Non sono due persi, ma un punto guadagnato, per quanto visto sul campo. Nulla da eccepire: una grande squadra se gli servono una vittoria al 90° la porta a casa, da qui il rammarico per i punti persi, ma i fatti sul campo son bel altri. Prima la traversa, poi il palo e qualche intervento di Meret hanno tenuto il Napoli in gioco.
Poi le giocate che non ti aspetti. Insigne si ricorda che l'inventiva è dei campioni. Sterza a sinistra e non a destra, come sempre, e manda out Lopez. Palla al centro e Di Lorenzo, altra giocata che non t'aspetti, da scavato attaccante si fionda sulla palla infilandola in rete. Pareggio e già è un bel traguardo. Minuto 89. Di Lorenzo riceve palla sul fondo: dribbling e chiusura sull'avversario che lo stende. Lui terzino dal piede vellutato. Non certo una giocata che ti aspetti da un terzino. Minuto 90 e ti trovi sul 2-3. Il Napoli avanti. Ora si deve fare affidamento agli scavati "campioni" per portare a casa questa immeritata vittoria.

L'ultima giocata che non ti aspetti. Manolas, l'eroe romano di Barcellona, il difensore che dovrebbe essere il nostro muro difensivo con K2, invece di accompagnare sul fondo l'avversario ci si appoggia, forse lo spinge. Tanto basta per farlo cadere e subire il rigore che dà il pari al Sassuolo e minimizza il "furto napoletano".
Di certo l'infortunio sportivo capita. Possiamo citare l'autogol, il fallo di Hysaj, evitabilissimo, per il primo rigore al Sassuolo. Capita, ma non ci si aspetta da un giocatore fresco una disattenzione simile.
 Il Napoli manca in questo. Senza questa crescita i traguardi saranno sempre più lontani.