Aspettate, non smettete di leggere così frettolosamente, e dai su, due minuti e vi spiego tutto.
Il Maestro bianconero non ha dato di matto, ci mancherebbe, ma ha spiegato nella sua tesi presentata a Coverciano di come intende il calcio e di come vuol far giocare la sua squadra.

I freddi numeri dicono questo: il neo tecnico bianconero vuole una Juventus che in fase di possesso giochi con 3-2-5 o 2-3-5 una squadra aggressiva che recuperi palla in fretta e che difenda alta, isolando sul lato debole fino a due giocatori avversari, anche il portiere deve essere bravo con i piedi ad impostare per dare supporto alla difesa. Gli esterni devono attaccare con poca curanza della fase difensiva. Grande ricerca degli inserimenti e della verticalità. Tutti questi numeri hanno attirato su di sé l'ironia dei social, che hanno paragonato l'idea di calcio di Pirlo al 5-5-5- di Oronzo Canà con la sua Longobarda.

Per questo motivo Pirlo preme sulla ricerca di un 9 di peso, e Dzeko è perfetto per il gioco dell'ex 21 di Milan e Juve, un attaccante di peso abile a condurre la squadra verso l'area avversaria accorciando e direzionando il pressing offensivo.

La squadra bianconera sta assumendo un’identità sempre più europea con una marcata identità di gioco, poi certo... il campo sarà sovrano e detterà le scelte dell'allenatore bianconero oltre che confermare o meno la bontà delle idee di gioco di Pirlo.