Se esiste una squadra brava a complicarsi la vita, questa è la Juventus.
Dopo il pareggio di ieri sera, siamo costretti a giocarci la qualificazione negli ultimi novanta minuti rimasti. Non voglio essere pessimista, ma se disgraziatamente sbagliamo l'ultima partita, andiamo diritti in Europa League. Quello che scrivo, forse a tanti non piace, ma è la dura realtà. 

Ieri sera, credevo alla vittoria, perché sette mesi fa in quello stadio abbiamo rifilato tre gol allo stesso avversario, ma purtroppo ci dobbiamo accontentare di un punto. Sembrava quasi che le due squadre si accontentassero del pareggio, in realtà utile solo al Barcellona. 
In novanta minuti abbiamo avuto solo due sussulti, il palo degli ospiti è nei minuti di recupero del secondo tempo, il tiro velenoso di Dybala, parato dal portiere. Troppo poco. Qualcosa non gira è il tempo passa. 

Dopo il Crotone, abbiamo tre partite che ci dicono chi siamo è dove possiamo arrivare, sia in campionato che in Champions, se sbagliamo queste partite, confermiamo le parole di Allegri: "Siamo da quarto posto". Ieri due sono i dati più rilevanti di tutta la squadra: non abbiamo subito gol e anche per poco, abbiamo rivisto sprazzi di Dybala, ma ancora non basta.
Speriamo che piano piano la Juventus degli ultimi anni torni fuori.