La Juve pareggia a Crotone in una serata difficile e sfortunata.
La squadra di Pirlo si presenta in campo con diverse assenze e alcune scelte incomprensibili del tecnico, ma comunque con una squadra in grado di poter battere i calabresi. Che la Juve sia un cantiere aperto, un progetto in fase embrionale è abbastanza chiaro, ma ciò che i tifosi juventini devono metabolizzare in fretta, onde evitare inutili e false aspettative, è che la Juventus non è più la Juventus dei nuove scudetti consecutivi, quella Juventus non c'è più.
Questa Juve è totalmente e completamente diversa.
È una squadra giovane, inesperta a partire proprio dal l'allenatore, che deve conoscersi, che deve capirsi e che, cosa non da poco, far fare la gavetta a Pirlo, da qui non si scappa. Quando scendi in campo con Frabotta e Portanova tra i titolari ti devi rendere conto della situazione e, di conseguenza, cercare di analizzare la gara tenendo conto di tutte queste nuove dinamiche.
Ieri sera non c'era in campo la Juve dei Ronaldo, Higuain, Dybala, Pjanic, Matuidi, Sandro, ecc.... gente di grosso spessore tecnico e di personalità che solo con la loro presenza in campo mettevano pressione all'avversario, ma c'erano Portanova e Fabrotta punto. La Juve, per il momento, causa bilancio da risistemare, ha abbandonato l'idea di inseguire fuoriclasse da inserire in ogni reparto, ma ha iniziato una rivoluzione con un progetto per il futuro prossimo. Ha abbassato l'età media della squadra di molto, e il monte ingaggi, mettendo insieme una squadra che è un mix di esperienza e di gioventù, ci vuole tempo.

Per quanto riguarda Pirlo, anche in questo caso, trovo molto prematuri i missili che gli sono stati spediti addosso da tifosi e addetti ai lavori, perché se eravamo tutti d'accordo sul fatto che si trattasse di un esordiente, oggi non possiamo accusarlo di inesperienza. Pirlo prima della Juventus non aveva allenato nemmeno una squadra in una partita tra scapoli e ammogliati, gli è stata data la panchina più prestigiosa d'Italia e tra le più importanti d'Europa, è ovvio e scontato che commettera' errori, prenderà delle lezioni tattiche da altri, come è nella natura delle cose, ma chi lo ha messo su quella panchina, a meno che non sia sta un Tafazi, lo sa benissimo e quindi sarà supportato in questo percorso, e lo dovremo fare anche noi se amiamo la Juve. Lo dobbiamo fare perché non abbiamo alternative e perché ci saranno già molti altri che non aspettano altro che ogni minimo passo falso della Juventus per sfoderare i loro colpi.
Noi quest'anno non siamo i favoriti, ci sono squadre che per continuità del progetto, per campagne acquisti e per avere una guida tecnica già affermata, sono un gradino sopra di noi, e di conseguenza, serve più che mai un ambiente unito che riesca a trovare nel suo interno serenità che riesca a non farsi toccare dalle polemiche esterne e che, come detto pochi giorni fa dal nostro presidente Agnelli, trovi quelle dinamiche, quella alchemia che serve per superare i momenti difficili. Andando sullo specifico della partita di ieri sera, non c'è molto da dire, senza i migliori e con delle assolute novità la Juve ha faticato parecchio ma è stata anche un po sfortunata. Avere, in una partita, rigore contro, espulsione,  gol annullato dal var per un centimetro e un palo, non è propriamente quella che si può definire una serata fortunata. In un periodo come questo sono anche, e soprattutto, gli episodi a fare spesso la differenza. Sul rigore e sul gol annullato a Morata non c'è niente da dire, qualcosina da dire, invece, sull'espulsione di Chiesa l'avrei. Il contatto è stato sicuramente violento e doloroso, ma la postura, la coordinazione il movimento della gamba di Chiesa non mi hanno dato l'impressione di un fallo cattivo o volontario, era da giallo o arancione, secondo me, ma va bene così altrimenti avrebbe fatto compagnia al secondo giallo di Pjanic...

La Juve deve lavorare, lavorare e lavorare molto, soprattutto mentalmente dovrà trovare forza e grinta per tenere botta con i migliori, ogni partita sarà da sudare, ma l'importante è mettere basi importanti. Con tutti gli effetti a disposizione la Juve, a mio avviso, rimane sempre una squadra forte che potrebbe anche vincere lo scudetto, perché i campioni fanno sempre la differenza, e la Juventus i campioni ce li ha. Come Ibra sta facendo la differenza al Milan, i Ronaldo, Dybala ecc. la faranno da noi. Poi c'è il rebus Covid-19 a mischiare le carte, per tutti, e ogni partita può essere scombussolata, e quindi ci sono molte variabili quest'anno.

È, per noi, un anno difficile e complicato, dovremo essere bravi a serrare i ranghi, a partire dalla società fino a noi tifosi. I ragazzi e Pirlo ce la stanno mettendo tutta, e sono sicuro che comunque chi vorrà questo campionato se lo dovrà sudare contro di noi. È iniziata una nuova era, un nuovo modo di vedere e intendere la Juve, e le aspettative devono essere realistiche e oneste, non è che perché ci chiamiamo Juve i tre punti arrivano di default, quest'anno servirà un'impresa per essere i primi alla fine, ma se anche non ci riusciremo, dovremmo avere la sensazione che qualcosa di buono sta per nascere nuovamente.