La Juventus in questa stagione compie 125 anni in novembre, di cui tante gioie, tanti dolori e anni bui.
Ma se in 125 anni il suo palmares recita ben 72 trofei tra Italia ed Europa, non contando quei due scudetti 2005 e 2006 revocati da Calciopoli, che però noi tifosi e la società contiamo sempre al di fuori di ogni legge. Quindi 36 Scudetti, 14 Coppe Italia, 9 Supercoppe Italia, 2 Intercontinentali, 2 Coppe Campioni/Champions League, 1 Coppa Delle Coppe, 1 Coppa UEFA, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppa Intertoto UEFA, 1 Coppa delle Alpi, 1 Campionato di Serie B. Quindi calcolando 124 e 72 trofei, la Juventus avrebbe perso soltanto 52 anni complessivi i trofei tra Italia ed Europa, quindi unendo le competizioni che ha perso nel corso della sua storia.

Oggi però non parleremo delle vittorie che ha avuto la Juventus, ma dei giocatori che sono arrivati in bianconero e che non hanno lasciato un buon segno, che hanno fatto scoppiare i tifosi e che fin quando non se ne sono andati hanno portato soltanto bestemmie e malumori a tutti i tifosi bianconeri. Essendo crescito negli anni '80, vi porterò la mia Top 10 dei giocatori peggiori, a mio avviso, che la Juventus ha acquistato negli ultimi 32 anni, partendo dal meno pesante al peggiore in assoluto, contando che hanno vestito per più di una stagione la maglia della Juventus, anche se in alcune circostanze era d'obbligo per l'aspettativa che si aveva ai tempi.

10. Fabio Grosso
Campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale italiana, esecutore dell'ultimo tiro che ci decretò vincitori, nel 2009 nell'ultimo giorno di mercato la Juventus lo strappa ai francesi dell'Olympique Lione per 2 milioni di Euro a 31 anni. Nella prima stagione, con Ciro Ferrara allenatore, gioca 36 partite tra campionato e Coppe Europee, e segna anche due reti, ma di quel campione ne è rimasta soltanto l'ombra, anche perchè è più per penuria di alternative che altro. Tanto che nel 2010 con l'arrivo di Luigi Delneri viene messo fuori rosa, ma come al solito un mercato sbagliato e una caterva di infortuni lo riportano in Settembre ad essere reintegrato, ma poi di nuovo fuori dagli schemi per il rientro dei titolari, chidendo con 21 presenze totali. L'arrivo di Antonio Conte lo porta a non essere più considerato, tanto che a fine stagione 2011-2012 si ritira dal calcio. Beh che dire? Se fosse stato il Grosso del 2006 avrebbe avuto le porte più che spalancate, ma quello arrivato in quel 2009 era davvero inguradabile, e come quel detto "Ce la mette tutta, ma non ce la fa". Tre anni che ricordo, ma che si cancella se penso ai grandi che hanno cavalcato le fasce bianconere.

9. Marcelo Salas
Divenuto uno dei migliori attaccanti nella stagione 1999-2000 con la vittoria dello scudetto della Lazio, l'attaccante cileno si trasferisce alla Juventus con la cifra record di 55 miliardi di Lire compreso Darko Kovacevic. Quella Juventus era piena zeppa di grandi campioni, e davanti poteva contare Del Piero, il giovane Trezeguet e proprio Marcelo Salas, cosa che non tutti si potevano permettere. Alla Juventus, ricordo vivido ogni volta che ci penso, è rimasto storico il rigore del derby contro il Torino, dove la Juventus si fa rimontare uno 0-3 a 3-3 e proprio Salas, con un Maspero che scava il dischetto, si mangia la vittoria su calcio di rigore. Per il resto del 'Matador' cileno nessuno si ricorda se non per i soldi spesi e i rimpianti della famiglia Agnelli per tale spesa. In 2 stagioni colleziona 18 presenze e 2 reti, tanto che Lippi nel frattempo gli aveva preferito a spada tratta David Trezeguet, e tutti i tifosi bianconeri ringraziarono il cielo, me compreso. Ha continuato poi a fare danni in tutta Europa;  Manchester United, Chelsea, Liverpool, Barcellona, AC Milan, incluso lo Sporting Lisbona, in cambio del passaggio di un giovane Cristiano Ronaldo. Dimenticato in men che non si dica.

