Alla ricerca della profondità perduta
Nel nostro mondo, l'universo del calcio, sta prendendo piede sempre di più l'abitudine ad incominciare l'azione dal basso, anzi come direi io "dal bassissimo", impostando la manovra non semplicemente con i difensori, bensì chiamando in causa anche il proprio portiere negli ultimi metri di campo a disposizione. Infatti i numeri dei tocchi di palla per partita degli estremi difensori stanno incrementando nei maggiori campionati europei, succede che gli antichi omoni con i guantoni degli anni '80, '90 ora possiedono anche grandi responsabilità in regia, questo anni fa sarebbe stato folle da proporre in una gara, ma come vedete il calcio si sviluppa, cambia, cresce, come gli umani, ma non muore mai. La tanto chiacchierata costruzione dal basso è l' ovvia conseguenza della crescita del calcio. Cambiando il compito del portiere e dei difensori, in seguito si registra una modifica anche nelle prestazioni delle squadre, quindi ne rimangono variati anche i tatticismi più solidi degli allenatori che si abituano a questo processo di costruzione dal basso, allora le squadre ripartono con il possesso dalla sfera ma dal basso, dalle zone più arretrate della propria metà campo, a ridosso della porta, cercano di allungarsi in avanti con passaggi orizzontali alla ricerca di qualcosa più giù. Ecco, quel qualcosa ha un nome: la profondità. La ricerca della tanto desiderata profondità non è per nulla semplice a farsi, si deve ricorrere spesso a dei rischi perciò si svolgono dei passaggi preoccupanti impostati davanti le linee più offensive avversarie. Semplicemente il concetto: perdi la palla lì e non dico che è gol, ma sicuramente c'è una possibilità elevata di subire la marcatura avversaria.

I protagonisti del gioco
Con la costruzione dal basso spesso si esaltano i giocatori più rapidi, gli esterni favoriscono la volata in avanti della propria squadra, poi la costruzione dal basso è funzionale non solo a chi compie degli scatti con la palla tra i piedi ma anche a chi si inserisce senza. Come puoi ribaltare l'azione partendo dalla propria difesa senza degli inserimenti in velocità o mancando degli uno contro uno? Con la manovra dal basso i centrocampisti hanno il compito di riuscire a far girare la palla senza cederla, ma questo non è un incarico innovativo per niente, è da anni che così si muovono molte squadre, anche quelle che non prediligono la costruzione dal basso. Spesso la squadra in questione che utilizza la tecnica già citata gioca ad abbassarsi, abbassarsi ed abbassarsi ancora, tutto al solo scopo di alzare l'altra di formazione. Con la difesa alta avversaria, la squadra che costruisce dal basso, probabilmente, si è organizzata per attaccare improvvisamente, infatti con la difesa alta deglo sfidanti ci sono più spazi ed è così che si ricerca e si reperisce la tanto amata profondità. A risentirne della manovra dal basso sono i giocatori meno tecnici che spesso preferiscono nascondersi per lasciare ai compagni la gestione del pallone. Come ho già espresso sopra i rischi ci sono, non è ammesso l' errore nella manovra dalle retrovie nemmeno una volta. Se cadi il mister non ti perdonerà perchè puoi mettere la tua squadra nei guai.

Guardiola lanciò la moda
Il "catalanissimo" Guardiola stabilisce un' innovazione per il calcio europeo, il suo Manchester City pratica la tecnica della costruzione dal basso ed inizialmente esperti e commentatori osservano questa realtà con parziale scetticismo. La manovra dal basso pare funzionare ma si può proporre ancora con una modalità migliore perciò Pep non si lascia abbattere, piuttosto affina le capacità dei suoi calciatori: negli allenamenti propone con maggior frequenza i torelli negli spazi stretti, chiede ai suoi (incredibile, specialmente ai difensori!) di migliorarsi nei passaggi, toccando ad ogni gestione della sfera meno volte possibile il pallone, cosicché i suoi ragazzi diventino più sicuri nel gestire il possesso già nei primi metri di campo. Certamente l'arrivo di Ederson ai danni del ben più esperto Claudio Bravo è un beneficio per le idee e per i tatticismi di Pep. Il portiere portoghese è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo a gestire il pallone con i piedi. Ederson è superlativo nei rilanci e mostra sempre una sicurezza straordinaria quando c'è da impostare il gioco, è il portiere che Guardiola desiderava per caratteristiche.Oggi moltissime squadre optano per la costruzione sin dai primi metri. Non solo il City, precursore dei tempi, ma anche in Italia dalle big alle realtà minori del nostro campionato non sono pochi i club che scelgono di costruire la manovra dal proprio portiere.

