Il Milan ha perso per gli errori di Musacchio e (sopratutto) di Calabria, che ha regalato ad una delle Juve peggiori della stagione una vittoria che solo 45 minuti prima sarebbe stata impossibile.
Ma come tutti abbiamo potuto vedere, oltre ai due difensori rossoneri, la palma di peggiore in campo l'ha conquista l'arbitro Fabbri; unico a non vedere un rigore solare, nonostante il Var.
Var nemmeno interpellato nel secondo tempo quando Mandzukic rifila un bel calcio a Romagnoli nella propria area di rigore.

Siccome non è la prima volta che succede, contro i bianconeri, e siccome non credo che per quanto forte, la Juve da sola regga l'intero movimento calcistico italiano, sarebbe opportuno approfondire seriamente la questione.
Vedremo.
Nel frattempo sono già scese in campo le truppe cammellate pro Juventus.
Azzeccagarbugli che spacciano per veri, fatti mai accaduti. C'è chi sostiene di aver visto un gol annullato a Kean. Peccato che lo stessi segni quando l'arbitro ha già fischiato l'interruzione del gioco, dunque non si parla di gol annullato, ma di gioco fermo.
C'è chi sostiene che Musacchio, già ammonito per fallo da rigore su Dybala, andasse espulso per essersi allacciato con Mandzukic. Ma anche qui è sufficiente riascoltare la telecronaca (sì la stessa secondo la cui non era rigore il fallo di mano di Alex Sandro!) per capire che entrambi si trattengono e alla fine il fallo lo fa proprio il croato.

Ma il peggio di tutti lo scrive chi sostiene che siccome la Juve ha più punti e dunque è più forte, alla fine va bene così. Come se in caso di incidente, avesse sempre ragione chi ha la macchina più costosa.
Il guaio è che a sponsorizzare quest'ultima tesi non sono personaggi da bar sport, ma quotati addetti ai lavori.
Un retropensiero becero, dove alla fine il più forte deve vincere e che invece fa solo danni. Il campionato mediocre, non attira investitori, non arrivano campioni, il prodotto si svaluta e alla fine perdiamo tutti. Compresi i bianconeri.