8. Rubèn Oliveira
Soprannominato 'El Pollo' arrivato e subito accostato allo 'Zidane' uruguaiano. Forse al Danubio di Montevideo, ultima squadra prima di arrivare alla Juventus nellestate 2002, questo gli ha portato quei spiccioli che nessuno gli avrebbe girato. Si diceva avesse una tecnica pari al francese, anzi addirittura maggiore contando la sua giovanissima età, 19 anni. Poi lo si vede in campo....Per noi giovani del tempo ci portava a sperare un nuovo fenomeno, in quei tempi il sudamerica sfornava talenti a gogò, ma non era nel nostro caso. Prima stagione 3 presenze, dove ci accorgemmo tutti che aveva le ginocchia molto verso l'interno, con la paura che da un momento all'altro si chiudesse stile capanna del campeggio. Forse troppo giovane, quindi girarlo in prestito gli avrebbe dato più forza nelle gambe, ma l'Atletico Madrid, che forse vede qualcosa di più di Marcello Lippi, ma poi accorge e lo rispedisce a Torino dopo 2 presenze. Poi dopo ancora un prestito alla Sampdoria dove gioca 20 partite torna di nuovo alla Juve nella stagione 2007-2008, ma anche in questo caso si conta una sola presenza. Poi gira in prestito; Penarol, Genoa, Penarol per poi svincolarsi nel 2010 e accordarsi con il Lecce. Qualcuno lo ricorda? Sì solo per le aspettative di vedere il nuovo 'Zidane' alla Juve...

7. Aaroon Ramsey
E' il 2019, e la Juventus si tuffa sul ventinovenne costo zero gallese, che nell'Arsenal è un autentico baluardo nonchè fuoriclasse da oltre 250 gare tra Premier e coppe Europee, piazzando, almeno così si pensava, un colpaccio stile Patrick Viera, anche se poi il ruolo è ben altro. La Juventus gli garantisce un contratto da quattro anni a 7 milioni di Euro a stagione per strapparlo alla concorrenza. Ramsey però arriva infortunato, e si deve attendere addirittura la metà di Settembre 2019 per vederlo per la prima volta in campo, quindi saltando tutta la preparazione estiva. Segna in Champions League e diviene il primo britannico nella storia bianconera a fare tale impresa, segnando anche un gol decisivo nella sfida in campionato contro l'Inter che alla fine lo vedrà alzare il primo scudetto italiano. Ma se le aspettative erano frenate dal vecchio infortunio nella stagione 2019-2020, tutti si aspettano un giocatore al 100% nella stagione seguente, ecco...si aspettavano è proprio la parola giusta. Il gallese entra in una serie di risentimenti muscolari; infortunio e rinetro, risentimento, stop, rientro e via dicendo, però alla fine conta 35 presenze totali in stagione. La Juventus tenta invana a fine stagione di metterlo sul mercato, ma il giocatore si ostina a rifiutare ogni destinazione, anche perchè nessun grande clun è disposto a garantirgli 7 milioni di Euro a stagione, e chi glie li propone non è all'altezza di un top club, tanto vale far valere il diritto del'accordo con la Juve. La stagione 2020-2021 è ancora peggiore della precedente, ma Allegri tenta invano di farlo giocare, ma con 5 presenze in tre mesi è davvero difficile credere in lui, è rispedito sul mercato in gennaio 2022, e alla fine accetta, ed era ora, l'offerta in prestito agli scozzesi dei Glasgow Rangers, ma come sempre non accetta un ingaggio inferiore a quello che deve percepire, che porta la Juventus a dover partecipare alla metà per gli ultimi sei mesi. A fine stagione si libererà, anzi ci libereremo di uno dei giocatori più dispendiosi che in quattro anni ha preso ben 25,5 milioni di Euro per sole 49 presenze e 5 reti in bianconero, e che nessuno ricorderà per le sue gesta in campo con indosso la maglia della Juve.

