L'anno 2017/18 può essere considerato quello della svolta per il calcio italiano. E' vero, come Nazionale è stato toccato il punto più basso della storia con l'esclusione dal Mondiale in Russia tra poco più di un mese, ma nell'ambito dei club il nostro Paese è stato rappresentato nel migliore dei modi da Juventus, Roma, Lazio, Milan e Atalanta fermate solo da decisioni arbitrali errate e molta, moltissima sfortuna.

Il campionato è il più equilibrato d'Europa, con la corsa scudetto chiusa ieri e quella per le Coppe e la salvezza ancora nel vivo, mentre negli altri i verdetti sono ufficiali da quasi un mese con le "solite" compagini in "prima pagina". Questo miglioramento porta maggiore interesse anche per quanto riguarda la parte economica con le tv estere che si stanno gradualmente affacciando al panorama nostrano.

Il passo avanti più ampio è stato fatto con l'introduzione del Var. L' ausilio della tecnologia, poi utilizzata anche negli altri campionati ad eccezione dell' Inghilterra, ha permesso ai direttori di gara di gestire meglio l'andamento delle partite, soprattutto quelle più "calde", spazzando (quasi) via ogni tipo di pensiero sull'imparzialità. Passi avanti sono stati fatti anche sulla tempistica, dai 3' di gioco persi nelle prime giornate ai 30'' circa di questi ultimi turni. Una scelta "made in Italy" che ha dimostrato l'intenzione di voler guardare al futuro con maggiore positività.

Manca però l'ultimo cambiamento: gli stadi. In Italia sono solo tre società ad avere lo stadio di proprietà ossia la Juventus (Allianz Stadium), Udinese (Dacia Arena) e Sassuolo (Mapei Stadium) il resto delle prendenti parte sono legate a dei contratti e dispongono di strutture di vecchia data che rappresentano una nota negativa in mezzo a tante positive.
Stadi come l'Atleti Azzurri d'Italia e il Dall'Ara hanno bisogno di un restyling così come il San Paolo che, grazie alla Champions, è maggiormente conosciuto.
Milan e Inter di comune accordo, hanno lavorato nel rendere San Siro più moderno in attesa del rispettivo stadio di proprietà che porta molti più guadagni da poter reinvestire nelle squadre.
In Premier, il campionato più bello d' Europa, tutte le squadre sia nella massima lega che in cadetteria hanno uno stadio proprio e di questo ne giova anche lo spettacolo.