Cosa ci ha detto l'ultima partita del girone di andata? Andiamolo a scoprire insieme andando ad analizzare tutti i match di questa diciannovesima giornata. Cominciamo dall'anticipo del venerdì sera.

BENEVENTO-TORINO - Nonostante il cambio di allenatore il Toro è tornato a vedere le streghe, ma sotto di due goal ha dimostrato che Davide Nicola ha già messo la sua impronta. Per la prima volta in stagione i granata non subiscono una rimonta ma, con una reazione da vero Toro, riescono a portare a casa un pareggio che tira su di morale e potrebbe essere indizio di un girone di ritorno da 30 punti. Clausola che farebbe scattare il rinnovo automatico per il nuovo allenatore. La partita ci ha anche restituito la classe di Nicolas Viola, rientrato dopo un lungo infortunio, e la verve realizzativa di Simone Zaza il quale col nuovo allenatore potrebbe avere voglia di riscatto e magari non essere ricordato un giorno come l' uomo dalle rincorse strane sui rigori.  

ROMA-SPEZIA - Remake della partita di Coppa Italia stravinta dai liguri che hanno mandato in confusione totale i giallorossi, tanto da perderla non solo sul campo ma anche successivamente a tavolino per la questione dei sei cambi. Roma che arriva al match nel caos più totale con uomini importanti che restano fuori. Non tutti forse, causa infortuni... Per uno strano scherzo del destino lo Spezia fu la squadra che relegò la Roma nelle mani di Fonseca e lo stesso Spezia avrebbe potuto rappresentare la Waterloo dell' allenatore portoghese. Poi un figlio di Roma, Lorenzo Pellegrini, con la fascia da capitano al braccio, ha messo a posto le cose chiudendo una partita vibrante. Proprio mentre qualcuno stava già preparando la valigia, direzione Roma. Basterà?

UDINESE-INTER - Partita brutta che ha riservato l'emozione più grande nei minuti di recupero con l'espulsione di Antonio Conte. Sorride l'Udinese che, dopo aver strappato un punto all'Atalanta nel recupero di mercoledì, strappa un altro punto ad una grande e piazza un altro mattoncino verso la salvezza.

MILAN-ATALANTA - Rossoneri campioni d'inverno ma non è tutto oro quel che luccica. L'esame Dea non è stato superato, anzi. Lezione di calcio dalla banda Gasperini che è tornata prepotentemente a macinare gioco. La capolista, dopo gli ottimi movimenti di mercato che hanno portato alla corte di Pioli Tomori, Meité e Mandzukic, soffre la squadra bergamasca dal primo all' ultimo minuto. Testa al derby di Coppa Italia?

FIORENTINA-CROTONE - Prandelli dopo il tennistico sei a zero subìto dal Napoli ritorna sui suoi passi schierando il più accorto e affezionato modulo, il 3-5-2. Ritrova la vittoria in una partita che scotta, contro una diretta concorrente ma la sua viola davvero non convince. Addirittura nel secondo tempo il Crotone riesce quasi a pareggiarla; eppure il buon Cesare ha tra le mani un organico che potrebbe tranquillamente puntare alle prime dieci posizioni della classifica. La sensazione è che azzardi nei momenti sbagliati e invece non lo faccia quando è il momento di osare. In sostanza vince, ma non convince.

JUVENTUS-BOLOGNA - La Juve continua a non offrire un gran calcio, ma dopo la vittoria della Supercoppa Italiana può sorridere anche in campionato. La sconfitta del Milan ed il pareggio dell' Inter sono tutti punti guadagnati per la Vecchia Signora che nonostante un' organizzazione di gioco non esaltante può ancora credere nello Scudetto. E salta all'occhio una statistica da non sottovalutare, per la prima volta in questa stagione i bianconeri hanno tenuto la porta inviolata per due partite consecutive tra campionato e coppe. Gran parte del merito va certamente attribuito a Szczesny. Ma se aveva ragione John Gregory quando diceva: "gli attaccanti vincono le partite, le difese i campionati", questo dettaglio potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza per un girone di ritorno da prima della classe.

GENOA-CAGLIARI - Si giocavano tre punti importantissimi in questa partita. Ha la meglio il Grifone che trova il goal nei primi minuti con Destro e successivamente alza le barricate dietro. Le parate di Perin ed un' organizzazione difensiva pressochè perfetta regalano la vittoria a Ballardini che ha nettamente fatto cambiare marcia a questa squadra. Al contrario, Cagliari in zona retrocessione e Di Francesco sulla graticola. Sarà suo il prossimo esonero?

VERONA-NAPOLI - Juric ha vinto, anzi, stravinto la sua prima partita contro il Napoli e contro Gattuso. Il tecnico croato ha sfatato il suo tabù. Eppure la partita era iniziata in maniera pessima per i gialloblù che con il liscio di Di Marco dopo pochi secondi hanno dato il "la" al vantaggio azzurro. Giusto il tempo di prendere le misure poi il Napoli è caduto sotto i colpi dello stesso difensore, Barak e del prossimo promesso sposo azzurro Zaccagni. Juric chiude il girone d' andata ad un passo dall' Europa e come una delle più belle sorprese del campionato; Gattuso, dopo la delusione della Supercoppa, costretto ad ingoiare un altro boccone amaro. Fine della corsa?!

LAZIO-SASSUOLO - Bella partita tra due tecnici che non cercano mai uno zero a zero. Alla fine nonostante la buona partenza del Sassuolo ed il ritorno al goal di Ciccio Caputo hanno la meglio i biancocelesti con la solita zampata di Ciro Immobile. Sostanzialmente partita equilibrata con la Lazio che però è sembrata essere più pungente. Sembra delinearsi il lotto delle squadre che si giocheranno l' Europa e forse questa partita ha sancito che non c' è spazio per i neroverdi.

PARMA-SAMPDORIA - Grandissima vittoria esterna per i ragazzi di Ranieri che chiudono il girone di andata al decimo posto. Il Mister doriano si è giocato il jolly Ramirez dietro le punte Keita e Quagliarella ed è stata forse questa la mossa che ha spiazzato la difesa crociata. D'Aversa dal canto suo ancora non è riuscito a dare a questa squadra quella sterzata che si sperava. Per lui appena un punto in tre partite. Ci hanno provato solo Gervinho e Kucka ma non è bastato. I crociati finiscono il girone d' andata da penultimi in classifica. C' è tempo per rimediare ma la pressione inizia a farsi sentire in quella zona rossa. 

L'andata è andata, ci sono tutte le premesse per assistere ad un girone di ritorno di grandissimo livello, per quello che potrebbe essere uno dei campionati più belli e combattuti degli ultimi anni.