E così Kevin Strootman se n'è andato. In tanti su Instagram, Twitter e Facebook hanno preso di mira il presidente americano James Pallotta e il direttore sportivo spagnolo Monchi per aver ceduto un titolare della formazione allenata da Eusebio Di Francesco.
I massimi dirigenti della Lupa se ne faranno una ragione: a loro, di Strootman, interessa poco o nulla.
A Pallotta e soprattutto a Monchi stanno di più a cuore le sorti economiche della Roma.

L'olandese venne acquistato per una cifra alta ma abbastanza contenuta rispetto a quelle che girano ultimamente su calciatori iperpagati. Nel corso degli anni, il costo d'acquisto dell'ex centrocampista del Psv Eindhoven è stato ammortizzato, perciò i venti e passa milioni che i francesi dell'Olympique Marsiglia daranno al nostro presidente garantiscono una plusvalenza importante nel prossimo bilancio. 
Ricordo a chi ancora non lo sapesse che la MAGICA è quotata in borsa, perciò certe opportunità vanno colte al volo: quando si ha la possibilità di cedere a quelle cifre un ventottenne dall'ingaggio alto, bisogna procedere senza pensarci due volte. Alla Uefa osservano ogni nostra mossa, siamo spiati anche quando andiamo al gabinetto. Gli haters piangono e rimuginano sulla dipartita di Strootman fermandosi alle apparenze delle cose, non sforzandosi mai di andare oltre i loro nasi e le loro comfort zone. Dicono che senza l'olandese a centrocampo siamo scoperti: mai sentita una baggianata simile! E allora Lorenzo Lollo Pellegrini a cosa servirebbe? A scaldare la panchina? Lo abbiamo riportato a casa per fargli fare la comparsa?
Giammai! E' arrivato finalmente il momento che un vero tifoso romanista aspettava da mesi. Pellegrini, senza Strootman, giocherà molti minuti in più dell'anno scorso, con buona pace delle vedove dell'olandese volante. Ventotto presenze e tre gol: questo il magro bottino dell'ex Sassuolo nella sua seconda vita romana. Una eresia non farlo giocare. Ci sarà un motivo se la Juventus avrebbe voluto e potuto pagare la clausola rescissoria del ventiduenne, o no? 
Le malelingue affermano che ieri sera Kevin, al momento dell'addio da Trigoria per prendere l'aereo che lo porterà a Marsiglia dall'estimatore Rudi Garcia, abbia pianto come un bambino al suo ultimo giorno di campo scuola.
Vogliono farci sentire in colpa, vogliono fomentare l'odio dei tifosi contro James Pallotta e il direttore sportivo Monchi, vogliono destabilizzare la squadra: non ci riusciranno. 
I giocatori passano, la ASROMA resta. Per sempre. 
Direi che l'espressione MORS TUA, VITA MEA in questa occasione calzi a pennello. A noi romanisti dispiace che te ne sei andato, Kevin. Ma è un dispiacere che durerà il tempo di vedere finalmente Lollo titolare con la nostra amata maglietta.