Si è appena concluso l'ultimo torneo della stagione tennistica, vale a dire Parigi Bercy, ultimo master 1000 ed anche quest'anno come è già successo in qualche edizione passata (vedi 2017 con la vittoria di Sock e 2018 con la vittoria di Khachanov) ha riservato una vittoria inattesa: a trionfare infatti è stato il giovanissimo Next Gen Holger Rune, classe 2003 che ha sorpreso in finale l'ex n 1 del mondo Novak Djokovic vincitore per ben sei volte di questo torneo. E' stata una vittoria inattesa soprattutto per il percorso a dir poco sontuoso fatto dal giovane danese che ha battuto in ordine 5 giocatori classificati nelle prime 10 posizioni del ranking Atp; le vittime sono state in ordine: il tre volte campione Slam ed ex n 3 del mondo Stan Wawrinka, il polacco Hurkacz 10 al mondo, Andrey Rublev numero 7, il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, in semifinale si è vendicato di Auger-Aliassime che lo aveva sconfitto in finale a Basilea appena una settimana prima ed infine ha completato l'opera in finale contro il serbo.
Una vittoria significante per Rune, tant'è che durante la premiazione ha rivelato di essere sempre stato un fan di Nole e di essere orgoglioso e felice di aver condiviso il campo con lui.

Questa vittoria per il diciannovenne è la più importante della carriera tanto da portarlo per la prima volta nella top ten mondiale anche se a causa degli sforzi di questa settimana si ritrova a saltare le Atp Next Gen Finals di Milano dove partecipano gli 8 migliori giovani della classifica; questa vittoria avrà dato un'ulteriore conferma dei potenti mezzi a disposizione del danese e della sua notevole crescita nell'ultimo anno come confermato da chi lo ha seguito in questo torneo, ovvero Patrick Muratoglu che ha esaltato, oltre al grande gioco espresso, la maggior calma ed equilibrio tenuti in campo, atteggiamenti che ogni tanto Rune ha dimostrato di non rispettare come evidenziato da Wawrinka al termine della loro sfida consigliandogli di avere meno atteggiamenti infantili in campo.
Insomma, nuovamente Parigi Bercy ci regala una perla, ma mai come quest'anno possiamo dire che a Parigi è nata una stella, la stella di Holger Rune.