La nuova storia della Viola è ripartita da Beppe Iachini.
Un nome un po’ a sorpresa se vogliamo, primo perché Iachini di esoneri amari ne ha masticati, secondo perché, con tutto il rispetto, non è di certo abituato ai grandi palcoscenici a cui ha detto di aspirare Rocco Commisso e quello di Iachini non è un nome che vende i giornali. 7 punti in tre gare, con l’Europa League che dista sei punti, sono però un bottino di cui andare fieri, e soprattutto perché si è riusciti a invertire un trend che preoccupava, non poco, il neo-presidente.

La rinascita della Fiorentina e soprattutto la consapevolezza che un organico del genere possa aspirare a ben più alte posizioni di classifica rispetto a quelle navigate con Vincenzo Montella al comando, passa da un lavoro mirato che ha fatto della compattezza e del cinismo le sue armi migliori.
Non è bella la Fiorentina di Iachini, ma ha tanta voglia di portare a casa il risultato e ora è questo quello che conta. La ribalta passa dalle qualità di giovani come Chiesa e come il nuovo arrivato Cutrone, ma soprattutto dalle garanzie che dà il centrocampo. Così, il tecnico di Ascoli Piceno ha rispolverato un Benassi in forma smagliante che con Castrovilli e Pulgar forma una mediana di quantità ma soprattutto di qualità; qualità che in fase di fraseggio ti permette di trovare geometrie in grado di scavalcare le linee avversarie e renderti pericoloso.
A questo è importante aggiungere un dato, un gol subito nelle ultime tre di campionato, difronte ai 28 subiti in 17 partite nella precedente gestione (1.6 gol a partita), per una difesa che troppe volte si è sciolta come burro al sole e che oggi sembra aver trovato il vestito migliore, d’altronde gente come Caceres, Pezzella e Milenkovic non sono proprio gli ultimi arrivati.

Il lavoro che sta facendo Iachini è quindi un lavoro totale, di squadra, lasciando poi ogni tanto al singolo la bravura nel sapersi conquistare la scena, come successo con Chiesa e Vlahovic a Napoli. La sensazione è che Beppe Iachini abbia tutta l’intenzione di volersi giocare finalmente le sue carte ad alti livelli, per un treno che non può lasciarsi scappare dopo tanta polvere inghiottita.