Il 25 novembre è iniziato l’EICMA, un evento organizzato alla fiera di Milano dove gli appassionati di moto, in gran parte italiani, possono guardare dal vivo i migliori gioielli a due ruote oltre ad esprimere tutta la loro passione.

Giornata d’apertura che rimarrà nella storia perché era presente anche Valentino Rossi. Il Dottore, ospite speciale della Yamaha, ha incontrato i suoi tifosi per salutarli un’ultima volta e loro, invece, hanno avuto la possibilità di rendere un ultimo omaggio al nove volte campione del mondo. Sul palco dell’One More Lap, oltre alle quattro M1 che hanno permesso al pilota di Tavullia di vincere i quattro titoli mondiali con la casa di Iwata, la casa giapponese ha tributato Rossi con un video con i migliori momenti della sua carriera con la tuta blu. A spiccare su tutti c’è la vittoria di Welkom, la prima in assoluto con Yamaha e che rimane, ancora adesso, dopo diciassette anni, la gara più importante della carriera di Valentino.
Vinto il mondiale del 2003 in sella alla Honda, Rossi decide di lasciare la moto migliore in griglia per passare alla concorrenza. Valentino è stanco di sentirsi dire che vince solo grazie alla moto migliore. Vale vuole dimostrare che i suoi trionfi non sono solo frutto del suo mezzo meccanico ma che il fattore umano ed il talento del pilota fanno la differenza.

Dopo mesi di test e di sviluppo, l’appuntamento con la storia è a Welkom, prima tappa della stagione. Rossi è in Pole Position ma in prima fila con lui ci sono i due avversari del momento, Max Biaggi e Sete Gibernau, che hanno ereditato la RC211V targata Honda. La cinque cilindri con la quale Valentino ha vinto gli ultimi due mondiali. Si spengono i semafori e la gara parte. I primi giri sono per prendere le misure, ma dopo cinque tornate Rossi e Biaggi prendono vantaggio sugli avversari. La Honda è chiaramente ancora la moto migliore, infatti, a metà gara, il pilota romano passa in testa. Valentino non ha però nessuna intenzione di alzare bandiera bianca e spinge la sua M1 al limite. Nonostante la forza di volontà di Rossi, a pochi chilometri dal termine, la Honda gialla di Biaggi sembra aver sfiancato la resistenza della Yamaha blu con il quarantasei.
A tre giri dalla fine, il pilota di Tavullia ha però ancora le energie per sferrare un ultimo ma decisivo attacco.
Ora tra Valentino ed il mito ci sono solo 12 km da percorrere a tutto gas senza commettere nessun errore. Il Dottore spinge fino all’ultimo metro del circuito sudafricano e chiude tutte le porte senza lasciare alcuna possibilità di sorpasso al suo rivale. Dopo ventotto giri, il pilota numero quarantasei taglia per primo il traguardo più importante della sua carriera.

Valentino ce l’ha fatta! Ha dimostrato al mondo e soprattutto ai suoi detrattori che per vincere non è sufficiente solo avere il mezzo migliore, ma che il fattore umano può ancora fare la differenza nel motorsport. Una vittoria che sancisce l’inizio di una nuova era della MotoGP, dove al centro dell’universo non c’è solo la tecnica ma anche l’uomo e a conferma della convivenza tra le due entità c’è l’indimenticabile esultanza per quel successo con Rossi che prima si siede accanto alla sua moto e poi la bacia, come nelle grandi storie d’amore.