È un periodo “bollente” per Mr. Di Francesco che da 24 ore non dorme sogni tranquilli a causa dell’avvio disastroso della sua squadra.

La domanda sorge spontanea: è in atto forse un ammutinamento da parte dei calciatori della Roma, che sembrano in campo disubbidire agli ordini del loro allenatore? La difesa imbarca goal come il Titanic, il centrocampo è latitante sottraendosi volontariamente al pressing, l’attacco è in preda a una crisi di astinenza da passaggi filtranti, cross e assist.
Dzeko, in campo, sembra nel braccio della morte del carcere di Cold Mountain, percorre freneticamente su e giù senza una meta la trequarti e l’area di rigore sperando in un cross preciso da parte dei terzini, un passaggio filtrante dalla trequarti o un accenno “elementare” di dai e vai: lui dà, nessuno va
Pastore, in campo, sembra un bambino delle elementari che in gita ha smarrito i compagni di classe e si trova di botto nel futuro catapultato a 29 anni suonati a vagabondare senza metà in cerca della merendina!
Kluivert appare uno di quei giocattolini caricati a molla da un bambino (Monchi?) che partono a razzo per poi finire sotto le poltrone, dove nessuno ha voglia di cercarli e vi rimangono per anni fino a quando la mamma decide di riesumarli tra la polvere durante le pulizie di fine stagione. 
Patrick Schick dopo 2 anni non si è capito ancora se è carne o pesce, se è il nuovo Van Basten o il nuovo pacco stile Destro/Iturbe.
Cristante e Pellegrini invece rischiano di fare la stessa carriera “sportiva” del duo Beretta/Scharchilli, quest’ultimi dovevano essere i centrocampisti del futuro della Lupa, poi invece sono andati a fare carriera nelle squadre di province.

L’unico che si salva? Olsen, il prescelto per sostituire Allison, doveva essere il peggiore tra tutti gli acquisti fatti da Monchi, ma grazie alla difesa ballerina risulta essere il migliore: in una squadra di ciechi chi tiene un occhio si salva; che magra consolazione! 
Non bastano solo i problemi in campo, ma ci sono anche quelli fuori dal campo: “Sembrerebbe che Monchi abbia nostalgia di casa e le sirene del Real e del Barcellona non sono quelle omeriche”.

Per non bastare l’ira funeste del presidente Pallotta si abbatte come un urgano sui campetti di Trigoria: “Sono disgustato!”

In mezzo a questo caos generale, l’unico che non molla è comandante MR. DI FRANCESCO nonostante la nave prenda acqua da tutte le parti, i motori sono fuori uso e le scialuppe di salvataggio non sono in grado di portare in salvo tutti i componenti della ciurma.
Eusebio, ti stimo fratello e occhio che si avvicina il DERBY, possibili collisioni potrebbe causare un naufragio di dimensioni bibliche. 

SI SALVI, CHI PUO'!