Il post-partita del derby
Nel derby della Madonnina di domenica 21 febbraio abbiamo potuto osservare come entrambe le squadre sul terreno di gioco abbiano utilizzato questo genere di tattica. Francesco Guidolin, ex allenatore che tra i tanti ha allenato anche Samir Handanović, così, scherzando al termine di Milan Inter 0-3 nel post-partita, dopo essersi rivolto con dei complimenti per le capacità in fase di impostazione del portiere nerazzuro, ha spiegato ironicamente come i piedi di Handanović ai tempi dell'Udinese fossero "due ferri da stiro". Prontissima la risposta di Handanović: "Ti sbagli mister, eri tu che non giocavi da dietro. Io me lo ricordo il tuo gioco, i tempi sono cambiati." Ovviamente, visto il successo, al termine dell' incontro sono arrivati i complimenti dai protagonisti dell' ambiente calcistico italiano verso l' allenatore dell' Inter, Antonio Conte. Daniele Adani è protagonista di un tweet, infatti il telecronista di Sky scrive sarcasticamente: "Lukaku non decisivo, Eriksen non funzionale e costruzione dal basso inutile". Poi aggiunge: "menomale che parla il campo."

L'opinione di Gasperini
Voglio riportare le parole di Gian Piero Gasperini nel post- partita di Atalanta - Napoli. Il mister della Dea si esprime così su una domanda toccante il tema della costruzione dal basso: "Molte squadre hanno cambiato il loro modo di pressare alto. Se riesci ad uscire con un disimpegno ti crei lo spazio, il rovescio della medaglia è che diventa rischioso se perdi palla. Ognuno fa i suoi conti. Bisogna farlo bene se riesci ad uscire bene hai dei vantaggi. La costruzione dal basso non è una moda ma un' esigenza. Ultimamente si vedono squadre che attaccano alto proprio per questo motivo. [...] Devi saper giocare anche sulla palla lunga."

"Non puoi fuggire dai tuoi peccati solo scappando di casa"
Lo stalker Max Cady (il personaggio è interpretato da Robert De Niro) rincorre le abitudini della tranquilla vita di un avvocato - padre di famiglia (Nick Nolte), colpevole anni prima di non aver difeso al meglio il suo cliente, ora tornato e vendicativo, siamo nel film "Cape fear" del 1991, di Martin Scorsese, citando Cady in una frase cult: "Avvocato, non puoi fuggire dai tuoi peccati solo scappando di casa!"

Voglio dire che la soluzione non è assolutamente avviare la manovra e cominciare dal basso per poi alzarsi verso la profondità, scappando dalla propria "casa stabile", la porta difesa dal portiere, il compagno di squadra. Non è così che funziona, la squadra deve capire prima se riesce a costruire dal basso. Il requisito fondamentale è schierare dei calciatori capaci di non fallire nel lavoro di disimpegno, così da uscire dai metri più bassi, non pungendosi da soli con dei sanguinari palloni persi. Solo così "non si avrà alcun peccato", citando sempre il personaggio del film già sopra nominato.
Abbiamo osservato come Alisson, portiere del Liverpool dalle grandi sicurezze tecniche che nelle ultime uscite non sta proprio brillando, abbia regalato più volte la sfera agli avversari del Manchester City nella recente sfida di campionato, rendendo con i suoi errori, il risultato finale asprissimo da digerire. Sappiamo anche come Musacchio pochi giorni fa, fallendo un passaggio, troppo corto ed apparentemente semplice, verso Reina, contro il Bayern Monaco, abbia donato il primo gol agli avversari, rete marcata da Lewandoswki.

E gli esempi sono tantissimi. Ce ne sono molti.
Se sbagli un passaggio un po' più arretrato la conseguenza è che soffri nei secondi dopo. E forse perdi pure a causa del tuo errore. Attenzione.

 

Damiano Fallerini