A quanto si legge, anche per oggi, Maldini e Massara firmano "domani" il loro rinnovo con il Milan.
Una notizia che sentiamo da tempo, ma utilissima, almeno a me, per affrontare un argomento, ben lontano da quel rettangolo di campo verde, che tanto ci appassiona, specialmente quando a giocare è il Milan, ma ugualmente importante per inquadrare la facilità con cui è diventata prassi, dare in pasto notizie a caso, anche nella totale assenza di riscontri oggettivi.

Appare evidente che stia diventando un'abitudine consolidata, fare confusione, non solo in ambito sportivo fra INFORMAZIONI e ANALISI. Le prime, dovrebbero essere di competenza di chi, a conoscenza di fatti, concreti e reali, decide di prendersi sia il merito che la responsabilità di comunicarlo a milioni di appassionati, nella consapevolezza che il passaggio successivo sarà l'ufficialità della Società a certificarne la veridicità. Tutt'altra cosa sono le seconde, frutto di considerazioni personali, più o meno interessanti, che non necessitano di transitare attraverso la conferma da parte di alcuna Società e non hanno la presunzione di creare particolari aspettative, se non quella di far riflettere.
Le "fonti delle fonti" e il rincorrersi di nomi, privi di ogni logica, se non certificati da quei pochissimi addetti ai lavori, fra cui Di Marzio, che si sono costruiti una credibilità in anni di sano e duro lavoro, sono pari ad una totale perdita di tempo. Quasi una presa in giro, specialmente nei due mesi di calcio mercato, quando le "fantasie giornalistiche" riescono a raggiungere picchi inimmaginabili. Chi viceversa vuole vestire i panni del "tifoso opinionista" per mettersi ad argomentare della qualunque, deve saper evitare questi tranelli, che oltretutto sono totalmente inutili. A meno che non si sia in cerca di like e di un consenso momentaneo, destinato a svanire, come un bel gelato sotto il sole estivo. 
In un mondo sempre in movimento e in evoluzione, dove la lettura si trova sempre più emarginata da altre forme di comunicazione, più incisive e dirette, non è semplice fare il blogger e riuscire a far "tendenza", specialmente quando si ha il desiderio di esporre argomenti con una visuale ben diversa da Media e personaggi ben più noti.
Nell'auto nominarmi "OPINIONISTA" ho iniziato a presentare i miei articoli, in questo blog, non certo per scrivere quello che vuole sentirsi dire il tifoso milanista e quindi cavalcando il consenso generale, ma al contrario, nella ricerca di guadagnarmi quella credibilità e considerazione, utile per portare avanti le mie proposte.
Forte di esperienze personali, di una militanza da tifoso, sufficientemente datata e da quell'amore per il Calcio e per il Milan, che mi accompagna fin da quando ero bambino, espongo le mie opinioni con entusiasmo e passione, senza tentennamenti, nella speranza di gratificare chi la pensa come me e, se possibile, evidenziando ciò che può essere migliorato e che spesso viene dimenticato, per il solo fatto di non voler creare turbative. 
Non ho certezze in tasca, ma la presunzione di saper reggere il confronto e nella mia scelta di essere "provocatorio", anche quando non ce ne sarebbe la necessità, c'è tutto il desiderio di creare una comunità di milanisti in grado di portare avanti argomenti concreti ed interessanti, per il bene della squadra che tifiamo e amiamo, che è una delle più vincenti e importanti al Mondo.
In ciò che espongo ho sempre seguito un filo conduttore, che poi è semplice da comprendere, dove anche i tifosi ne fanno parte e non in modo così ininfluente, come troppo spesso si crede. Ho la sensazione che questo passaggio sfugga a molti, ma la ricchezza di un Club dipende direttamente dai suoi sostenitori. Il famoso "brand", l'importanza del "marchio", si determinano anche dalle vittorie sportive e dal numero di tifosi, oltretutto se diffusi su tutto il globo terreste. Chi compra i biglietti, gli abbonamenti tv, ma anche il materiale e i prodotti pubblicizzati dai vari sponsor?
Il tifoso, e non solo quello milanista, merita rispetto. Non certo quello che gli viene dato da una stampa e un giornalismo, al limite dell'imbarazzante.
Se l'AC MILAN ha deciso di non far trapelare il loro modo di agire sul mercato e le loro strategie, questo non autorizza i media a inventare nomi e creare aspettative, solo per vendere giornali o per raccogliere visualizzazioni e like. Si limitino a scrivere di quello che sanno, facciano i professionisti, se lo sono, senza raccontare fantasie. Quando a gennaio, a mercato concluso, senza che il Milan avesse comprato alcun rinforzo, perché sono stati presentati come già presi i nomi di Botman e Sanches? Un'operazione utile per tenere tranquilla una tifoseria, insoddisfatta, ma che di giornalistico non aveva nulla.
Vogliamo poi parlare del rinnovo di Maldini e Massara, che speriamo si possa concretizzare al più presto? E' passato un mese dall'intervista di Paolo Maldini e non c'è stata una testata o un giornalista in grado di strappare lo "SCOOP", mentre è sempre facilissimo fare nomi o inventarsi budget a disposizione dell'area tecnica.    

Cari fratelli e sorelle di tifo, il mercato e il budget, sono gli ultimi dei problemi, poiché c'è il tempo e ci sono le risorse per rafforzare la squadra. Tutto transita dal rinnovo di Maldini e Massara, se verrà confermato, dopo tutti i tasselli troveranno la collocazione giusta. Logico che è sempre una questione di soldi e per quanto abbiamo accettato e condiviso la "filosofia americana", giustamente rivolta a risanare ogni minima perdita, spetta anche a Noi diventare "tifosi ragionieri", facendo in modo di lasciarli guadagnare, ma non arricchirsi a discapito di una competitività sportiva che va alimentata.
Per quanto non sia un sostenitore di Elliott, che ha risanato il bilancio, ma tiene il Milan ostaggio dei suoi desideri di ricchezza, la cessione a RedBird, di cui potremo solo in futuro dare giudizi concreti, ha una logica e se Investcorp è svanito, dobbiamo farcene una ragione e molto ha influito il prezzo fissato per comprare il Chelsea.
Il Milan è come la costruzione di una "grande opera", c'è tutto per vederla realizzata, bisogna solo avere la pazienza di aspettare. Noi (come semplici pensionati) possiamo solo seguire i lavori, fidandoci di chi ha dimostrato di saperlo fare nel modo migliore, se poi venissero allontanati o sostituiti, ciò non porterà certo all'immobilismo.                     

Oggi, è inutile nasconderlo, la nostra serenità transita attraverso il contratto di Maldini e Massara, poichè ne conosciamo il valore. Avremmo preferito evitare questa situazione e a questo punto l'augurio è, che in caso di rinnovo, si eviti ogni festeggiamento.
Vogliamo solo continuare a tifare Milan, possibilmente lottare per vincere, ma abbiamo dimostrato quanto ci sia sufficiente vedere garantito l'impegno. 
SIAMO TIFOSI, siamo parte di questo splendido Sport, che appassiona e muove miliardi, pretendiamo solo RISPETTO, a 360 gradi e ciò troppo spesso non accade.