La prima convocazione in Nazionale del centrocampista della Spal Manuel Lazzari è una gran bella storia. Per la verità, il mondo del calcio è pieno di storie da raccontare. Le cronache quotidiane, però, ci riportano spesso solo quelle che potrebero definirsi più social. Quella di Manuel Lazzari, forse, non rientra propriamente fra queste ma la sua storia merita di essere raccontata. In particolare,  ai ragazzi più giovani; a coloro che oggi, magari vestendo la maglia delle giovanili di un importante club, immaginano un futuro brillante. Lo stesso sogno che viveva Manuel indossando la gloriosa casacca biancorossa del Vicenza. Quando un giorno, però, l'attuale numero 29 della Spal, non venne riconfermato dal Vicenza calcio, quello stesso sogno sembrò trasformarsi quasi in un incubo. In un primo momento, come da lui confessato, pensò di smettere con il calcio ma l'aiuto e la vicinanza della famiglia, lo hanno fatto desistere, convincendolo a ripartire da pochi chilometri da quel Vicenza che lo aveva bocciato. Certo, il Montecchio Maggiore, fra i dilettanti, non aveva il prestigio del vecchio Lanerossi, però Manuel non si è perso d'animo ed ha iniziato a correre. Un buon campionato, quello con il Montecchio, che gli ha permesso di riguadagnare fiducia e le attenzioni di un'altra compagine veneta, militante sempre in serie D, il Delta Porto Tolle. Anche con il club deltino, Lazzari si conferma elemento di grande affidamento, raccogliendo oltre trenta presenze e l'opportunità di passare alla Giacomense, ambiziosa formazione emiliana, sempre di serie D. E' qui, però, che si realizza l'altra svolta decisiva nella storia calcistica di Manuel, vale a dire l'incontro con la famiglia Colombarini, attuale proprietaria della Spal, con l'attuale presidente biancazzurro Walter Mattioli e il DS spallino Vagnati. Le vicissitudini societarie che portarono al fallimento della Spal, con il conseguente subentro della famiglia Colombarini alla presidenza, hanno fatto il resto. Lazzari viene riconfermato nella compagine che, sotto la nuova presidenza, partecipa al campionato di C2. Da quella Spal, sono passati tanti giocatori ma da uno la nuova società non ha mai voluto separarsi: Manuel Lazzari. Tanta umiltà, tanto sacrificio e tanta corsa, la stessa che i tifosi della curva Ovest, cuore del tifo spallino, hanno imparato ad apprezzare, hanno portato Lazzari da scarto del Vicenza, a titolare inamovibile in serie A, oggetto del desiderio di molte squadre, fino all'ultimo traguardo: la convocazione in Nazionale. Visto quanto raccontato fin qui, si può stare certi che Lazzari non smetterà certo ora di correre, e lotterà per continuare a vestire quella maglia azzurra. La stessa che sembrava solo un sogno infranto, per quel ragazzino rimandato a casa dal Vicenza. Una bellissima storia da raccontare quella di Lazzari, tra le cui righe cogliere una morale importante, non solo per lo sport ma per la vita. Una storia, tuttavia, il cui finale deve essere ancora scritto e che riserverà senz'altro altre bellissime pagine. A scriverle sarà lo stesso Lazzari. Come? Di corsa, sempre su e giù per quella fascia destra. Per voler dare, infine, anche a quella di Lazzari un tocco più social, si può suggerire un hastag: #nevergiveup.