La filosofia è una materia che si pone domande sul modo di essere dell'uomo cercando di definire i modi di pensare e di agire dello stesso. Nel calcio, la filosofia è l'insieme delle tattiche e delle idee di gioco che caratterizzano una squadra in particolare nella quale i calciatori sono i filosofi. Pensandoci, la filosofia e il calcio non sono così tanto diversi in fondo e la loro somiglianza è rintracciabile quotidianamente. In Italia, è stato ribadito più e più volte il fatto che l'Inter targata Conte prediliga un gioco basato sugli esterni e sui contropiede. Questa è la filosofia di Conte che, da un anno a questa parte, è stata tramandata all'Inter da quando ha sulla panchina il tecnico salentino. Infatti Conte ha sempre usato questo stile di gioco, in tutte le squadre che ha allenato, perché è un allenatore che favorisce i suoi tatticismi ai calciatori che ha a disposizione. La stagione alla guida dell'Inter è stata una stagione in cui sono state gettate le basi per un progetto vincente nel cui progetto era prevista una filosofia "contiana". 

L'anatomia della filosofia contiana

Conte, nel corso degli anni, è passato dall'essere un allenatore che adatta i suoi moduli di gioco ai calciatori ad essere uno che adatta i suoi calciatori al suo modulo di gioco
. Difatti, nei suoi primi anni da allenatore ha varato più moduli, spaziando tra il 4-2-4, il 3-4-3 e il 4-4-3, ma da quando ha messo piede alla Juventus il suo 3-5-2 è un marchio di fabbrica. Nel suo classico 3-5-2, Conte affida agli esterni di centrocampo un compito asfissiante: correre per tutta la fascia partecipando sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Il trio difensivo, invece, deve essere sempre compatto, stretto per evitare le imbucate in fase di non possesso, mentre in fase di possesso, il centrale si comporta da libero mentre i due affianco impostano la manovra. A centrocampo c'è un mezzo regista che deve abbassarsi in fase di possesso e giocare con la squadra per poi, eventualmente, inserirsi in area di rigore e ci sono due interni che sono costretti a fare sia il lavoro di incursore che il lavoro di chiusura. E per finire, le due punte devono dialogare tra loro, cercare il fraseggio e imbucarsi in area pronti per buttare palla in rete. Ma la vera chiave di volta del gioco di Conte è l'imbattibilità della difesa. Ogni squadra affidata al mister leccese ha sempre concesso pochi gol agli avversari, perché i tre di difesa sono perennemente compatti e quasi mai scoperti anche perché in fase difensiva, il 3-5-2 di Conte si trasforma in un 5-3-2.

I giocatori chiave

I giocatori chiave dell'Inter 2019-20 sono principalmente De Vrij, Bastoni, Candreva, Barella, Lukaku e Lautaro Martínez. Loro sono i principali fautori del secondo posto in campionato e del raggiungimento della semifinale di Europa League (ancora da giocare) e vediamo il perché. 

De Vrij. L'olandese è stato l'assoluto trascinatore della difesa nerazzurra. Smista la palla concedendo all'Inter la possibilità di ripartire, è impenetrabile e riesce a mantenere compatto il reparto difensivo. 

Bastoni. Il classe '99 di Casalmaggiore, nonostante la giovanissima età, ha vissuto un'annata bestiale. Fondamentale nel recuperare palla e bravissimo nelle ripartenze. 

Candreva. L'esterno italiano è letteralmente rinato sotto la guida di Conte. Svolge la fase difensiva con bravura rientrando sempre, mentre svolge la fase offensiva con grande successo: 7 gol e 7 assist stagionali. 

Barella. Nicolò ha fatto veramente una stagione strabiliante. Sotto i consigli di Conte, svolge la fase difensiva con estremo successo rincorrendo gli avversari e recuperando una marea di palloni. I 4 gol sono la ciliegina sulla torta. 

Lautaro Martínez. El Toro, specialmente nella prima parte di stagione, è stato un top player assoluto. Interscambi con Lukaku, inserimenti, grinta e tanti gol. 

Lukaku. Per chiudere in bellezza, Big Rom. Trascina l'Inter giocando con e per la squadra, si imbuca in area e segna gol a ripetizione. Un mostro sacro. 

La filosofia ritorna sempre, prima o poi, nella vita e il calcio ne è il primo testimone. Conte è riuscito ad instaurare il suo modo di pensare nei giocatori dell'Inter conducendoli a - 1 dalla Juve e chissà, magari anche in finale di Europa League.