Per i tifosi juventini, la sconfitta patita dalla Vecchia Signora contro l’Atletico Madrid, al “Wanda Metropolitano”, brucia come sale in una ferita aperta.
In molti “gettano la croce” su Cristiano Ronaldo. In realtà, la vittima di questa situazione è proprio il portoghese. Il passivo di 2 reti a zero subito dai bianconeri in Spagna può essere rimendiato anche se pare difficile che la Vecchia Signora vista nell'ultimo periodo sia in grado di farlo. Per riuscirvi occorre seguire l'esempio fornito proprio dal fenomeno di Madeira.

Al fine di sgomberare subito il campo da ogni equivoco: attualmente CR7 è un assoluto campione e uno dei giocatori più forti della storia. Punto. Nella notte di Madrid non è lui che ha deluso la Juve, ma il contrario. Più volte il portoghese, anche tramite palese gestualità, ha invitato i compagni a essere più impavidi. Il messaggio non è stato recepito. Ronaldo è stato l’unico bianconero a mostrare la personalità necessaria per affrontare questo genere di sfide. La gara disputata da Cristiano merita assolutamente la sufficienza in pagella. Le rare occasioni create dalla squadra di Allegri sono dovute anche a sue giocate: dalla punizione che ha calciato a inizio gara, alla chance donata a Bernardeschi nel finale. Quando il talento di Madeira conquistava il possesso della sfera, proponeva subito degli strappi sconosciuti ai compagni, che questi difficilmente accompagnavano.

Una squadra di calcio è composta da 11 giocatori e non si può pensare che sia sempre il singolo a fare la differenza. Ronaldo ha bisogno di essere appoggiato anche in Champions League. Detto di qualche problema palesato dalla mediana juventina, per il resto Allegri ha a disposizione le armi per evitare situazioni come quella del “Wanda Metropolitano”. Deve sfruttarle meglio e fare in modo che Cristiano possa essere supportato nella maniera adeguata.
Ammessa la disabitudine a giocare sfide ad alta intensità contro avversarie di livello stellare, è necessario che la Vecchia Signora segua le orme del suo campione dal punto di vista del coraggio e della personalità. Nella massima competizione per club, troppo spesso deve essere sul punto di affondare per sciogliersi e levarsi di dosso una paura che l’attanaglia. E’ capitato pure nelle trascorse stagioni contro Bayern Monaco (2015-2016), Tottenham (2017-2018) e Real Madrid (2017-2018). Deve provare a disputare le gare a eliminazione diretta di Champions League con la medesima sfrontatezza con cui affronta i big match della serie A. Questo sarebbe già un passo nella direzione corretta.

E’ vero, uscire dalla Champions League sarebbe deleterio per la squadra e per i suoi tifosi, ma la società Juventus è in grado di porre la compagine nelle condizioni di riprovarci già nella prossima stagione. Il problema è deludere certi campioni. Cristiano Ronaldo ha voluto fortemente questa avventura ed è stato un onore sia per la Vecchia Signora che per il calcio italiano. E’ necessario riuscire a convincere anche altri talenti a effettuare la stessa scelta.

La strada intrapresa ieri non è certo la migliore. E’ stato assai triste assistere a CR7 sconsolato tra l’assordante rumore dei fischi del “Wanda Metropolitano”. Questa immagine deve entrare nella testa dei compagni di squadra e potrà essere utile sia per il futuro lontano che per quello prossimo: la sfida di ritorno.