In tutti gli ambiti del sapere umano esiste una costante: la teoria dei cicli. A partire dai cicli economici, proseguendo per quelli politici fino ad arrivare ai corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico.
E il calcio non fa differenza da questo punto di vista. Uno sport in cui si sono vissuti cicli più o meno lunghi a tutti i livelli: tecnici, tattici, riferiti a singoli allenatori e giocatori, fino a giungere ai cicli societari.
Una regola, quella dei cicli, con la quale anche una grande società come la Juventus deve inevitabilmente confrontarsi. Basti pensare ai lunghi e vittoriosi cicli di Giampiero Boniperti, e della triade Giraudo, Moggi, Bettega, così come a quello decisamente più breve e meno fortunato di Luca Cordero di Montezemolo. Periodi più o meno ricchi di vittorie e soddisfazioni ma comunque contraddistinti da un inizio e da una fine.

In questo articolo proveremo ad abbozzare alcune ipotesi valide se, al termine di questa stagione, vi dovessero essere un profondo restyling in casa Juventus. Fermo restando che tutto ciò si riferisce ad una serie di possibili scenari e non a verità assolute.
Un'ipotesi sul tavolo è che in casa Juve potrebbe essere arrivato al capolinea il ciclo della triade Andrea Agnelli-Fabio Paratici-Pavel Nedved. Un ciclo iniziato il 19 maggio 2010, quando l’allora trentacinquenne rampollo della famiglia Agnelli venne nominato Presidente della Juventus Football Club S.p.a.
Qualora al termine della stagione in corso Andrea Agnelli non dovesse più essere il Presidente della Juventus (per lui si vocifera da tempo un passaggio all’altro gioiello di famiglia, la Ferrari) l’ipotesi più suggestiva riguardo alla sua sostituzione è quella che vedrebbe il club piemontese rivolgere la propria attenzione verso un uomo di calcio. Una figura di altro profilo, in stile Giampiero Boniperti, che negli anni '70 e '80 del secolo scorso in qualità di Presidente fece la fortuna del club piemontese. I nomi più gettonati in caso di questo scenario potrebbero essere quelli di Marcello Lippi in primis, seguito a stretto giro di ruota da Fabio Capello, due grandi ex dall’illustre passato. Due profili che per esperienza, capacità e classe, paiono fatti apposta per ricoprire al meglio questo ruolo di grande importanza e prestigio.
Per quanto riguarda la Vice Presidenza in caso di addio di Pavel Nedved, un nome spendibile potrebbe essere quello di Buffon, qualora il Gigi nazionale non dovesse rinnovare il contratto da calciatore per un ulteriore anno.
Dopo la fine dell’epoca Marotta potrebbe essere giunta al capolinea anche l’avventura torinese di Fabio Paratici, stimato dirigente e proprio per questo richiesto da altri grandi club, in primis Roma e Milan. Per la su successione un nome che piace, e non poco, a Torino è quello di Giovanni Carnevali, attuale A.D del Sassuolo. Allievo di Marotta con cui ha iniziato la professione a Monza, Carnevali viene ritenuto per stile, eleganza e abilità, non solo nell’acquistare ma anche nel cedere i giocatori, un nome particolarmente caldo. Da non sottovalutare nemmeno le piste che conducono a due grandi “vecchi” del nostro calcio: Walter Sabatini e Ariedo Braida, così come da non escludere un possibile ritorno a casa di Giuseppe Marotta nel caso di una sua uscita dall’Inter di Suning.

Capitolo allenatore. Pirlo, come noto a tutti, è un uomo legato a doppio filo ad Andrea Agnelli. E’ stato infatti l’attuale Presidente a volerlo a tutti i costi sulla panchina bianconera quando si è trattato di sostituire l’esautorato Maurizio Sarri. Ecco perché il suo destino potrebbe essere strettamente legato a quello dell’attuale Presidente. Ma saranno anche i risultati della stagione ad essere decisivi per lui, dal momento che in caso di conquista di almeno un trofeo tra scudetto e coppa Italia, Pirlo avrebbe ottime probabilità di rimanere seduto anche per la prossima stagione sulla panchina bianconera. Così come la sua conferma sarebbe certa in caso di vittoria della Champions League. Qualora invece i risultati non dovessero dargli ragione, in caso di ribaltone societario potrebbe esserci un cambio anche riguardo la guida tecnica della squadra, ed in quel caso i ben informati parlano di un Max Allegri come principale nome per la panchina bianconera. Un ritorno in perfetto stile Trapattoni-Lippi per il tecnico toscano che ha lasciato in società uno straordinario ricordo di sé.

Eventuale rinnovamento che, inevitabilmente, toccherebbe anche il reparto giocatori, con due big quali Paulo Dybala e Alex Sandro non più così certi di restare a Torino. Certe anche le cessioni di atleti che hanno profondamente deluso in casa bianconera come Bernardeschi e Ramsey, così come possibile l’addio al talento mai completamente sbocciato di Adrien Rabbiot, in caso di offerta adeguata al reale valore del giocatore.