Nel giorno della presentazione alla stampa come nuovo giocatore della Juventus è parso immediatamente chiaro quanto Cristiano Ronaldo desideri confermarsi vincente anche con la maglia della Juventus: egli ha dimostrato di avere l’entusiasmo di un ragazzino, l’umiltà dell’esordiente e la cattiveria agonistica di chi ha un’inesauribile fame di vittorie nonostante una carriera piena di trofei.

Dalle parole ai fatti, a Verona contro il Chievo nell’esordio ufficiale in bianconero l’asso portoghese ha messo il proprio talento al servizio della squadra offrendo una prestazione di personalità, carisma e classe. Vero, il numero sette zebrato non ha segnato però è salito agli onori delle cronache per aver mostrato quanto vario sia il suo repertorio: scatti brucianti, giochi di prestigio per eludere la marcatura avversaria, tiri dalla distanza, punizioni, assist e colpi di testa. Con rapidità, tecnica e fisicità Cristiano Ronaldo ha dato ampiezza e fluidità alla manovra della Vecchia Signora anche  e se l’intesa con i compagni va perfezionata e a Max Allegri spetta il compito di esaltare il talento del lusitano trovandogli la miglior spalla possibile. Già Chi tra Mario Mandzukic, Paulo Dybala e Moise Kean si sposa meglio con CR7? Nel calcio si parla tanto di numeri e sistemi di gioco dimenticando che sono la condizione psicologica e le caratteristiche dei singoli ad incidere non il modulo. Partendo dal presupposto che Cristiano Ronaldo ama giocare largo a sinistra, a mio giudizio volontà, personalità, tecnica, fiuto del gol e fisicità fanno di Moise Kean – pur giovanissimo – la miglior spalla per CR7 mentre per ragioni tecniche e caratteriali non penso che Mario Mandzukic e Paulo Dybala siano in grado di supportare il calciatore più forte del mondo. Sul rettangolo verde il croato si muove come un centrocampista aggiunto, ama costruire il gioco più che finalizzarlo, i suoi movimenti aprono spazi fondamentali per gli inserimenti dei compagni quindi se schierato come punta centrale perde efficacia.

Su Paulo Dybala ho riserve di natura caratteriale: se vuole sbocciare definitivamente deve assolutamente rafforzare una personalità oggi troppo fragile, mettersi in discussione e anteporre le esigenze della squadra ai propri interessi prendendo spunto da Cristiano Ronaldo altrimenti resterà un potenziale fuoriclasse, al contrario, il fenomeno portoghese vuole lasciare una traccia indelebile nella storia della Juventus e ha tutte le carte in regola per riuscirci.