Kjaer, indispensabile... no?
Eccolo il Diavolo, un'ombra oscura e incombente sopra le teste dei soldati che lottano in suo nome per l'Europa League. Un Diavolo ferito che come un orso diventa più pericoloso di qualsiasi altra creatura sovrannaturale.
Ieri è arrivato il pareggio per 2 pari in casa del Napoli. Un pareggio che grida vendetta, un pareggio che doveva essere la terza vittoria consecutiva del Diavolo e dei suoi seguaci. Giù negli Inferi c'era già pronta una cella anche per gli azzurri guidati da Ringhio ma quelli si sono rifiutati di sprofondare come la Juve e la Lazio prima di loro. Loro hanno lottato fino alla fine ottenendo un pareggio che sa di amaro per gli azzurri dopo che avevano recuperato il goal splendido di Theo. Eccoli invece beffati dal rigore di KK Kessie che fa 2 a 2.
Ma c'è qualcuno che dietro le quinte orchestra i movimenti della difesa, che nel gioco aereo è insuperabile... il Leone, con la bionda criniera al vento dell'arena, un muro davanti alla porta. Ha in mano le chiavi della difesa mettendo in ombra perfino capitan Romagnoli: Simon Kjaer. Viste le sue ultime prestazioni divine, il gigante danese sembra ormai un giocatore del Milan a tutti gli effetti ma c'è qualcuno che non è ancora convinto di ciò. E chi può essere questo qualcuno se non il diavoletto calvo che non sa parlare italiano.

Gazidis decidi in fretta e soprattutto decidi bene!
Lui è il capo di tutto. È il factotum della società rossonera. Lui è il sole e tutti gli altri sono i pianeti che orbitano impotenti intorno ad esso. Questo ovviamente, nella testa del nostro caro Gazindis perché lui non è a conoscenza dell'esistenza del Diavolo Rossonero e non sa che se non farà le giuste scelte per guarirlo completamente dalla sua malattia lo fulminerà e lo spedirà all'inferno. Entro il 15 Luglio ossia dopodomani il nostro amatissimo Gazidis deve fare una scelta: riscattare o no il Leone della difesa Simon Kjaer? Sapete come è fatto Ivan: quando inizia qualcosa lo vuole portare a termine a tutti i costi per dimostrare di avere ragione. Ebbene lui ha iniziato il progetto green di soli giovani sotto i 24 anni e Kjaer purtroppo ne ha 31. Questo è l'unico nodo da sciogliere, l'unico problema per il riscatto del danese che ammonta alla cifra ultra vantaggiosa di 3.5 milioni di euro. Perfino il suo stipendio rientra nei limiti imposti da Gazinidis (2.5 milioni a stagione) quindi non vedo perché si dovrebbe tentennare tanto.
Un "vecchio" in squadra fa sempre comodo, può fare da chioccia ai più giovani come Gabbia e lo stesso Romagnoli, è un leader simile a Ibra e soprattutto è una saracinesca in difesa.
Quindi Gazidis deciditi in fretta e soprattutto decidi bene!