Era la stagione 84'/85' e sulla panchina del Torino siedeva il grande Gigi Radice (da poco scomparso). Silvano Martina ex portiere e ora procuratore (tra l'altro di Gigi Buffon) non subì gol per le ultime cinque giornate di campionato, record di imbattibilità della storia granata e seconda posizione in classifica dietro al Verona di Bagnoli.

Sono passati 24 anni e sabato pomeriggio Salvatore Sirigu ha eguagliato il record di Martina, 467' minuti di imbattibilità (ben lontani dal record personale del portiere granata che con il PSG raggiunse i 900' con la porta inviolata). Tanto merito suo che sta giocando una stagione ad altissimi livelli con interventi spettacolari e decisivi, una sorta di seconda giovinezza per il 32 enne sardo.
Anche la difesa sembra essere difficilmente perforabile dagli avversari, Izzo e Nkoulou sono due giocatori di alto livello, entrambi perfetti per la difesa a 3 tanto cara a Walter Mazzarri. Entrambi poi si stanno confermando importanti goleador rispettivamente con 3 e 2 gol all'attivo.
Il terzo difensore è DjiDji che è un po' la rivelazione della stagione granata, giocatore che impressionato tutto l'ambiente per la capacità di leggere le situazioni e l'ottima velocità che lo rendono un osso duro per qualunque avversario. Quest'ultimo è attualmente infortunato, al suo posto gioca il quasi 38 enne Emiliano Moretti. Esperienza al servizio della squadra, un vero idolo della tifoseria che in campo dà sempre l'anima e che sabato pomeriggio ha sfoggiato una prestazione da incorniciare annullando insieme ai citati compagni di reparto il più prolifico attacco del campionato.

Sebbene la difesa sia il reparto che sta trascinando il Toro in questa parte della stagione, anche il centrocampo sta dando segnali importanti a Mazzarri.

Tanto merito all'altra rivelazione della stagione Soualiho Meitè. Prelevato dal Bordeaux per 8 milioni in estate, ha dimostrando fin dall'inizio del campionato un'ottima qualità da abbinare a un fisico portentoso, connubio che lo rende un giocatore capace di dominare il centrocampo contro qualsiasi avversario (ricorda Kessiè con maggiore qualità). Due gol nelle prime quattro giornate e prestazioni sempre convincenti fino a una comprensibile flessione nel mese di Dicembre. Il francese originario della Costa D'Avorio si è ora ripreso le chiavi del centrocampo ed è pronto a trascinare la squadra il più in alto possibile.

Chi invece sembra essere rinato dalla cura Mazzarri è il "generale" Rincon, ex Juve e Genoa che sta disputando un'ottima stagione, la solita grande quantità in mezzo al campo a cui si è aggiunta una soprendente capacità realizzativa. Due reti messe a segno in campionato per un giocatore che vanta soli 11 gol in 450 presenze in carriera. 

Il reparto che fa più fatica è sicuramente l'attacco, Capitan Belotti ha messo a segno solo 7 gol con 4 rigori, un magro bottino per un giocatore che sembra non vedere più la porta come due anni fa. La grinta però non manca mai all'ex Palermo, in campo non si risparmia mai ed è sempre il primo a difendere quando la squadra ne ha bisogno. Lo spirito c'è sempre ma per l'Europa il Toro ha bisogno anche dei suoi gol.

Poi c'è Iago Falque, l'uomo più estroso a disposizione di Mazzarri. Brevilineo dal mancino delizioso che ha sempre faticato a trovare la continuità nelle prestazioni. Il gol, del definitivo 2-0, contro l'Atalanta mancava dal match contro il Bologna datato 21 ottobre, in questo periodo lo spagnolo ha fatto fatica anche a ritagliarsi un posto da titolare, ora sembrerebbe essere pronto anche lui per la volata Europa League. Infine c'è l'oggetto misterioso di nome Zaza, un passato da ottimo attaccante e un'ispettata difficoltà nel trovare spazio in un torino che sembra decisamente modesto in zona offensiva. Solo un gol stagionale (per altro decisivo) a Verona in 19 presenze, poche delle quali da titolare. Un giocatore anche lui che se ben stimolato potrebbe risultare utile alla causa granata, sicuramente capace di aumentare il potenziale offensivo di Belotti&Co.

Oggi sono passati esattamente 4 anni dalla magica vittoria per 3-2 di Bilbao, firmata Quagliarella, Maxi Lopez e Darmian. Nella storia mai nessuna squadra italiana aveva espugnato il San Mamès, un'impresa che fece accedere il Torino di Ventura agli ottavi di finale di Europa League, un traguardo incredibile che non può rimanere un raggio di sole in anni e anni di buio.

Tutto il popolo granata vuole tornare a giocare partite come quella contro L'Athletic Bilbao. La vittoria contro l'Atalanta ha decretato l'aggancio al 6 posto in  classifica a quota 38 punti proprio ai bergamaschi che a differenza del Toro sembrano in un periodo di grande difficoltà fisica e mentale. 

Con la grande difesa dell'ultimo periodo e con la spinta incessante e determinante della gloriosa curva "Maratona" l'Europa è certamente alla portata del Toro. La meritano i tifosi, la città (che ha inesorabilmente il cuore granata) e il troppo spesso sottovalutato Mazzarri. E' il momento di conquistarla! Forza Vecchio Cuore Granata