Sabato sera al Wanda Metropolitano di Madrid andrà in scena l'atto finale della Champions League 2018-2019 che forse in maniera inattesa vedrà contendersi la coppa dalle grandi orecchie tra Liverpool e Tottenham.
Disattesi quindi i pronostici di inizio anno quando, dopo la fase a gironi, si davano per finaliste il Barcellona (che dopo anni di dominio in Spagna puntava al ritorno sul tetto d'Europa), il Manchester City (doveva essere l'anno degli uomini di Guardiola) e la Juventus (che con l'arrivo di Cristiano Ronaldo puntavano di diritto alla vittoria finale). Senza scordare il Real Madrid (reduce dal tris consecutivo di vittorie).

Poi dall'arrivo degli ottavi in poi la vetrina è stata tutta per l'Ajax e i suoi gioielli che a suon di grandi prestazioni ha eliminato prima i pluricampioni del Real Madrid con tanto di vittoria per 4-1 al Bernabeu e poi la Juventus grazie anche ad una vera e propria lezione di calcio impartita ai bianconeri dai lanceri. Alla fine però in finale ci sono arrivate il Liverpool (alla seconda finale consecutiva e nel segno del gioco di Klopp) e il Tottenham (che dopo aver eliminato il Manchester City in una delle partite più belle dell'intera competizione è riuscito nell'impresa di eliminare l'Ajax sempre più lanciato verso la finale).

Per il Liverpool la finale di Champions rappresenta non solo una grande possibilità di riscatto dopo la sconfitta di un anno fa contro il Real Madrid, segnata dalle due papere di Karius che hanno di fatto consegnato il trofeo ai blancos, ma anche la possibilità di portare a casa un trofeo dopo la delusione del campionato perso all'ultima giornata dopo averlo dominato a lungo nei confronti del Manchester City di Guardiola ormai sempre più leader della Premier League.
Per il Tottenham, invece, la finale di Champions è il giusto premio per il lavoro di Pochettino che pur non riuscendo mai ad essere in corsa per il titolo ha dimostrato negli ultimi anni di aver creato una rosa vincente ed un gruppo unito come dimostra lo zero alla casella acquisti dell'ultima sessione di calciomercato.

Per riuscire a portare la coppa ad Anfield Klopp si affiderà ancora una volta al 4-3-3 con tre cambi però rispetto alla finale di Kiev: Alisson in porta (dopo la prova dello scorso anno Karius è stato ceduto), in difesa Alexander-Arnold e Robertson sulle fasce con Van Dijk e Matip (preferito a Lovren titolare l'anno scorso) al centro. A centrocampo spazio a Wijnaldum, Fabinho (arrivato quest'anno prende il posto di Milner rispetto a dodici mesi fa) e Henderson. Davanti confermato il trio delle meraviglie composto da Salah, Firmino e Manè.

Gli spurs, alla prima finale della loro carriera, devono fare i conti con l'infortunio del bomber Kane che, anche se recuperato, dovrebbe partire dalla panchina, Per questo nel 4-3-1-2 di Pochettino spazio a Lloris in porta, la linea difensiva composta da Trippier,Vertonghen,Alderweireld e Rose, centrocampo a tre formato da Alli,Wanyama e Sissoko, mentre Eriksen dovrebbe agire alle spalle del duo di movimento Son-Lucas (eroe quest'ultimo grazie al goal segnato all'ultimo minuto contro l'Ajax e che ha permesso ai londinesi di aggiudicarsi un posto  in finale), assente quindi una punta di peso visto che oltre Kane anche Llorente partirà dalla panchina nonostante la grande prova offerta ad Amsterdam (anche lì partì dalla panchina per poi aiutare nella ripresa la squadra a ribaltare il risultato).

A tenere banco prima della finale sono anche i due allenatori, sia per la curiosità per la sfida tra due filosofie di gioco molto differenti: da una parte il bel calcio espresso dagli uomini di Klopp fatto anche di verticalizzazioni improvvise e di velocità del giro palla, contro la stabilità delle posizioni degli uomini di Pochettino, che spesso puntano sulla difesa e il contropiede, sia per il loro futuro visto che entrambi sono stati accostati alla panchina della Juventus per il dopo Allegri. Se Klopp ha subito respinto gli accostamenti alla Juve, Pochettino è sembrato più evasivo facendo capire che sia con la vittoria che senza il suo cammino in quel di Londra sia ormai terminato.

Favorito per la vittoria finale il Liverpool per forza dei singoli e per storia (otto finali di Champions disputate con ben cinque vittorie contro le zero finali degli avversari) anche se, come spesso ci insegna la storia, in novanta minuti può succedere di tutto soprattutto se i novanta minuti sono quelli di una finale di Champions.