Come detto molte e molte volte in questa stagione, dove ho specificato fin da Gennaio che la Juventus e Allegri non avrebbero continuato il rapporto di collaborazione anche se fosse arrivata la Champions League, ecco che arriva l'ufficialità Juventus e Allegri si separeranno a fine stagione dopo 5 anni, 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italia, e 2 finali di Champions League.
La Juventus chiude il rapporto con il tecnico dopo un breve colloquio avvenuto questa mattina alla Continassa, dove Agnelli dopo aver ascoltato le richieste del tecnico a chiuso il tutto con una stretta di mano e un "Grazie, ma puntiamo su un altro tecnico".
Cosa avrà chiesto Allegri per ricevere uno no? La prima cosa di cui si sarà parlato sarà l'ingaggio. Allegri per restare avrebbe voluto almeno un prolungamento di contratto di altri due anni e un ingaggio al rialzo fino 9 milioni di Euro a stagione, contro gli attuali 7,5 con scadenza nel 2020. La seconda richiesta potrebbe essere stata la cessione di alcuni giocatori, su tutti Paulo Dybala e l'arrivo di qualche altro big, forse Mauro Icardi per fare un nome. Andrea Agnelli in compagnia di Fabio Paratici e Pavel Nedved ha dato il so ben servito al tecnico bianconero rifiutando la proposta. La cosa che avrebbe potuto pesare è l'utilizzo di Paulo Dybala rovinato in questi due anni da mezzala, il quale ha portato il giocatore ad avere un calo di rendimento assurdo e un cartellino che potrebbe avere un crollo abbastanza importante date le prestazioni, ricordando che il suo spostamento a mezzala potrebbe davvero aver rovinato la carriera ad un ragazzo che era stato accostato al campione argentino Leo Messi, ma non solo.

Un'altra cosa che ha fatto drizzare i capelli ad Agnelli sono stati i troppi infortuni in questi anni, si parla di 9-10 giocatori a stagione con ripetute ricadute, questo ha fatto traboccare la goccia dal vaso. Nedved ha puntato il dito contro il tecnico e chiesto Sinisa Mihajlovic, Paratici ha cominciato a cercare un sostituto puntando forte sul nome di Pep Guardiola, Agnelli vorrebbe affidare la panchina a Simone Inzaghi. Allegri non è mai stato nemmeno per l'1% il tecnico della nuova stagione 2019-2020, questo lo si era capito anche dai tifosi, che avevano già ipotizzato questo addio. Perchè? La Juventus non ha mai tenuto un tecnico con un anno di contratto di scadenza, questo ha fatto pensare a tutti che alla fine questo giorno sarebbe arrivato da un momento all'altro. Le varie contestazioni sui social del non gioco, i continui sbagli di formazione, gli infortuni e quindi i troppi carichi di lavoro negli allenamenti, hanno portato tifosi e società a pensare alla rimozione del tecnico a fine stagione. La Juventus chiude questa storia non con un addio triste, ma con la consapevolezza che Allegri è un ottimo allenatore e un buon intenditore di calcio, ma in cinque anni non ha fatto niente di speciale se parliamo del gioco, già in quello la Juventus è rimasta come il primo giorno in cui Allegri ha messo piede a Vinovo prima e Continassa poi.

La Juventus saluta Allegri e si focalizza sul futuro, i nomi? Sempre gli stessi: Conte, Guardiola, Inzaghi in primis, Mourinho, Mihajlovic, Giampaolo poi.
Partiamo da Antonio Conte, fino a questa mattina molti pensavano ad un accordo imminente con l'Inter, ma tutto sembra in fase di stallo, infatti la Juventus dopo la conferenza stampa rilasciata da Pep Guardiola dove si tira fuori dal contesto pronunciando queste parole "I social scrivono che Pep Guardiola firma per la Juventus per le prossime 4 stagioni ? Io ho un contratto per altri due anni qui, a meno che non mi licenzino, io resto altre due stagioni qui a Manchester", il nome del salentino ritorna di nuovo tra le prime scelte. La situazione è molto strana per non dire buffa, non tutti i tifosi della Juventus sembrano propensi ad un ritorno di Antonio Conte, non dopo averla lasciata in balia sul futuro in pieno Luglio e in piena preparazione in quel 2014, ma sopratutto non gli piace la minestra riscaldata, quindi preferirebbero una novità, anche in società la situazione non sembra proprio rosea su un ritorno di Antonio Conte, anche se il gioco del salentino piace ancora molto da quelle parti.

