Sono 3 gli spunti principali di cui vi vorrei parlare oggi, il primo lo sfioriamo un attimo perché è un concetto già ribadito ripetutamente, questa Juve ormai non sorprende più per la sua famelica voglia di punti, che riesce ad ottenere gestendo benissimo assenze, giocatori da tenere a riposo e persino le energie messe nel corso del match.

Con il gol di ieri, Cristiano Ronaldo ha raggiunto la vetta della classifica marcatori e, nonostante sia stato decisivo in molte partite anche senza andare in rete (per fare un esempio Mandzukic ha già segnato più gol di quanti fatti nel corso dell'intera scorsa stagione), fungendo da catalizzatore per le difese avversarie e fornendo numerosi assist, uno come lui vive per il gol e di soddisfazioni (e sassolini) comincia a togliersene diverse.
Alcuni "scienziati" lo avevano definito bollito, avevano detto che avrebbe segnato meno, che ci avrebbe messo tempo per adattarsi al calcio italiano e che giocare nel Real Madrid amplifica le capacità di un giocatore. Bene, nonostante il nuovo campionato e la nuova squadra e quindi la sintonia con i compagni da ricreare da zero, CR7 ha segnato alla Juventus più gol della coppia Bale-Benzema nel Real, è capocannoniere del campionato ed è il più prolifico esordiente della Juve superando gente come Higuain, Trezeguet ed Inzaghi.

Stiamo assistendo alla vera genesi della Juve di Allegri.
Voi direte "ma se è il suo quinto anno sulla panchina bianconera!", giustissimo, ma è il primo in cui vediamo quasi interamente il suo concetto di calcio. Il mister è bravissimo a non essere un integralista ed ha giocato ogni anno con un modulo diverso in modo da ottimizzare il materiale umano a disposizione, ma come tutti, anche lui ha le sue preferenze. Come ben noto il tecnico livornese ha un debole per il 4-3-1-2, è uno dei pochi a tutelare la figura del trequartista (forse perché appartenuto alla categoria) tecnico e piuttosto svincolato da una posizione fissa sul terreno di gioco. Ieri, dopo averlo fatto precedentemente anche con Dybala e Bernardeschi, ha provato anche Douglas Costa dietro le due punte e con ottimi risultati aggiungerei. Il centrocampo a 3 è ovviamente il suo preferito ed anche le caratteristiche dei tre giocatori che lo compongono sembrano essere quasi sovrapponibili a quelli dei suoi concetti: un regista (Pjanic), una mezzala di possesso e palleggio, pronta ad inserirsi tanto quanto dare copertura ed aiutare la circolazione del pallone (Bentancur) ed una mezzala estremamente dinamica e capace di mordere gli avversari (Matuidi). Anche il ritorno di Bonucci (alla faccia di chi diceva che il tecnico fosse contrario) con la sua abilità nel tocco del pallone, nella circolazione dello stesso e nel lancio lungo (doti quasi sconosciute a questi livelli per un difensore), ha permesso alla squadra di avvicinarsi al concetto di Allegri di difendersi con il possesso palla, giocare bene tecnicamente ed accelerare il gioco con lanci in profondità che tagliano in due le difese avversarie. Tutto questo assomiglia ad un 4-3-3 per la tendenza che ha Ronaldo di partite da sinistra, ma in realtà abbiamo il giocatore tra le linee tanto amato da Max anche quando Paulo non è in campo. I più attenti diranno che ha giocato con questo modulo anche con il Milan e poi con la Juve lungo la strada che ha portato alla finale di Berlino, ma in quel caso giocava con Boateng e Vidal: cursori che facevano dell'inserimento e della forza fisica la loro arma più che rifinitori veri e propri, un po il concetto che ha Spalletti del trequartista nelle sue squadre con Perrotta prima e Nainggolan dopo.

Tutto questo è certamente un bene per la Juventus perché permette di creare nuovi spunti, voglia di migliorarsi (in questo è stato decisivo l'arrivo di CR7) e soprattutto nuovi stimoli in modo da mantenere questo incredibile ciclo ancora aperto.