La scorsa estate la Juventus ha confezionato una delle più clamorose operazioni di mercato della storia: l’acquisto di CR7. Un’operazione che per molti sembrerebbe essere del tutto normale, ma che in realtà sancisce definitivamente la consacrazione della Juventus a livello europeo.

Una consacrazione sciupata da un progetto tecnico scadente e basato su una mentalità conservatrice, una mentalità improduttiva, ed è per questo che la Juventus necessita di un’ultima grande rivoluzione (con svecchiamento annesso).

La prima pietra della rivoluzione prevede un cambio di allenatore, Allegri ha fatto molto per la Juventus, ma non ha mai convinto del tutto ed è giusto che divorzi con la Juventus.
Sono troppi anni che “la vecchia signora” non esprime un calcio dinamico e convincente, è il momento di trasferire sul campo il potenziale inespresso che è saltato fuori nelle gare contro Bayern, Atletico e Real (gare accomunate dal pesante passivo della gara d’andata da recuperare). PREMETTO CHE QUESTA PARTE RICHIEDERA’ MOLTE RIGHE E SPIEGAZIONI, PER CHI NON E’ AMANTE DI TATTICA (parliamo di una leggera infarinatura per capire gli allenatori) E’ POSSIBILE PASSARE DIRETTAMENTE ALLA PARTE RELATIVA AL MERCATO E ALLA ROSA.

Il degno successore di Allegri deve avere tre caratteristiche principali: 1) Avere un gioco (con buona tattica di base annessa) 2) Avere un forte carattere 3) Esperienza europea 4) Prediligere un modulo non molto diverso da quello attuale della Juventus.

Mentre i primi tre punti sono abbastanza intuitivi, il perché del quarto merita delle considerazioni semplificate da due esempi vicini al calcio italiano. Prendiamo in considerazione Sarri, un tecnico (a volte sottovalutato) che con il Napoli ha incantato; un allenatore che basa il suo gioco sul 433 un modulo completamente diverso da 352/343 di Conte (suo predecessore). Questo è uno dei motivi per cui il tecnico toscano non sta funzionando a Londra, oltre a non al non aver una rosa predisposta per quel modulo. Il secondo esempio è quello di Allegri, un allenatore che pecca di tantissime cose ma non d’intelligenza; nel suo primo anno a Torino ha deciso di non toccare immediatamente il 352 di Conte ( i due esempi sono stati scelti di proposito poiché accomunati dallo stesso predecessore) ma di mutarlo piano piano. Attualmente la rosa della Juventus è predisposta per un 433 se gioca CR7 o per un 4231 in caso di mancanza del portoghese.

I candidati più papabili e con moduli “preferiti” affini al 433/4231 sono i seguenti: -Sergio Conseicao (Allenatore Porto) -Paulo Fonseca (Allenatore Shakhtar D) -Lucien Favre (Allenatore Borussia D) -Ten Hag (Allenatore Ajax)

Parliamo di 4 allenatori con esperienza europea e che provengono da campionati con ritmi non estremamente dinamici come quello italiano. Sono gli unici 4 non blasonati a rispettare i 4 punti precedentemente elencati. Allenatori come Sarri, Inzaghi e Gianpaolo sono stati scartati per motivi ben precisi. Il secondo perché non soddisfa il punto 4), il terzo perché privo di esperienza europea mentre il primo per un quinto punto non scritto: il rapporto con i tifosi (il trascorso al Napoli e alcune dichiarazioni sono conflittuali con i tifosi). Per Conte vale lo stesso discorso fatto per Sarri, oltre alla sua predisposizione al 352. Guardiola soluzione troppo esosa.

Conseicao, attualmente sulla panchina del Porto, è un allenatore che conosce bene l’Italia visti i suoi trascorsi da calciatore di Inter e Lazio. Predilige il classico 433 offensivo con il ruolo di faro del gioco affidato al mediano (Pereira) davanti la difesa. La difesa a quattro è caratterizzata da due terzini di spinta, Telles su tutti, molto coinvolti nel gioco e con i due centrali molto alti e decentrati per lasciare la porzione centrale al mediano (Danilo) nonché faro del gioco del club. Herrera e Otavio sono le due mezzali con caratteristiche ben assortite: il messicano è il primo giocatore a pressare in fase di recupero palla e ha attitudini meno offensive del brasiliano che nasce trequartista ed è il classico giocatore box to box. Il 433 di Conseicao prevede che i tre attaccanti giochino abbastanza vicini per favorire le sovrapposizioni di Herrera e Otavio oltre ai due terzini di spinta, due dei tre attaccanti a turno occupano l’aria per cercare il colpo di testa. Un gioco che favorirebbe Ronaldo per due motivi: per la sua predisposizione al colpo di testa (vedasi il 3-0 al Real) e la non obbligatoria partecipazione al gioco di tutti gli “strikers”.

