Proprio l'altra sera ho visto un bel film: The Walk di Robert Zemeckis del 2015, regista americano acclamato per altre pellicole quali Forrest Gump, Ritorno al futuro e Cast Away.
Lo splendido film, peraltro tratto da una storia vera, discuteva la figura di Philippe Petit, un personaggio colpevolmente scoperto da me solo dopo la visione della recitazione di un furbo James Gordon-Lewitt, il quale impersonava il funambolo francese divenuto celebre nel '74. Il "pazzo" francese, oltre ad essere un artista fenomenale, camminò all'epoca sopra un filo disteso tra le due compiante Torri Gemelle per una durata complessiva di 45 minuti di spettacolo, allungandosi ed inginocchiandosi sulla stretta superficie dopo aver percorso più volte in piedi la corda. Uno show unico ed irripetibile per tutti i presenti sotto quei 400 metri d'altezza, ovviamente anche matto e rischiosissimo perchè di sicuro c'era davvero poco.

Eppure, finora, la versione rossonera di Sandro Tonali è stata assai differente da quella ammirata nel film di Zemeckis. Dal momento in cui è arrivato a Milanello definendosi da subito "come nelle favole", dunque venendo ribattezzato da me in Fedro, narratore dalla calligrafia dolcissima nel trattare vicende di fantasia, Tonali non è riuscito ad incantare il pubblico con le sue morali implicite, i piedi sono risultati precisi ma non quanto le attese, il tocco distante per grazia delle mani di Claude Debussy, pianista nel tardo XIX secolo. Fedro non ha convinto la maggior percentuale dei tifosi del Diavolo ed è stato bollato più volte negativamente da giornalisti e dagli espertoni espertissimi, eppure tutto ciò non mi sorprende, nella mia mente è impresso il ricordo dell'acerbo mango Manuel Locatelli.

Il riscatto di Tonali sarà obbligatorio, tranquilli che si farà, perchè già una somma importante è stata versata nelle casse delle Rondinelle e a questo punto per il Milan è anche conveniente fidarsi del talento bresciano, che quindi non verrà mai rispedito al Patron Cellino perchè non possiamo permetterci il lusso di lasciare incompiuto il prestito dopo aver speso un bene equivalente a 10 milioncini di euro, le Rondinelle certamente ne otterranno altri 20 per ristrutturare il loro Nido poco pascoliano, perchè questo verrà costruito per di più con belle speranze e sogni per un domani non troppo lontano quanto più prospero. Tonali rimarrà, non c'è discussione in rampa sul nascere. Nessuna escape run per il classe 2000 di Lodi.

Ora, ve lo voglio ripetere: è un classe 2000 il lodigiano. Il mio è un intento a sottolineare il breve tempo vissuto dal ragazzo, vent'anni sono pochi, pochissimi. Se non c'è verde che nasce, speranza primaverile in Tonali dove si dovrebbe girare il collo nel panorama italiano? Facevo l'asta per il consueto fantacalcio durante il mese d'agosto, Tonali aveva un prezzo abbordabile assolutamente, mi chiesero "ma come Damiano, tu che sei milanista, non ci tieni?" Ammetto di essere stato un po' scaramantico, anche perchè quando mai mi è successo che un acquisto nella mia fantasquadra si potesse giudicare riuscito? Allora, non per paura della mia sfiga iellata poco napoletana ma molto consistente, ho risposto: "non mi fido, arriva a 30 milioni ed è un 2000, regista poi, la gente ha aspettative alte ma per chi più che per un conduttore che muove la macchina da presa è difficile ambientarsi, a vent'anni e nella piazza di Milano sponda Milan? Ahi ahi, lo attendo tra un paio d'anni, attenderò fiducioso il 2022-23".

Insomma, non sono mai stato fiducioso nelle prestazioni del ragazzo per quest'anno, ma osservando anche i suoi colleghi, attenderò che quel fiore spunti d'estate, ma non questa, mi attendo il ragazzo fiorire a 22-23 anni. Ad oggi secondo me, a Fedro farebbe bene trovarsi in una squadra sulla sponda destra della classifica, non troppo in basso eh! Almeno lì potrebbe trovare continuità di risultati ed ambientarsi, ampliare il proprio raggio durante i 90' e tornare da noi per dettare il metronomo velocemente quanto crome o biscrome. Eppure non si farà mai, perché 30 milioni sono molti e devono obbligatoriamente soccorrere la causa rossonera, non possono essere inviati per addentarsi ed incrementare.

Tonali ha subito molto il relativo valore di 30 milioni già acquisito in estate, perchè ad oggi Fedro non si può presentare come un calciatore che ne vale un po' di meno, non se lo può proprio permettere, pochi pensano che in futuro varrà più di oggi, il suo processo di crescita individuale è stato troppo improvvisamente interrotto e la pazienza è una virtù se non di pochi, di pochissimi, soprattutto tra noi milanisti che dopo anni di attese, proprio non sopportiamo più il "loading..." verso il futuro.

Quel filo di Philippe Petit, appunto. Tonali dal suo arrivo ha trovato sotto i piedi un filo. Il filo era troppo sottile per camminarci sopra, Fedro non è caduto ma si regge appeso con pollici e mignoli, graffianti per l'eccessiva pressione i palmi delle due mani. Troppo alte le aspettative probabilmente, il ballottaggio con Meitè è troppo poco, Tonali non è 30 milioni che camminano su per il campo! La crescita del giocatore c'è, nonostante qualche timore vi scrivo che il funambolo è assolutamente un mestiere per uomini coraggiosi.
Petit aveva già percorso in piedi altre corde straordinarie, era salito su Notre-Dame e sopra le cascate del Niagara per esprimere l'arte del funambolismo e non solo. Insomma, ci aspettavamo un Sandro Tonali in versione Zemeckis fin da subito? La fiducia per Sandro non deve mancare, la Luna è indolente nell'alternare un dì al giorno, il Tempo ha un sorriso da bimbetto per lui.

"La nostra vita è guardare avanti o guardare indietro, nient'altro. Questa è la nostra vita. Dov'è il presente?"

Nessuno di noi milanisti può essere d'accordo con questa citazione tratta da Al Pacino nel film "Americani" eppure qualcosa dovremmo sgraffignare dai precisissimi 20 termini che vi ho riportato sopra.
Tonali aveva necessità non di una corda, forse due magari tre per camminare con prudenza su questo filo, su uno ad oggi non si regge, ha un'imbracatura che lo salva. Noi conserviamo la pazienza, comportamento certamente non da tutti ma Tonali può funzionare su quella fune che oggi deve essere più spessa ed ampia, domani magari non solo ci camminerà sopra quel filo, ma come quel francese del '74 ci si allungherà,
forse forse.

La versione Zemeckis può arrivare. Ma, oggi... forse oggi no.

Damiano Fallerini