Eh già, era da un po' che non si vedeva un'edizione così della coppa più importante a livello europeo, perché negli anni scorsi avevamo, salvo qualche sorpresa (Roma e Liverpool lo scorso anno), già tutti chiaro chi avrebbe vinto il titolo.

Invece quest'anno ci troviamo difronte ad un'edizione pazzesca, emozionante e molto aperta fino alla fine, abbiamo visto rimonte svanite, imprese che rimarranno nella storia e saranno difficili da dimenticare, ma ovviamente quest'anno ci si aspettava di più da squadre che hanno fatto carte false per poter arrivare fino in fondo, da chi era il re indiscusso da 3 anni e da chi lo scorso anno non ha brillato, e invece nulla di tutto ciò si è verificato, ed oggi ne abbiamo avuto conferma perchè molte volte nel calcio conta la testa la voglia e non il fatturato.

Dopo questi due giorni di Champions incredibili, possiamo solo che ammirare la bellezza di questo sport che regala gioie e delusioni!

Già perchè chi a inizio stagione dava l'Ajax una squadra formata da tutti giovani così avanti ad passo da un qualcosa di incredibile anche per loro, e invece contro tutti i pronostici hanno fatto più del loro pareggiando andata e ritorno contro il Bayern di Monaco 1-1 in Germania e 3-3 in Olanda, passando il girone ha affrontato il Real campione in carica perdendo 2-1 in Olanda ma poi distruggendolo 1-4 al Benabeu. Ha dovuto poi vedersela con la squadra che tutti davamo già in finale la Juve di CR7 ed anche li 1-1 in Olanda e po 1-2 a Torino. Ed eccolo qui il piccolo Ajax che zitto zitto si è costruito il suo percorso europeo ed ha fatto sognare per tante notti i propri tifosi.
E qui ci porta al discorso delle delusione se cosi vogliamo chiamarla, perché sopra 2-0 si è fatto rimontare al 95 minuto 2-3 e dicendo addio al sogno finale, giocatori a terra stremati dalla fatica che sanno di aver comunque sfiorato un'impresa. Ovviamente non ci sottraiamo dal fare un applauso a questo Ajax che si è battuto fino alla fine.

Ma chi avrebbe mai scommesso che il Tottenham, senza vendere nessuno e sopratutto senza far nessun acquisto sarebbe arrivato fin qui, e invece eccola qui la squadra di Pochettino che inizia il suo cammino in Champions in discesa perdendo a San Siro contro l'Inter, poi perdendo la seconda in casa 2-4 contro il Barcellona. Con zero punti in due partite tutti a credere che fosse finita per loro e invece tirano fuori la grinta prima pareggiano con il PSV poi lo battono al ritorno e riaprano incredibilmente la corsa alla qualificazione, vincono con l'Inter a Londra e sfruttando il passo falso proprio dei nerazzurri in casa contro il PSV e il contemporaneo 1-1 col Barcellona passano il turno. Dove difronte si trovano il Borussia Dortumund e lo mandano a casa senza storia, al successivo turno trovano il City fanno 1-0 in casa ma poi il ritorno è 4-3 per la squadra di Guardiola e grazie al VAR riescono a cavarsela.

Tutto questo porta alla bellissima partita di stasera dove gli inglesi sotto per 2-0 e con un piede e mezzo fuori riescono con un secondo tempo giocato bene a trovare nel giro di 4 minuti il gol del 2-2 con Moura e poi al 95 quando tutto sembrava perso arriva l'incredibile 2-3 sempre di Moura. Pochettino in campo dopo il gol in ginocchio è l'immagine che più rappresenta questa squadra, che come detto senza un acquisto è arrivata ha tanto.

Ed ora per la prima volta il calcio spagnolo dopo qualche anno non ha una rappresentante in finale di Champions dove però dopo 11 anni (Mancester United-Chelsea a Mosca nel 2008) ci saranno due rappresentanti inglesi.

E allora non resta che aspettare il primo giugno per vedere chi sarà l'erede del Real in una finale che come da copione di questa edizione sarà spettacolare e piena di sorprese, che chiuderà l'edizione di Champions più bella ed emozionante di quest'ultimi anni.