6. Juan Esnaider
Nel 1999 la Juventus deve sostituire il gravissimo infortunio occorso ad Alessandro Del Piero, e quindi pesca in Spagna, il giocatore che non l'avrebbe dovuto far rimpiangere. Per 12 miliardi dall'Espanyol arriva il 'funambolico' Esnaider. Si dice sia 'matto come un cavallo', uno che ricorda il grandissimo Omar Sivori, che nei suoi piedi abbia la classe dei migliori giocatori della storia argentina. Arriva in Italia con la sua numerosa famiglia; a soli 27 anni è già padre di 4 figli! E quello che resta più nella mente dei tifosi della Juventus, perchè in campo è un vero e proprio...PIPPONE...addirittura non solo gioca soltanto 16 presenze, ma non segna nemmeno un gol in Serie A, andando a segno soltanto in due occasioni, una in Coppa Italia e una in Coppa UEFA. Di lui poi si perdono le tracce, anche se ancora si trovava nella Juventus...in panchina....Grazie a Dio, Del Piero si riprese in tempi rapidi, altrimenti avremmo ancora avuto questo cannoniere tra i piedi...E pensare che fù lanciato dal Real Madrid nel grande calcio....

5. Tiago
La Juventus torna dagli inferi della Serie B, e dopo aver trovato una caterva di rifiuti da molti giocatori di livello, raggiunge l'accordo con l'Olypique Lione per 14 milioni di Euro e nella stagione 2007-2008 avràa sua disposizione il centrocampista portoghese. Un centrocampista tecnico e molto bravo anche sotto porta. L'arrivo alla Juventus sotto la guida di Claudio Ranieri però si rivela fin da subito un autentico bluff e spesso si siede in panchina ai danni di Cristiano Zanetti. La prima stagione è davvero da valutare di basso livello anche se colleziona 23 presenze, per la maggiore partendo dalla panchina. Nella stagione successiva le apsettative sono ben oltre le 22 presenze totali, sembra che Tiago non sia adatto per il calcio italiano, ma Ciro Ferrara nella stagione 2009-2010 tenta la carta mediana, ruolo che gli si addice di più, ma anche in questo caso sembra un giocatore arivato a fine corsa in casacca bianconera, fa la riserva fissa, e dal 3 novembre 2009 non scende più in campo. Cosi in Gennaio 2010 viene ceduto all'Atletico Madrid per un prestito e riscatto da 8 milioni di Euro a fine stagione. Tiago poi diveterà un fenomeno, anzi lo era, ma ha passato o sprecato ben tre anni nella Juve che non riuscì a trovargli la collocazione, non per questo può essere tolto dai bidoni juventini, anche perchè un giocatore importante si adatta sempre al ruolo che gli da il tecnico.

4. Felipe Melo
Il 15 Luglio del 2009 la Juventus fa un colpo importante, strappa alla Fiorentina per 25 milioni di Euro, il centrocampista brasiliano, dopo una super stagione in viola. Quel centrocampista che andrà a sostituire in tutto e per tutto quel Tiago passato all'Atletico Madrid in Gennaio. E' un giocatore fortissimo nel recuperare il pallone, e impostare il gioco, almeno così nelle prime battute in bianconero. La prima segna subito una rete, contro la Roma, e i tifosi sono pronti ad eleggerlo nuovo idolo, sembra quel Davids dei tempi passati per l'agonismo che ci mette, però i tifosi vogliono di più da un giocatore costato unocchi della testa, e poco dopo comincia anche ad essere bersagliato dalla critica giornalistica, il calderone non si ferma nemmeno quando fa una buona prestazione. Con Ciro Ferrara in panchina gioca sempre, con Delneri la stagione seguente anche 38 presenze, ma non dimostra di essere quel centrocampista che tutti si aspettavano, e anche la dirigenza alla fine si decide a spedirlo via da Torino e lo cede prima in prestito al Galatasaray, che però non è interessata a mettere la stessa cifra spesa dalla Juventus e a fine stagione la Juve per disperazione accetta i 3,5 milioni del club turco. Cosa dire? A me Felipe Melo piaceva in campo, era uno che poteva davvero fare bene alla Juve, ma poi una volta capito che era una mezza mela marcia e soprattutto una spesa esilarante, che dopo due stagioni viene ceduto per una cifra irrisoria....meglio che sia andato e che Conte non ci abbia pensato minimamente a riportarlo alla Juve.