Il secondo nome come detto è quello di Pep Guardiola. Fabio Paratici lo avrebbe raggiunto in quel di Manchester, dove ad aspettarlo c'era l'entourage del tecnico, una breve ma intensa chiacchierata, sul futuro e la possibilità di portare Pep a Torino, con il tecnico che in conferenza - come detto - si tira fuori, ma chi dice che non si tratti di una strategia ? Tutto è possibile. Il terzo nome è quello di Simone Inzaghi, il nome del tecnico della Lazio è il preferito dal presidente Andrea Agnelli, il tecnico è in scadenza di contratto a fine stagione ed è uno dei più palpabili sotto il profilo economico-gioco. Il tecnico piace tanto, piace il suo modo di far giocare la squadra, piace per la giovane età, piace per una mentalità nuova al confronto della maggior parte dei tecnici italiani. Agnelli vorrebbe quindi continuare a puntare sul made in Italy.

Pavel Nedved invece propone un nuovo volto: Sinisa Mihajlovic. Forse il nome del tecnico non ispira molta fiducia, ma se entriamo nei particolari Mihajlovic è un tecnico duro, anzi durissimo caratterialmente, a volte sembra davvero una statua di roccia, anche se poi tutti sanno che è una persona simpaticissima fuori dal rettangolo verde, ma in campo si deve essere uomini di ferro. Il serbo sarebbe il primo della sua nazione a sedere sulla panchina bianconera, il gioco c'è eccome, lo stiamo vedendo a Bologna, lo vedevamo nella Sampdoria qualche anno fa. Il problema è forse un altro, Mihajlovic non è mai stato su una panchina di una big, quindi con lui si andrebbe in una direzione totalmente nuova, verso una Juventus carrarmato o in una Juventus adagiata a un livello medio.

Poi ci sarebbe la suggestione Josè Mourinho. Ecco cosa dire ? Moratti in una breve intervista a TuttoSport.com ha detto "Se andasse alla Juve la prenderei male, ma spero e credo non possa finire in bianconero", come a dire "Speriamo che non vada alla Juventus, altrimenti gli fa vincere la Champions". Mou potrebbe entrare nel vortice Juventus anche grazie a Jorge Mendes, suo agente e di Cristiano Ronaldo e Joao Cancelo, il terzetto di portoghesi potrebbe allargare la famiglia in quel di Torino, ma in c'è pur sempre quel passato interista pesante sopratutto sotto il profilo 'parole e gesti pesanti'. Le manette, le parole non proprio al miele contro i bianconeri in questi anni portano Mou lontano da Torino, sia ora che in futuro, ma c'è anche chi potrebbe trovare nelle parole di Don Vito Corleone nel film il Padrino "Gli amici tieniteli stretti ma i nemici ancora di più" che potrebbe far cambiare idea. L'ultimo nome è quello meno quotato ma non per questo una valida alternativa, quel Marco Giampaolo che piace e non piace, che ha una media non bassa, ma nemmeno troppo alta come risultati nella sua Sampdoria. Il tecnico è forse visto troppo come un nuovo Allegri, forse tra qualche anno potrebbe andare bene, forse in una ricostruzione, ma per ora no.

Quindi la Juventus saluta Allegri e a fine stagione darà il benvenuto al nuovo tecnico che sia tra i sei appena nominati o che sia un tecnico non nominato per niente come Pochettino o Tuchel. Vediamo la sicurezza ad oggi è una sola, la Juventus non avrà un nuovo tecnico per la prossima stagione, ma sarà ufficializzato soltanto quando quel nome sarà scelto da tutti e tre componenti della società: Agnelli, Paratici e Pavel Nedved.