Paulo Fonseca, attualmente sulla panchina dello Shakthar, è un allenatore che predilige un 433 camuffato in 4231. Il trequartista, Kovalenko, ha caratteristiche da mezzala sinistra e durante le partite si abbassa in quella posizione per essere più nel vivo del gioco. La difesa a quattro gioca molto alta ed è caratterizzata dal pressing alto e dalla vicinanza con il reparto dei centrocampisti. La manovra parte dai difensori e, a differenza del Porto di Conseicao, predilige il gioco palla a terra rispetto al lancio lungo. La squadra di Fonseca lascia molta libertà al reparto offensivo, senza rinunciare ad un gioco di posizione tipico delle squadre che amano giocare palla terra e creare le azioni dal basso per richiamare il pressing avversario, per poi sfruttare gli spazi alle spalle della prima punta. Cristiano Ronaldo in questo caso avrebbe molte meno palle giocabili di testa ma “andrebbe in porta” con la coralità tipica di Guardiola o Sarri.

Lucien Favre è l’allenatore più esperto dei quattro citati. I punti di forza del gioco di Favre sono la difesa solida (super organizzata) e un gioco più paziente (meno dinamico nella propria metà campo). Il giocatore chiave della quadra è Witsel, un atipico mediano estremamente importante in fase difensiva e nel primo possesso palla. La maggior parte dei palloni giocati passano per i suoi piedi, ed è uno dei centrocampisti con più palloni recuperati nel campionato tedesco. Il gioco corale dalla metà campo avversaria in poi, favorisce la velocità ed il dinamismo degli attaccanti (4 in questo caso, dato che il Dortmund gioca con il 4231) con passaggi rapidi e massimo due tocchi. Il sistema tattico di Favre preve i terzini non troppo alti, non è un caso che Guerrero sia stato adattato ad esterno destro per sfruttare la sua velocità e propensione offensiva.

Ten Hag è il meno conosciuto degli allenatori a livello tattico me è quello che attualmente è in corsa più obiettivi. L’Ajax ha impressionato contro la Juventus e il Real, senza dimenticare le gare nel girone. Il gioco di Ten Hag prevede rigorosamente tre componenti: il 433 modulo storico dell’Ajax, creare gioco dal basso e pressing alto. Il gioco palla a terra permette di superare facilmente il pressing iniziale e di fruttare i terzini sempre molto alti e aperti, i terzini che per caratteristiche cerano poco il cross ma prediligono le triangolazioni con gli esterni (Neres e Ziyech) e servire le incursioni della mezzala box to box (Van De Beek) o la prima punta. In fase “passiva”, Ten Hag sposa a pieno la filosofia dei 6 secondi tipica del Guardiolismo, nel caso in cui non dovessero riuscirci uno tra De Jong o Shone si abbassa per difendere centralmente la difesa e Van De Beek sale in prima pressione insieme all’attaccante più vicino.  

Quella che ho cercato di dare è una leggera infarinatura del genere di gioco che offrono i vari allenatori, per un’analisi più interessante e dettagliata consiglio di vedere i video di Tifo Football o qualsiasi altro canale incentrato su questo tema.

I quattro allenatori hanno degli aspetti comuni: 1) difesa alta, veloce e fisica 2) gioco corale (il più cinico e meno corale è il porto di Conseicao) 3) terzini di spinta e bravi (un po’ meno nel gioco di Favre) 4) un mediano fisico e bravo nel recupero palla (Witsel, De Jong/Shone, Danilo).

Possiamo ora parlare della rosa, tenendo in considerazione i quattro punti che ho appena citato, cercherò di creare una rosa adatta al 433 ma con i singoli capaci di giocare con altri moduli (4231, 442 e 352 su tutti), mentre a fine trattazione farò delle considerazioni sul ruolo di CR7 con Ten Hag e con Lucien Favre.

ROSA:

-Portieri: In porta confermerei tutti e tre i portieri consolidando le gerarchie: 1 Sczesczy 2 Perin 3 Pinsoglio.

