Il City vince ai rigori il primo titolo stagionale, i ragazzi di Guardiola si sono aggiudicati ai calci di rigore la Carabao Cup ai danni del Chelsea guidato dal nostro connazionale Sarri.

Proprio il tecnico nostrano si giocava la conferma sulla panchina blues, una brutta sconfitta avrebbe potuto decretare il probabile esonero di cui tanto si discute in Inghilterra. La squadra però è sembrata come si dice in gergo, "con l'allenatore", disputando un ottimo match e mantenendo inviolata la porta contro uno dei più forti attacchi d'Europa. 

L'episodio che rimarrà nella storia del match riguarda proprio la porta del Chelsea, al minuto 117' Sarri si appresta a inserire il "pararigori" Caballero (che in effetti nonostante abbia lacune in tutto il resto, nei rigori è sempre stato fenomale). Quello che succede può sembrare una scena del film "L'allenatore nel pallone" o qualcosa di simil-comico. Il portiere ex Bilbao si rifiuta di uscire, l'arbitro si avvicina e inizia a discutere con il giocatore che non ha minimante intenzione di abbandonare il campo. Passano alcuni minuti e la situazione diventa sempre più surreale, Caballero che continua a fare streching a bordo campo, il quarto uomo pronto con la lavagnetta in mano e Sarri furibondo con il suo portiere. Nulla da fare, Kepa non esce e si va così dal dischetto per assegnare il titolo.

I rigori iniziano con l'errore (osceno) di Jorginho e la pressione sul portiere del Chelsea si fa sempre più grande. Kepa ha subito un occasione d'oro quando, Aguero, batte il secondo dei rigori della sua squadra, lo fa davvero male ma il portiere spagnolo, nonostante abbia intuito la direzione, non riesce a respingere il tiro dell'argentino che si insacca in rete.Il terzo tentativo del City è quello di Sanè, il tedesco calcia discretamente bene, Kepa si supera e riporta in parità la serie. Ci pensa però David Luiz a regalare il vantaggio alla squadra di Guardiola stampando il palo al termine di una rincorsa lunghissima. Sempre spiazzato nei successivi due rigori, il portiere blues non riesce a salvare sè stesso dalle critiche e soprattutto a portare a casa il suo primo trofeo con la maglia del Chelsea.

Se ci fosse stato Caballero? Probabilmente è la domanda che da ieri sera si staranno porgendo tutti i tifosi del Chelsea e anche Sarri. 

L'allenatore toscano però in conferenza stampa ha cercato di mascherare l'accaduto. Ha infatti raccontato che Kepa aveva un problema fisico e questo era il motivo per cui voleva inserire Caballero, lo spagnolo però si sentiva bene e ha dato il suo ok per continuare a giocare. Anche l'ex Bilbao ha confermato la versione del suo allenatore nel post-partita. Questo però non è bastato per mettere a tacere le critiche dei tabloid inglesi. Una storia a cui,in effetti, è davvero difficile credere, soprattutto considerando le capacità straordinarie di Willy Caballero nel neutralizzare i rigori degli avversari. La percentuale di rigori parati in carriera dal portiere argentino è infatti del 40%, una delle migliori in Europa.

I PRECEDENTI

Non è la prima volta che un calciatore rifiuta la sostituzione decisa dal suo allenatore. Paulo Henrique Ganso, 29ennne talento brasiliano mai del tutto espresso – e oggi alla Fluminense –, ai tempi del Santos non abbandonò il campo nonostante il suo numero sul tabellone del quarto uomo. Lo stesso fece Ariel Ortega in una partita del River, quando dopo l’espulsione del portiere il tecnico voleva inserire il Mono Burgos: l’ex Samp e Parma si rifiutò di uscire, ma la sua decisione fu un bene per il River, visto che segnò il decisivo gol del 4-3. Anche Cristiano Ronaldo una volta disse a Zidane di lasciarlo in campo quando, nei quarti di finale contro il Bayern della Champions 2017, l’allenatore francese voleva sostituirlo con Asensio – il Real aveva vinto 2-1 a Monaco ma era sotto 1-2 in casa. Ronaldo non uscì e fece doppietta ai supplementari (dopo che aveva segnato anche il primo gol) e i blancosa passarono il turno. Andò meno bene a Fabianski, portiere dello Swansea, che due anni fa contro il Tottenham decise di rimanere in campo dopo un infortunio nonostante l’allenatore ne avesse ordinato la sostituzione. I gallesi, avanti 1-0, presero tre gol nei minuti finali e persero la partita.

A detta del regolamento, un giocatore che rifuta la sostituzione non è obbligato ad abbandonare il campo. Detto ciò, questi comportamenti nonostante siano legittimi sono moralmente contestabili. Delegittimano l'autorità dell'allenatore e le sue capacità di gestione della partita.

Un episodio increscioso, che è un po' lo specchio del momento che sta attraversando il Chelsea e in particolare Sarri. La sensazione è proprio quella che a tratti i suoi giocatori non siano con lui, non credano nel suo gioco e nelle straordinarie capacità dimostrate in Italia.

L'avventura del tecnico italiano sembra prossima alla fine dopo soli 8 mesi, chissà se con la sostituzione Kepa-Caballero il Chelsea avrebbe potuto vincere la Carabao Cup dando una svolta alla stagione e salvando la panchina di Sarri.