3. Edwin Van Der Sar
E' la fine di un ciclo con Angelo Peruzzi, portierone che ha difeso la porta juventina per quasi tutti gli anni 90, e c'è bisogno di trovare un sostituto all'altezza, così dall'Olanda si punta fortissimo su un giovane e fortissimo portiere spillungone ma che para di tutto e di più. La Juventus investe 17 miliardi di Lire nel 1999, primo portiere straniero della storia della Juventus, e gli olandesi a Torino non hanno mai fatto male, quindi su consiglio di Edgard Davids, il portiere sceglie la destinazione bianconera. Nella prima stagione sotto l'occhio attento di Marcello Lippi, fa una stagione non proprio eccellente, ma può rientrare nella tipica frase "Deve ambientarsi". Ma la stagione seguente, entra nella top horror con delle presatazioni inguardabili, papere assurde, e uscite avventate fuori area. Nessuno accetta di vederlo ancora in bianconero, da autentico fenomeno tra Ajax e Nazionale olandese, ad autentico bidone in bianconero, poi viene ceduto al Fulham e ritorna un fenomeno, tanto che da quel momento riprende a vincere tutto il possibile con i club che in trofei personali. Che sia arrivato in un momento sbagliato? Certamente, ma un portiere sa sempre come superare le difficoltà, e forse lui l'ha capito prima che la carriera gli chiudesse i battenti ad alti livelli. 

2. Daniele Rugani
La Juventus apre ai giovani prospetti e da Empoli arriva il difensore toscano nel 2015 per 7,5 milioni di Euro pagato in due rate. Viene spostato prima nella Primavera di Baroni, e poi rispedito in prestito all'Empoli di Maurizio Sarri che lo vuole vedere anche in Serie A al finaco di Tonelli. Va molto bene anche la sua stagione in A in maglia Empoli, così che a fine stagione la Juve lo riporta a casa e lo mette in prima squadra. Davanti a lui c'è la BBC; Barzagli, Bonucci, Chiellini, quindi si capisce fin da subito che lo spazio sarà ridottissimo, ma Allegri lo vuole tenere in rosa e chiede alla società di rifiutare eventuali prestiti. Così prende spesso il posto dei titolarissimi, quando qualcuno di questi sia infortunato oppure quando nella Coppa Italia si fa il turnover per dare spazio a chi gioca meno, a fine stagione 21 presenze per lui, esordendo alla prima in Champions Legaue a girone contro il Siviglia. In casa Juve però si vedono parechie lagune del giovane, e si pensa a quel Domenico Criscito di inizio carriera, tanto da vedergli fare anche cose che mettono sul chi va là tutti, meno che l'allenatore Allegri, convinto di puntarci sopra. Infatti ha più spazio, e gioca spesso anche ai continui infortuni di Barzagli, ma nel contesto si vede che è troppo leggero come difensore e spesso non se la sente di fare passaggi se non al più vicino compagno di squadra. Deve attendere il 2017-2018 per avere più spazio con l'addio di Bonucci ceduto al Milan. Gioca, ma le lacune si vedono eccome, e non basta qualche buona prestazione per far star tranquilli i tifosi, che tremano quando ha la palla al piede per le sue incertezze. Ritorna Bonucci e ritorna a fare panchina. La Juve lo cede, dopo che arriva l'olandese De Ligt che gli chiudere tutto lo spazio e va al Rennes, non prima di rinnovare a 3 milioni di Euro il contratto fino al 2025....Al Rennes non gioca, solo due presenze, poi a Gennaio 2022 al Cagliari 16 presenze, ma nessuno e disposto a corrispondergli 3 milioni di Euro a stagione, quindi torna alla Juve a fine stagione. Beh, cosa dire? Non mi è mai piaciuto come difensore, più è cresciuto è più ho capito che dal suo arrivo ad oggi sembra sempre lo stesso giocatore che ha paura dell'avversario, e che continua a giocare palle facili, i trofei che ha vito? E che li ha vinti lui? Dai, davvero l'investimento più sbagliato della storia bianconera. Da capire in fine come sia possibile dare 3 milioni di Euro ad un giocatore che conta 112 presenze in 8 anni....Lasciamo stare...

