Sospendere o non sospendere: questo e' il dilemma.

Premessa: la formulazione della "regola" che vieta "atteggiamenti discriminatori" e' secondo me incompleta ed ipocrita. Grazie a questa regola si puo' offendere un figlio malato, una mamma defunta o tifosi o calciatori morti in un incedente. Avrebbe molto piu' senso definire cosa e' civile e cosa non lo e' (d'altra parte nessuno salirebbe con le scarpe su una poltrona di un Teatro mentre su un seggiolino dello stadio, che costa piu' di un biglietto alla scala, si).

In questo momento, tuttavia, una regola c'e' e dice che in presenza di cori razzisti la gara va sospesa.

In meno di 24 ore, per lo stesso evento (buuu nei confronti di KK), ci sono stati due provvedimenti opposti:

- Durante la gara si decide di non sospendere;

- Il giorno successivo si decide di chiudere lo stadio.

Due decisioni legate alla stessa regola ed allo stesso evento: una delle due deve essere necessariamente "molto" sbagliata! Ma sopratutto: la regola, la legge, in questo modo ha perso di credibilita' (c'e' ma e' come se non ci fosse).

Purtroppo in Italia si mescolano sempre i piani: quello sportivo con quello legale, quello emotivo con quello razionale e si crea maggiore confusione.

1) Il risultato sportivo: KK ha sbagliato (anche il fallo di reazione, pur subendo una provocazione o una offesa fisica, viene punito col rosso) e l'Inter non ha rubato niente approfittandone. Non si puo' parlare della "non decisione" dell'arbitro per giustificare un risultato. Il Napoli ha perso ed onore all'Inter!

2) Il dato di fatto: la legge ha perso di credibilita'. Non e` chiara, non e' inequivocabile e non si capisce come si applica. 

Le leggi "fuori" dallo stadio dovrebbero essere poi ancora piu' chiare (fuori e' tra virgolette perche' non ci dovrebbe essere differenza tra "dentro" o "fuori" - siamo pur sempre in Italia): in una citta' Italiana si ammette che decine di individui possano preparare un agguato a delle auto? E tutto questo si risolve con decine di "daspo" e qualche notte in questura? Ma se quattro o cinque stranieri (Rumeni, Albanesi, Tunisini, Nigeriani) impazziscono ed assalgono un auto accoltellando qualcuno, prende un daspo e viene fermato per qualche giorno o finisce diversi anni in galera?

Dare dignita' alla legalita' o fregarsene, questo e' il problema: come spesso accade si rincorre, invce, l'alibi per superare una sconfitta allo stadio o "giustificare" una morte assurda (tanto aveva due daspo ed era una testa calda ... andateglielo a dire a chi gli voleva bene davvero).