Domenica sera c'è Juve-Inter. Una partita come le altre, se tifi Frosinone o Pescara. Tutt'altro che una partita come le altre, se tifi Juve o Inter. Da tifoso Juventino, le sfide che preferisco sono sempre state quelle col Milan e col Real Madrid. Ignoro il perché, ma il fascino che esercitano su di me queste partite è superiore alle altre. Tuttavia dentro Juventus-Inter c'è qualcosa che nelle altre partite non c'è. O meglio, c'è dentro tutto. Rivalità sportiva, filosofie opposte di gestione societaria, spesso è stata una sorta di italia-Resto del Mondo, con una Juve zeppa di giocatori italiani e un'Inter tutta straniera. E' stata Zidane contro Ronaldo, Del Piero contro Zanetti, Facchetti contro Scirea (per poco), anche Iuliano contro Ronaldo (battuta gratuita, non me ne vogliate), Torino contro Milano. Purtroppo da qualche anno la rivalità si è trasformata in astio, rabbia, odio reciproco. Premesso che per indole sono poco capace di odiare, ammetto che nello sport proprio non ci riesco, nemmeno sforzandomi. A me piace lo sport che per definizione non prevede odio. Ieri era il compleanno di Batistuta, uno dei miei giocatori preferiti. Mi sono sentito dire da "colleghi" juventini che Batigol era un giocatore di m...a, solo perché ha giocato nella Fiorentina. Ragionamenti inconcepibili. La mia speranza è che Juve-Inter torni ad essere una partita di calcio, con una sana rivalità e senza odio. Spero che i tifosi non facciano cavolate sugli spalti, tifando per la propria squadra e non contro l'altra. Spero che gli Juventini lascino in pace Facchetti e che gli interisti facciano altrettanto con Scirea o con le vittime dell'Heysel. Spero in una bella partita. Beh, spero anche che vinca la Juve, ma questo è un altro discorso. Semi citando il miglior giornalista sportivo degli ultimi anni, Maurizio Mosca, uomo capace di capire che prendersi troppo sul serio serve assai poco, soprattutto se parli di pallone, buona partita a tutti. W il calcio!