Il 28 novembre scorso, durante la diretta su Rai1 di Portogallo- Uruguay, è arrivata come un fulmine a ciel sereno la sconvolgente notizia in cui si riportava: l'intero cda della Juventus, compreso il suo presidente Agnelli, si è dimesso. Un duro colpo per il calcio italiano e soprattutto per i tifosi bianconeri. Una Juve che non sembra trovare pace, tra le deludenti prestazioni della prima parte di campionato, i conseguenti risultati negativi arrivati sul campo, le molteplici proteste arrivate dallo zoccolo più duro del tifo juventino che chiedeva a gran voce le dimissioni del presidente e di tutto il suo staff. Una vecchia signora che però sembrava essersi ritrovata nelle ultime 6 giornate di campionato, che aveva ottenuto un ottimo terzo posto in classifica e una Europa League ancora tutta da giocare. Per come era iniziata, tutto questo sembra rimettere a posto la frattura che si era venuta a creare a inizio stagione. Insomma, un ambiente che sembrava del tutto ritrovato.

Quanto è successo in questi ultimi giorni sa davvero dell'incredibile! Una società tra le più titolate in Italia, abituata da sempre a vincere e a dominare, una delle poche rimaste ancora di proprietà della stessa famiglia da molto tempo, tutto d'un tratto si ritrova orfana.
Ma come si è arrivati a questo punto? E quali sono i rischi?

Per rispondere alla prima domanda: si presume che la società abbia compiuto delle azioni non lecite sul bilancio e abbia ottenuto iscrizioni a delle competizioni in maniera non corretta. Questo è quanto dice il codice 31 della giustizia sportiva:
"La società che, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l'iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla base delle disposizioni vigenti, è punita con una delle sanzioni previste dall’art. 8, comma 1, lettere g), h), i), l)". 
E poi ancora, il comma 3: "La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l'ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica".

Cosa rischia la Juventus se le manovre compiute avessero inciso sull'iscrizione al campionato? Le sanzioni potrebbero essere limitate ad una multa.
Cosa rischia se invece le manovre compiute avessero inciso sul campionato?
1) penalizzazione di uno o più punti in classifica; se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di affettività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente;
2) retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; la retrocessione all’ultimo posto comporta comunque il passaggio alla categoria inferiore;
3) esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore;
4) non assegnazione o revoca dell'assegnazione del titolo di campione d'Italia o di vincente del campionato, del girone di competenza o di competizione ufficiale.

In conclusione, possiamo dedurre che non sarà un periodo facile per l'ambiente Juventus, dove ancora è incerto il destino.
L'unica certezza è che tutto questo segnerà la fine di un'era, di un Impero di nome Agnelli, lungo un secolo