Gli alligatori nelle fogne, la donna barbuta, il mostro di Loch Ness, la vendita del Milan per far rientrare capitali esteri di Berlusconi, cos'hanno in comune? Sono tutte leggende urbane. Voci iniziate a circolare tra il popolino in maniera incontrollabile, non considerate dalle fonti ufficiali, e che pure continuano a circolare. Perché la leggenda urbana è sempre fonte di grande fascino per i più sempliciotti e creduloni.

Da una parte troviamo Silvio Berlusconi, l'uomo più odiato dai giudici italiani, finito in centinaia di processi, da cui ne è quasi sempre uscito pulito. Lui che ha dovuto infine capitolare nei tribunali solo a causa della sua passione per le giovini fanciulle. Un uomo insomma, che la giustizia italiana sarebbe pronta a indagare per la minima ragione.
Dall'altra, appunto, la severissima giustizia italiana nella persona del PM/procuratore di turno. La stessa che ha appena proposto, rimanendo in campo sportivo, la retrocessione del Parma per un sms ambiguo. 

La vendita del Milan con quelle modalità fumose pareva quindi la tempesta perfetta per uno spavaldo PM pronto a guadagnarsi la gloria e mandare finalmente in galera (per davvero) Berlusconi. 
E invece in un anno e mezzo, cosa è successo? Niente di niente. E' stata Fininvest stessa a presentare i documenti spontaneamente alla procura di Milano per fugare queste voci incontrollate. Se ci sono state delle indagini preliminari, sono ormai chiuse da un pezzo con un nulla di fatto, altrimenti sarebbe stata notificata la conclusione delle indagini a Fininvest e Berlusconi con conseguente udienza in tribunale.

D'altra parte, gli stessi servizi del programma tv report o dei media internazionali, hanno focalizzato la propria attenzione sull'inconsistenza del patrimonio di Li più che su Berlusconi. 
É indubbio che l'intera operazione della vendita del Milan desti ancora molte perplessità, soprattutto data la tragicomica conclusione. Il signor Li perde la bellezza di 600 e passa milioni di euro poiché non é stato in grado di trovare 35 mln per pagare la rata dovuta al fondo Elliot.
E qui, rientrano in gioco i nostri amici creduloni, "Certo, i soldi non erano suoi ma di Berlusconi, Li  non ha perso niente, ha semplicemente fatto rientrare dall estero i soldi del magnate di Arcore".

Se vi puo consolare, cari amici, si dice che una leggenda urbana abbia sempre un fondo di verità. Penso che i soldi con cui ha comprato il Milan non fossero di Li. La mia ipotesi è che di suo il cinese non ci abbia rimesso nulla, e che tutto il denaro provenga da prestiti (tra cui quello di Elliot). Vi ricordate di mr.Bee?  Anche Li è un broker, il rischio è il suo mestiere. Chi l'ha finanziato deve aver deciso di chiudere i cordoni della borsa. Con buona pace di Li e gli altri cinesi, il Milan è ora americano. Di Li si sono perse le tracce: che sia stato forse addirittura pagato (da Elliot) per uscire di scena?
Visti i danni che lui e i due capaci dirigenti del Milan stavano causando, non mi stupirei. Il tempo, forse, ci dirà di più.