Una premessa è d’obbligo: il seguente pezzo è frutto di riflessioni maturate per tutto l’arco della stagione, amplificate certo da un periodo poco felice, ma che comunque avrei manifestato come del resto ne manifestai le avvisaglie già in estate.

Come tutti sappiamo in Italia una buona difesa è la base per costruire ogni successo calcistico. Così ha insegnato anche la Juventus che sulla difesa ha costruito il pilastro dei successi negli ultimi anni; la famosa bbbc è diventata una sorta di manifesto del blocco juventino dei sei scudetti e si è consacrata al mondo come una delle migliori difese degli ultimi anni.
Di questa difesa oggi resta ben poco: Bonucci, come tutti sappiamo, è approdato al Milan in estate; Buffon si appresta, salvo ripensamenti oggi difficili, a compiere la sua ultima stagione in bianconero; di Barzagli resta ancora un enigma il futuro mentre Chiellini sembra andare verso la conferma ma i problemi fisici che negli ultimi anni lo hanno caratterizzato lasciano poco sereni. La retroguardia bianconera si è profondamente indebolita e, nonostante la nostra sia al momento ancora la miglior difesa del Campionato, sarebbe da superficiali negare che la solidità di un tempo non c’è più. 
Degli altri difensori rimane ancora un enigma l’impiego di Rugani, usato da Allegri solo contro squadre minori, mentre di Howedes ogni giudizio va rimandato a quando avrà conquistato un minimo di continuità. Per diversi mesi ci siamo arroccati sulla certezza di un Benatia in forma smagliante, corroborato dalla qualificazione mondiale conquistata con il suo Marocco; tuttavia da qualche partita anche Benatia sta battendo la fiacca e la difesa è tornata ad essere perforabile come un coltello nel burro.
In molti mi tacceranno di parlare ora perché abbiamo fatto risultati non buoni ma invito ad andare a leggere cosa scrivevo in estate: ossia che il nostro calo difensivo era ampiamente prevedibile da una campagna acquisti tanto soddisfacente dal centrocampo in su, quanto scellerata in difesa, laddove una partenza illustre come quella di Bonucci non è stata in alcun modo rimpiazzata, affidandosi a scommesse e a chi già avevamo in casa, ben sapendo che molti non avrebbero più potuto dare il contributo di un tempo.
La follia è stata pensare che un calciatore come Howedes, reduce da una stagione costellata da infortuni, potesse tener botta da subito in un campionato come quello italiano dove è richiesto, tra le altre cose, un enorme dispendio di energie fisiche.
Dal mio punto di vista, la prossima stagione la linea difensiva bianconera dovrà subire una rivoluzione pressoché totale, con l’acquisto di due centrali di altissimo livello oltre a Caldara e di altrettanti esterni difensivi; a costo di investire tutto il budget mercato sulla difesa.