Draghi non fa in tempo ad aprire bocca che viene subito applaudito. Applausi se chiede scusa, applausi se dice che l'acqua calda riscalda e l'acqua fredda raffredda. Applausi se dice che la Terra è piatta, tanto non conta quello che dice. Non lo ascolti neanche. Conta applaudire. Ti dice che sei un cretino? Applausi a non finire. Pacche sulle spalle. Siamo tutti cretini. Viva i cretini. Siano lodati e fatti santi i cretini. Tutti saliti sul carro del governo di carnevale Draghi.
Così è ridotta la politica italiana e chi non si allinea agli applausi diventa quasi un negazionista del... bene del Paese. Invocato come un mantra da tutti. Faranno forse una nuova religione chiamata 'il bene del Paese'. Poi alla fine questo meraviglioso, stupendo, fantastico, spettacolare bene per il paese, nessuno ha capito in cosa possa mai consistere. Questo governo forse durerà qualche mese, il tempo di approvare il recovery plan e poi tutti a casa, perché dopo la spartizione degli interessi propri, ognuno ritornerà al proprio posto del non contare niente. Diranno che lo hanno fatto per il bene del Paese, che si sono sacrificati per la Patria, immolati per la Nazione con i loro stipendi da morti di fame, no? E per questo bene, Draghi verrà poi eletto presidente della Repubblica.

Ma il problema non è Draghi. Ma il sistema peggiore della repubblica delle banane che sta affossando l'Italia. Altro che Titanic o capitan Schettino. Siamo il Paese dove i comici vanno al Quirinale a trattare per la nascita del governo; sì, Grillo, dove persone che per oltre vent'anni hanno ridicolizzato l'Italia e fatto ridere il mondo, e non erano comici di professione, ora passano per grandi statisti a cui un giorno magari dedicare vie, piazze e strade e monumenti.
Berlusconi? Sì Berlusconi. E in tutto ciò la stampa. Dio santo. La stampa! Sta facendo una figura semplicemente tremenda, l'ideale sarebbe di dire una gran figura di m.... e  agghiacciante per dirla calcisticamente alla Conte. Stampa da regime da ventennio asservita ai poteri forti che volevano questo governo da tempo. D'altronde se siamo un Paese che a livello mondiale riveste posizioni imbarazzanti nelle classifiche internazionali in materia di libertà di stampa, di che stupirsi?
Ma la colpa è sempre degli altri, mai nostra. Solita brava gente. In tutto ciò gli italiani, carnefici e vittime nello stesso istante. Ma non stupidi. Siamo il Paese dei furbetti, del penso ai cazz... miei! E infatti. C'è chi vorrà far finta di fare opposizione come l'estrema destra di Fratelli d'Italia passata dall'avere percentuali irrisorie a percentuali da governo, si parla tanto d'Europa e si lascia una finta opposizione ad una delle più reazionarie forze politiche nazionaliste italiane, Dio, patria e famiglia.
Torneranno le crociate tricolori? Rischia di essere uno dei peggiori autogol nella storia repubblicana di questo Paese. D’altronde quando una squadra va male non potendo cambiare a oltre metà campionato tutti i giocatori, cambi l’allenatore, che farà quello che potrà fare nei limiti del possibile. Ma una squadra di incapaci, sempre squadra di incapaci rimane, i supereroi lasciamoli al mondo dei fumetti o dei film.

E quell’applauso ripetuto in modo nauseante, ridicolo, banale, con la libertà di stampa che non c’è, fotografa alla perfezione lo stato delle cose in Italia, Cetto La Qualunque farebbe un gran figurone nel nostro Parlamento ed è per questo motivo che Draghi viene visto quasi come un super uomo, perché noi siamo una vetrina comica degna di un film di Albanese e quando metti qualcuno di competente al comando, a prescindere dalla sua visione politica della società, sbavi, applaudendo.
Viva l'Italia. Viva l'Europa, e viva Cetto La Qualunque Presidente.