Suona un clacson, ma non siamo in coda sulla tangenziale. La fila è pur sempre affollata, ma si sta parlando della lotta per il sesto e settimo posto validi per accedere all'EL. Solo una macchina si muove e supera le altre e alla guida di una vettura sportiva nerazzurra c'è un certo Gian Piero Gasperini.
Mentre Fiorentina, Milan e Sampdoria rimangono bloccati sulle strade di Reggio, Benenvento e Roma, l'Atalanta ne approfitta e senza troppi patemi d'animo vince il match interno con il Torino, mettendo una freccia per un duplice sorpasso che ora vede gli orobici al sesto posto a +1 dai rossoneri e +4 dai viola e blucerchiati.

La strada per il successo è ancora lunga, ma da ieri la banda Gasperini vede sempre più vicino il traguardo. Giocare prima o dopo le dirette concorrenti non è mai stato un problema per il tecnico di Grugliasco, ma senza dubbio le inaspettate quanto brusche frenate di Milan e Fiorentina alla vigilia della sfida con il Toro hanno dato benzina e morale ad una squadra che ha compiuto in modo impeccabile la missione "sorpasso". Neanche il regista Dino Risi avrebbe potuto fare di meglio.
Certo, Gasperini non avrà lo charme e la teatralità di Gassman, ma l'esuberanza e la voglia di correre veloce non gli mancano.
Il sorpasso perfetto è arrivato nella giornata perfetta, dove niente sarebbe potuto andare storto, dove nemmeno la fortuna poteva voltargli le spalle. Per questo la Dea ha vinto e convinto contro un Torino ostico, per questo a decidere per una volta non sono state le giocate di un Gomez o Barrow, ma la forza e compattezza di una squadra sempre sul pezzo e pieno di fiducia.

Dea uber alles. La strada non è ancora spianata e fino all'ultimo sarà piena di insidie e ed ostacoli, ma i tifosi nerazzurri possono dormire sogni tranquilli, perché Gasperini è uno che impara in fretta.