1. Paolo De Ceglie  
Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, arriva in prima squadra in pianta stabile nella stagione 2006-2007, quando la Juve è in Serie B. Si dice sia un prospetto dalle spiccate qualità offensive, anche se si tratta di un terzino, sale la stessa stagione in cui si affaccia al grande calcio Claudio Marchisio. Troppo giovane viene spedito al Siena a farsi le ossa, e sembra andare molto bene, tanto che torna alla Juve nella stagione del ritorno in A. Torna alla Juventus di Claudio Ranieri che crede nei giovani e lo fa giocare, ben 26 presenze in tutte le competizioni. Nelle Juventus 2006-2007 fino alle 2009-2010 la situazione è davvero deficitaria, tanto che trova parecchio spazio, ma si vede che non è un giocatore di livello, anzi è più una toppetta nella speranza che si trovi un terzino importante. Poi arriva Delneri che porta Milos Krasic e Armand Traorè, scarsi entrambe ma che riducono lo spazio al terzino di Aosta, e questo fa capire parecchie cose, sul quanto fosse considerato, 14 presenze. Poi arriva Antonio Conte, e sia benedetto il cielo, che non lo fa giocare, se non in una sporadica partita di campionato. Da quel momento il campo diventa sempre più raro per il terzino, tanto chei tifosi non capiscono come possa restare alla Juve anche non giocando, forse la pagnotta è ben ricca e nessuno è disposto a dargliela per stare comodamente seduto in panchina? Ecco che arriva finalmente il 2014, quando la Juve comincia a girarlo in prestito; Genoa prima, Parma poi. Però c'è un cotratto da rispettare, e si, perchè se non è adatto alla Juve, in società c'è il presidente che glie l'ha addirittura rinnovato sto benedetto contratto...Quindi la scadenza è spostata al 2016, nella Juve non gioca se non due partite. Poi se ne va in prestito all'Olympique Marsiglia nell'operazione Mario Lemina, ma anche i francesi non hanno l'anello al naso e a fine stagione lo rispediscono al mittente. Poi accade qualcosa, forse la manna dal cielo colpisce in pieno capo Andrea Agnelli, il colpevole, e i suoi collaboratori Marotta e Parati, tanto che mettono sul mercato a titolo definitivo il giocatore, che guarda un pò rifiuta ogni destinazione, e penso gli avrà detto "Con un ingaggio così, chi è sto scemo che se ne va per molto meno?", e così il 'monociglio' s'indispettisce e lo mette fuori rosa; Cosa!!! In quel momento la platea esplode in un "Era Ora!". L'Ashton Kutcher nostrano capisce che non è aria, ma gli viene concesso di partecipare agli allenamenti. Così arriva il 2016,e una festa in stile Miami Beach saluta il giocatore più scarso nella storia della Juventus, al quale non solo è stato data una possibilità di giocare con Juventus, quando molti ragazzi molto più forti di lui non ce l'hanno fatto, forse qualche conoscenza in società della famiglia altrimenti non si spiega, ma addirittura fa lo sbruffone con la società che lo ha lanciato e si rifiuta di andare via ma preferisce fare la muffa in panchina pur di spillare fino all'ultimo centesimo, che giocare a calcio motivo di passione. Scarso e raccomandato!

Questi è la mia Top 10 dei giocatori più scarsi che ho vissuto e che ricordo come i più scarsi nelle mie Juventus.
Ripeto, non ho inserito i vari Sorin, Bachini, Athirson ecc. perchè hanno giocato soltanto un anno e ci si ricorda davvero poco, tanto che nemmeno me li ricordo di averli visti con indosso la maglia della Juve.