È tempo di Inter-Juventus, e come sempre si sprecano gli amarcord, i ricorsi storici e quel '98 che ancora brucia per gli interisti. Nonostante la storia del calcio da quel momento in poi abbia consegnato agli appassionati altri cento episodi uguali o simili al fatto Ronaldo-Iuliano e tutti interpretati allo stesso modo in tutta Europa, senza tutto quel veleno, quella data rimarrà per sempre un punto fermo in casa Inter.
Ma ci sono state altre situazioni particolari tra le due squadre?
Beh sicuramente ogni sfida tra i due club porta con sé delle scorie perché siamo oramai arrivati al punto che pur di giustificare una sconfitta ci si attacca ad un fallo laterale o a centrocampo, non più a rigori o gol annullati.

Ma c'è una partita di cui nessuno parla, eppure è una partita che ha avuto un epilogo molto strano. Sto parlando di Juventus-Inter 1983, era il primo maggio e al comunale di Torino andò in scena forse il più bel derby d'Italia di sempre. Nella stagione del trionfo della Roma di Liedohlm, Inter e Juventus erano in lotta per il secondo posto, con la Juventus che da lì a poco avrebbe disputato la finale di coppa Campioni ad Atene contro l'Amburgo, purtroppo poi persa.
La partita, purtroppo ha un pessimo inizio, nel senso che un gruppo di idioti tifosi bianconeri accolgono l'arrivo del pullman dell'Inter con il lancio di sassi, un paio di questi rompono i finestrini e feriscono Giampiero Marini e anche Oriali. Il primo finisce all'ospedale per accertamenti il secondo in modo lieve. Poco prima dell'inizio della partita arriva il referto medico che tranquillizza tutti, ma comunque Rino Marchesi non potrà schierare il giocatore, mentre Oriali scenderà regolarmente in campo.
La partita inizia, da una parte la Juve di Boniek Bettega e Platini, oltre agli altri, dall'altra, l'Inter di Altobelli, Muller e Oriali. L'Inter è determinata a dare battaglia, al trentasettesimo del primo tempo siamo già due a zero per l'Inter grazie ai gol di spillo Altobelli e Lele Oriali. La Juve all'ultimo minuto del primo tempo accorcia le distanze grazie ad uno scambio Platini, Boniek, Platini che insacca Bordon in diagonale. Finisce il primo tempo sul due a uno per i nerazzurri.
La ripresa riparte e il pubblico bianconero si aspetta una Juventus arrembante pronta al pareggio, ma resterà deluso perché già dopo pochi minuti della ripresa, Beccalossi trova con un perfetto assist Muller che insacca alle spalle di Zoff.
Tre a uno, palla al centro.
La Juve non si arrende ed inizia un vero e forcing e il protagonista diventa il portiere nerazzurro Bordon che esegue almeno tre interventi prodigiosi e tiene l'inter a distanza di sicurezza. Però poi da un cross proveniente da destra, Le Roi stacca di testa, anticipa Bagni e insacca per il due a tre. A dieci minuti dal termine del match, dagli sviluppi di un corner si accende una mischia in area di rigore e Bettega insacca per il pareggio.
L'inter, che sente di aver sprecato un'occasione ci riprova, ma nonostante la Juve fosse in dieci per l'espulsione di Bettega, la sfida termina in pareggio.

Una gara bellissima, sei gol e altre occasioni da una parte e dall'altra. Da molti definita la più bella.
Da lì a poco la giustizia sportiva decise di dare la vittoria per due a zero a tavolino all'Inter, a causa degli incidenti avvenuti prima della partita. Peccato, perché se anche questa decisione nulla cambiò nella classifica finale delle due squadre, sarebbe stato meglio ricordarla per quello che le squadre hanno fatto sul campo da calcio.