella in mezzo al campo con Candreva e Biraghi sugli esterni e la solita coppia Lukaku-Lautaro Martinez in attacco.
Aspettando gennaio dove dovrebbero arrivare nuove pedine per il suo gioco Conte è pronto ancora una volta a fare leva sulla voglia di una squadra di diventare finalmente grande soprattutto se la Juventus dovesse lasciare punti in quel di Bergamo.
Il Torino, invece, sta vivendo un inizio di stagione più complicato del previsto: dopo i buoni risultati delle prime giornate (nonostante la precoce eliminazione dall'Europa League) i granata hanno vissuto un momento di stasi fatto di pochi punti e brutte prestazioni che hanno messo a rischio anche il futuro di Mazzarri sulla panchina.
A ridare smalto al tecnico toscano ci hanno pensato la buona prestazione nel derby (che non ha evitato però la sconfitta) e la larga vittoria di Brescia avvenuta prima della sosta. Nel 3-5-2 che dovrebbe affrontare l'Inter spazio a Sirigu in porta, Izzo, Nkoulou e Bremer in difesa, Lukic, Baselli e Meitè a centrocampo con uno tra Aina e De Silvestri a destra e Ansaldi a sinistra. Davanti spazio al tandem Verdi-Belotti.

Il campionato entra dunque nel vivo e la tredicesima giornata rischia di diventare uno dei punti focali della stagione.