Sabato sera la partita tra Juventus e Napoli si è conclusa con un pirotecnico 4-3 a favore dei bianconeri. Tutti hanno esaltato i primi 45 minuti della squadra di Maurizio Sarri, fatti di pressing e difesa alta, passaggi di prima o di seconda. La momentanea rimonta dei partenopei è stata catalogata dai più come un calo fisico della squadra piemontese, normale nel periodo agostano.

Ma a ben guardare la partita si possono cercare e trovare altre chiavi di lettura per spiegare la rimonta subita dalla Juve ad opera dei partenopei. Ad avviso di chi scrive una delle cause che hanno portato la Juventus ad essere riacciufata nel risultato è stata l'errata gestione dei cambi della guida tecnica bianconera(Maurizio Sarri). In primo luogo rimprovero al tecnico toscano l'aver effettuato un unico cambio in mezzo al campo (Emre Can per Khedira) quando sarebbe stato necessario un ulteriore avvicendamento nella metà campo, funzionale a contrastare i centrocampisti del Napoli che hanno preso sempre più campo nella ripresa in virtù del calo fisico della compagine bianconera. Poi dulcis in fundo il cambio Higuain-Dybala. In questo caso ciò che fa rimanere perplessi non è l'entrata in campo di Dybala, ma il fatto che sia entrato per sostituire Higuain. La Joya bianconera è un giocatore dalle indubbie doti ma utilizzato da prima punta è stato evanescente dato che le sue caratteristiche tecniche sono più consone per altri ruoli, senza contare che si è ritrovato di fronte due colossi della difesa come Manolas e Koulibaly.

Altro rilievo che mi sento di fare alla compagine bianconera e quindi indirettamente a Sarri è legato all'atteggiamento tattico della squadra nel secondo tempo.
Mi spiego meglio; la Juventus ha fatto un primo tempo di altissimo livello ma nella ripresa, nonostante le avvisaglie arrivate (tiro di Mertens di poco a lato e conclusione rasoterra di Zielisky da ottima posizione, ben neutralizzata da Szcesny) e il calo fisico palese ha continuato ad avere lo stesso atteggiamento tattico del primo tempo, lasciando al Napoli grandissimi spazi.
La domanda che allora mi pongo è: non sarebbe stato meglio assumere un atteggiamento più difensivo per proteggere il bottino conquistato (3 goal) e puntare a colpire il Napoli in contropiede con gli ispirati Douglas Costa e Ronaldo piuttosto che rischiare inutilmente intestardendosi a voler cercare per forza il quarto goal? Molti sicuramente mi risponderebbero che Sarri non contempla per le proprie squadre una mentalità difensiva. Ma l'obiezione a tale risposta è se tale filosofia sia la migliore per ottenere i risultati che la Juve si è prefissata, ossia vincere tutto, Champions League, Campionato; Coppa Italia. Ad avviso di chi scrive no, assolutamente no!. 

Una grande squadra deve saper imporre il proprio gioco per vincere e in questo caso la ricetta Sarri la conosce bene e ne abbiamo  avuta una palese e straordinaria conferma Sabato sera. Ma a tale mentalità deve fare da contraltare una mentalità operaia, ossia una predispozione della squadra a saper sporcarsi le mani, fare una partita impopolare, in altre parole difensivista. Naturalmente quando il caso lo richiede (vedasi secondo tempo di Sabato).
Se Sarri riuscirà ad inculcare alla squadra, oltre che la mentalità offensiva di sacchiana memoria fatta di pressing e difesa alta, una mentalità operaia di trapattoniana memoria, la Juventus avrà la possibilità di centrare il famoso Triplete, altrimenti, e non voglio sembrare troppo pessimista, si rischia di non portare a casa neanche il titolo nazionale, magari a favore dell'odiata Inter dell'ex Antonio Conte.Quest'ultimo, tra l'altro, maestro nel saper inculcare alla propria squadra una mentalità sia offensiva sia operaia.

Se la Juve e quindi Sarri volteranno pagina rispetto a quanto visto nel secondo tempo contro il Napoli, togliendosi quell'odioso atteggiamento borghese del non voler sporcarsi le mani per difendere un risultato o per cercare di vincere, quando inevitabilmente la forma fisica sarà in calo in alcune partite stagionali e il cosidetto sarriball sarà impraticabile ci toglieremo tante soddisfazioni. Altrimenti sarà dura, molto dura!.

Tra il bianco (atteggiamento offensivo) e il nero (atteggiamento difensivista) Sarri dovrà scegliere ciò che è meglio, ossia il Bianco e Nero!.