Ci sono calciatori che per il loro genio pallonaro, per la loro universale popolarità, per la loro assoluta professionalità, educazione e rispetto rappresentano l’ideale stereotipo del calciatore ideale.
Si badi bene tutte le qualità anzidette debbono coesistere, mancandone anche solo una, qualunque di esse, la figura cadrebbe dal piedistallo da dove dovrebbe ergersi.

Lo stereotipo a cui ci riferiamo, nel recente passato, è stato validamente rappresentato da Riva, da Maldini, da Van Basten, da Totti che vengono citati solo a titolo esplicativo; Campioni che erano amati e rispettati  trasversalmente da ogni tifoseria anche di parte avversa.
A questa categoria appartiene Cristiano Ronaldo, detto CR7, fuoriclasse in campo e fuori, adottato in tutto il Mondo come esempio di genio calcistico, ma anche di serietà e correttezza.
CR7 è unico, al di sopra di Messi, perché a differenza dell’argentino è fortissimo con entrambi i piedi, di testa ed ha un gran fisico; soprattutto CR7 ha dovuto molto sacrificarsi per diventare quel fuoriclasse assoluto che è oggi, mentre Leo Messi si è fermato ai talenti benevolmente concessi da madre natura…

L’aver portato in Italia un giocatore di tale livello fa onore alla Juventus, ma eleva di parecchie spanne l’intero movimento calcistico nazionale; il numero uno al mondo gioca nel Campionato di serie A, a dispetto di quello che fino a ieri si poteva dire sul nostro scadentissimo calcio.
Milioni di occhi potranno assistere da  vicino alle imprese che CR7 non mancherà di compiere anche qui da noi; tantissimi ragazzini che sognano di emularne le gesta osserveranno la più impercettibile mossa, cercando di acquisirne la giusta padronanza per imitarla; ogni suo compagno di squadra darà qualcosa in più del solito apporto, ma anche ogni avversario cercherà rendergli la vita difficile, elevando la propria prestazione.

Dall’estero molti altri campioni verranno cercati dalle nostre squadre, il cui corteggiamento stavolta non verrà ricusato: se il numero uno gioca in Italia, perché non dovrebbe farlo chi lo segue nella classifica dei migliori calciatori al mondo? E poiché la grandi squadre si fanno con i grandi calciatori, avremo un salto di qualità del nostro livello qualitativo, torneremo a competere nelle Coppe europee con la convinzione di poter anche vincere.

Un effetto trainante verso l’alto, che trascinerà anche le nuove generazioni del calcio nostrano, cui affideremo la speranza di una nuova Nazionale competitiva al massimo livello; nasceranno i Rivera, Baggio, Del Piero, Totti, Facchetti, del 2020.

E il nostro cielo tornerà a colorarsi d’azzurro...