Calcio e polemiche sono un binomio inossidabile da sempre, ma nel 2017 con la nascita di uno strumento come il Var lo scontro tra tifosi e arbitri doveva diventare solo un lontano ricordo, invece due anni dopo ci troviamo di fronte a nuove polemiche, forse addirittura più grosse rispetto al passato.

La partita tra Fiorentina e Inter è solo l'ultima goccia di un vaso già stracolmo di decisioni ridicole emesse sia dal Var, che ancora oggi non si capisce come deve essere utilizzato e quando può intervenire, sia dagli arbitri di campo che in alcuni casi per eccesso di superiorità sulla tecnologia scelgono di non farsi consigliare e pur di non farsi sbugiardare in diretta vanno avanti per la loro strada, mentre in altri si dimostrano succubi del sistema accettando le decisioni del collega al Var anche se sbagliate.

Come detto il caso Fiorentina-Inter è solo l'ultimo in ordine di tempo, ma forse fa più rumore non solo perchè avvenuto da due giorni, ma anche perchè è la chiara dimostrazione di come il Var sia un grosso aiuto per gli arbitri di oggi che rispetto ai loro predecessori hanno la possibilità di arbitrare con più tranquillità, perchè anche nel caso in cui sfugga qualcosa il Var accorrerebbe in loro aiuto facendo in modo che al termine dei novanta minuti si evitino le solite polemiche che in alcuni casi restano vive per anni come nel caso dell'arbitro Moreno (per il disastro mondiale in Italia-Corea del Sud) e Ceccarini (il famoso fallo in area di Iuliano su Ronaldo).

La gravità dell'arbitraggio di Abisso in quel di Firenze non è quantificabile perchè non solo rischia di cambiare l'esito finale della classifica (lasciando da parte discorsi assurdi sulla compensazione del mancato rigore su Zaniolo in Roma-Inter e del mancato rigore con tanto di rosso per Dimarco in Inter-Parma) ma dimostra la qualità scadente di un arbitraggio che in Serie A nel 2019 con tanto di Var non è ammissibile. Passi il mancato ravviso del fallo di mano in area di Fernandes per via dell'azione concitata (primo intervento del Var e rigore per l'Inter), passi il mancato annullamento in diretta del goal di Biraghi viziato dal fallo di Muriel su D'Ambrosio (poi annullato dal secondo intervento del Var) ma non si può accettare la negazione dell'evidenza davanti alle immagini del colpo di petto e non di mano di D'Ambrosio perchè se durante la partita può capitare di vedere male non si può continuare ad ammettere il falso di fronte alle chiare immagini del Var.

Bisogna ricordare che se un arbitro viene richiamato dal Var è perchè l'arbitro davanti al monitor si è accorto di un errore del collega in campo per questo se nelle precedenti due occasioni il Var era intervenuto giustamente in soccorso di Abisso era logico intuire che anche il terzo intervento di Fabbri (l'addetto al Var designato per l'incontro) avveniva per aiutare il fischietto di Paleremo il quale pur guardando e riguardando le immagini non cede di un millimetro e convalida la scelta del rigore dimostrando ancora una volta di non essere in grado di arbitrare in Serie A viste le continue incursioni del Var e questo sembra essere il pensiero non solo dei tifosi ma anche dell'Aia (associazione italiana arbitri) che ha deciso di sospendere l'arbitro per tre giornate, oltre ad evitare la sua presenza nelle partite dell'Inter da qui a fine stagione.

In una nazione lodata per l'utilizzo del sistema, che ha fatto da cavia per prima e che possiede il miglior arbitro di Var (Irrati) non sono più ammissibili arbitraggi del genere dove anche davanti ad immagini CHIARE non si è in grado di prendere le giuste decisioni. Andando avanti di questo passo arbitri come Abisso rischiano di distruggere un sistema utile ed importante come il Var.