-Difesa: Barzagli ha giocato pochissimo quest’anno ma aveva un ruolo importantissimo: il quinto di difesa. Questo ruolo l’affiderei a Caceres con la peculiarità di essere un jolly in quanto capace di giocare a tre dietro e come terzino. In difesa confermato Rugani che come quarta alternativa è ottimo e dentro Manolas (molto rapido e adatto alla difesa alta) e il tedesco Tah del Leverkusen il cui valore è di circa 45 milioni e ha tutto per formare un muro insieme a Chiellini o Manolas. In alternativa Mancini dell’Atalanta sarebbe ottimo anche se abituato a giocare in una difesa a 3. In uscita Bonucci troppo lento per una difesa alta e difensivamente inferiore ai giocatori citati, per evitare una minusvalenza dev’essere ceduto per 30/35 milioni; una cifra onesta vista la considerazione mondiale che si ha di lui. Come terzini confermerei in blocco Cancelo, Spinazzola e De Sciglio, mentre cederei Alex Sandro (per 50/55 milioni) e Rogero (si parla di offerte da 20 milioni) per prendere un terzino di spinta come Grimaldo, Gaya (anche se ha una clausola di 100 milioni), Guerrero o Alaba (chiuso dall’arrivo di Hernandez). Terzini, che a parte lo spagnolo del Valencia, hanno un prezzo ipotetico che oscilla dai 40 ai 60.

-Centrocampo: Come si può leggere dal punto 4 ci vuole un mediano forte fisicamente, e la Juventus ce l’ha in casa: Can. Can giocava da mediano nel Liverpool di Klopp e sarebbe perfetto in quella posizione vista la sua propensione a recuperare la palla e la sua ottima fase difensiva e offensiva. Rispolverare il tedesco in quella posizione significa di fatto cedere Pjanic (valutato 70-75 milioni) per rifondare il centrocampo che quest’anno è stato il punto più debole della rosa. Nel 433 vedrei bene Ramsey ed Isco come mezzali, entrambi perfetti anche come trq in 4231, il primo in un ruolo box to box tipico del porto di Conseicao e del Dortmund, mentre il secondo in un ruolo alla David Silva del Manchester City (vero e proprio cuore del centrocampo). La valutazione dello spagnolo si dovrebbe aggirare intorno ai 60 milioni (vista l’ultima stagione) ma, secondo me, si potrebbe abbassare inserendo Bonucci nella trattiva (pare che il Real sia interessata all’ex 19 del Milan). Confermerei Bentancur come vice Can e cederei per motivi anagrafici Khedira e Matuidi (ultima sessione di mercato buona per non fare minusvalenze cedendoli rispettivamente per 15/20 milioni il tedesco e 25/30 il francese) e dentro Brandt (caratteristiche simili a Ramsey capace di giocare esterno nel 433 e centrocampista tutta fascia nel 352) pagando la clausola di 25 milioni e un centrocampista più esperto ma ancora giovane: il sogno sarebbe uno tra Saul (clausola di 100 milioni) o Kai Havertz (anche lui del Leverkusen come Brandt ma con un valore pari almeno a 3 volte la sua clausola). Senza dimenticarsi di Fekir, che nasce trequartista ma che gioca tranquillamente da mezzala, Milinkovic Savic, Dele Alli (caratterialmente non mi convince, ma tecnicamente non si discute) e Zaniolo. Meno esosi invece sono Pellegrini della Roma (giocatore a par mio sottovalutato), Talisca che prima di approdare in Cina aveva fatto vedere belle cose e Van De Beek. Vista l’età di Brandt, Can e Bentancur ed Isco si potrebbe puntare anche su un centrocampista più datato ed economicamente vantaggioso come Guldogan (pienamente ripreso dopo gli infortuni) o Herrera dello United (vero e proprio gregario ma meno dotato tecnicamente degli altri citati finora) senza dimenticarsi di Hector Herrera del Porto.  

-Attacco: L’attacco necessita di una svecchiata e per questo vanno ceduti Mandzukic e Cuadrado per un complessivo di 40 milioni. Kean deve assolutamente rinnovare e gli va affiancata un’altra prima punta, non è pensabile che possa subito fare il titolare fisso nella Juventus viste le sue lacune tattiche che sta piano piano colmando. Ci sono due scenari possibili: acquistare una prima punta o “promuovere” CR7 in quel ruolo come Tadic nell’Ajax o Mertens nel Napoli sarriano. Per quanto riguarda il primo scenario bisogna andare maggiormente nel dettaglio e fare delle considerazioni inerenti all’allenatore scelto per la Juventus, al presto del cartellino e allo stile del gioco del giocatore. Partendo dal presupposto che il mercato offre poco o nulla: i giocatori che sembrano in uscita sono i soli Lukaku (che ha manifestato la volontà di giocare in Serie A, ma che non ritengo un top player ne tanto meno un giocatore che possa valere dai 70 milioni a salire), Jovic (che sembra essere vicinissimo al Real), Andre Silva (ma dopo i flop al Milan e al Siviglia non credo si possa rilanciare alla Juventus) e Icardi (ma che non vorrei mai alla Juventus visto chi cura i suoi interessi). Le prime punte nei top club non hanno intenzione di muoversi o sono anagraficamente non affini al processo di svecchiamento della rosa.
Per questo motivo le soluzioni più papabili e non molto esose (nessuna al di sopra dei 55 milioni) sono le seguenti e verranno analizzati per stile di gioco e affinità con i vari allenatori:

-Zapata (Atalanta): A Bergamo è rinato, ha tutto per essere considerato un top: è veloce, tecnico e forte di testa. Sicuramente non è giovanissimo (ha 28 anni ed è nel pieno della maturità calcistica). Un giocatore che sposerebbe tutti i sistemi di gioco in particolare quello del Porto (per caratteristiche fisiche ricorda Marega) e dell’Ajax vista la sua capacità di dialogare nello stretto. Il giocatore ha una valutazione di 40/50 milioni.

-Werner (Lipsia) Il giocatore classe 96 del Lipsia è in scadenza nel 2020 e non ha intenzione di rinnovare, questo dettaglio fa precipitare il suo prezzo da 70, chiesti dal club, ai 40-45. Un giocatore rapido e completo tecnicamente, molto giovane ma con tantissimi gol all’attivo. Sposerebbe benissimo quasi tutti i sistemi di gioco, probabilmente con Conseicao farebbe un po’ più fatica. Mentre per Zapata l’unico handicap potrebbe essere la mancanza di esperienza europea, per il classe 96 del Lipsia il più grande difetto potrebbe essere i suoi atteggiamenti in campo: non a caso non è amatissimo in Germania.

-Maxi Gomez (Celta) Anche lui classe 96, ha caratteristiche molto diverse dai primi due citati. E’ un attaccante molto forte fisicamente che ricorda Kane (con le giuste proporzioni) e perfetto per far salire la squadra. Un giocatore non rapidissimo (mancanza che compenserebbe Kean) ma ottimo nelle situazioni di palla inattiva. Sicuramente un ottimo prospetto che in un certo senso ricorda Paco Alcacer e che quindi potrebbe trovarsi bene con il gioco di Favre e di Conceicao. Ha una clausola di 45 milioni, al Il Celta pare si possa accontentare di meno specialmente in caso di retrocessione.

-Haller (Francoforte) Giocatore classe 94 sta incantando in Germania in coppia con Jovic, un giocatore completo al servizio della squadra molto bravo in fase realizzativa e a livello corale molto partecipe. Sposerebbe a pieno ogni progetto tecnico essendo molto rapido e forte di testa. Tecnicamente è cresciuto molto negli ultimi anni e non è un caso che il gol più bello della scorsa edizione della Bundes sia il suo. Giocatore giovane, dinamico e dai piedi buoni molto spesso sottovalutato e oscurato da Jovic. La sua valutazione è di circa 40 milioni, considerata la stagione non sembrano essere un’esagerazione.

Come esterni del 433 vanno blindati Ronaldo, Costa e Bernardeschi e dentro un altro esterno che salti l’uomo e crei superiorità. In molti parlano di un possibile scambio Salah- Dybala (più conguaglio economico in favore dei reds) ma credo che sia molto più plausibile uno scambio Sanè- Dybala (più conguaglio economico in favore del City), entrambi i giocatori sono giovani e non al centro del progetto del proprio club. Sanè sarebbe perfetto sia nel 433 (modulo che conosce a memoria) che nel 4231 e può giocare perfettamente a destra o a sinistra come Ronaldo, Bernarderschi e Costa.

Un mercato non esoso e che migliorerebbe la rosa nonostante i sacrifici di Pjanic e Dybala ( a parer mio)

Su Ronaldo andrebbe fatta una considerazione: con Favre, che predilige il 4231, giocherebbe nei tre dietro la prima punta in un ruolo molto dispersivo a livello di energie (i due esterni devono offrire copertura ai terzini) e per questo si dovrebbe adattare nel ruolo di prima punta (ecco perché precedentemente ne ho parlato). Stesso adattamento che dovrebbe fare nel caso ad allenare la Juventus ci fosse Ten Hag.

 

Gli allenatori che più mi piacciono sono Fonseca e Favre, per il centrocampo il mio sogno sarebbe Saul mentre come prima punta scommetterei su Haller.