Siamo di fronte ad uno dei ritorni più incredibili e impressionanti nel mondo dello sport.

Robert Kubica sarà uno dei due piloti ufficiali dello storico team di formula 1 Williams. 
Già pilota del team inglese dal 2006 al 2010, con ottimi risultati, un quarto posto finale nel 2008, una vittoria e dodici podi ottenuti, durante la pausa invernale è incappato in un gravissimo incidente di rally. Era febbraio 2011, quando il pilota polacco, durante una manifestazione rally, fu protagonista di un terribile incidente, con dei seri danni alle mani, che di primo acchito avevano messo fine alla sua carriera di pilota.
Ma, come spesso accade, la forza di volontà, la passione per questo sport, lo ha dato per vinto, e giorno dopo giorno terapia dopo terapia in lui è salita sempre più l'idea di tornare a sedersi su una formula 1.

Nel 2013, solo due anni dopo l'incidente, ha esordito nel mondiale rally con una Citroen racing, anche qui con risultati discreti, tenendo conto di tutto. Ma la sua testa è sempre in Formula 1 e così lo scorso anno riesce ad entrare nel suo team, la Williams, come collaudatore. Ed è come collaudatore che Robert riesce a dimostrare di essere tornato ai livelli di un tempo, ed ha così convinto la scuderia ad affidargli un posto da pilota ufficiale per la prossima stagione.

Il pilota ha ancora evidenti problemi alle mani, soprattutto la destra, ed è per questo che il suo volante sarà "speciale".
Nella Formula 1 moderna i piloti hanno una serie di comandi al volante da cui operare con entrambe le mani. Nel caso di Kubica è stato progettato un volante su misura dove la maggior parte dei comandi o comunque i più importanti saranno gestiti con la mano sinistra. Ad esempio, per gli altri piloti le marcie sono in UP con la destra e in DOWN con la sinistra, Robert farà UP e DOWN tutto con la sinistra. Alla mano destra resteranno regolazioni di secondaria importanza. 

Se si pensa che al MONDO ci sono solo 22 posti per piloti ufficiali, e consideriamo quanti piloti in quante categorie aspirano a uno di questi posti, e c'è riuscito Robert, dopo tutto credo che siamo davanti ai re dei ritorni. 
Ora la parola passa alla pista, ma al di là dei risultati che verranno, non ho dubbi nel dire che siamo di fronte ad una storia incredibile, fatta di coraggio, passione e forza di volontà oltre al talento del polacco. 

Ben tornato Robert!