Come le chiede espressamente la sua storia, la Juventus che si presenta ai nastri di partenza della stagione calcistica 2016/2017 vuole assolutamente evitare di disputare un’annata da comprimaria. I bianconeri desiderano confermarsi in Italia, mettere nuovamente in bacheca la coppa nazionale e trasformare la Champions League da sogno ad obiettivo concreto. I primi acquisti della sessione estiva di mercato, evidenziano quanto la “Vecchia Signora” desideri passare dalle parole ai fatti; Miralem Pjanic aumenta il tasso qualitativo della mediana mentre Dani Alves porta in dote corsa, qualità, personalità, carisma ed esperienza internazionale. Nel gettare le basi per la squadra del futuro, dirigenza e allenatore si sono trovati concordi nel costruire una rosa formata da calciatori eclettici, in grado cioè di essere duttili tatticamente e che preveda due atleti per ogni ruolo. Con l’approdo in bianconero di Dani Alves, la fascia destra, per quanto concerne gli esterni bassi risulta coperta tuttavia, non possono essere ignorati i segnali di fastidio mostrati da Stephan Lichsteiner, con il pendolino svizzero che non ha certamente accolto con entusiasmo l’arrivo del collega e, dopo cinque anni, ha aperto alla possibilità di lasciare Torino essendo appetito da Psg, Wolfsburg e Chelsea con il neo tecnico dei blues Antonio Conte che accoglierebbe a braccia aperte il suo ex allievo considerando che il ragazzo è un suo pupillo fin da quando sedeva sulla panchina juventina. Nel caso in cui Lichsteiner decidesse di intraprendere una nuova avventura professionale la coppia Marotta/Paratici non si farebbe certamente cogliere impreparata visto che sul taccuino degli uomini mercato bianconeri è presente, da tempo il nome di Mattia De Sciglio. Il giocatore, classe 1992 è legato alla società rossonera da un contratto che scadrà nel 2018 e, dopo una stagione nettamente al di sotto delle sue possibilità, quindi da non ricordare ha disputato un Campionato Europeo da incorniciare mettendo in mostra tutte le doti che ne fanno uno dei calciatori più interessanti del panorama nazionale ed internazionale. Dal ritiro azzurro, il poliedrico atleta, non ha mancato di ringraziare Antonio Conte perché, testuali parole, “mi ha aiutato tantissimo, convocandomi anche quando non rendevo al meglio nel mio club, facendomi sentire ugualmente parte del gruppo”. I funzionari di Corso Galileo Ferraris, e chi scrive, lo apprezzano moltissimo e lo ritengono la pedina giusta per sostituire l’elvetico numericamente e, alla lunga raccoglierne l’eredità in virtù della sua notevole rapidità, della sua elevata proprietà tecnica e della sua spiccata duttilità tattica; il ventitreenne, ha nel ruolo di terzino destro la sua collocazione naturale tuttavia, può essere schierato anche come fluidificante sinistro ma anche impiegato sia come esterno destro che come esterno sinistro in un centrocampo a cinque. A Torino, il giovane, ritroverebbe Massimiliano Allegri che lo conosce benissimo per averlo lanciato nel calcio che conta da tecnico milanista e lo stima moltissimo tanto da averne espressamente richiesto l'acquisto ai suoi dirigenti, di conseguenza, il giocatore, avrebbe la possibilità di continuare e completare il percorso di crescita intrapreso a Euro 2016 grazie ai suggerimenti di Antonio Conte. Assicurarsi le prestazioni sportive di De Sciglio avrebbe, per i bianconeri torinesi anche una valenza di carattere filosofico poiché significherebbe dare continuità alla tradizione che vede la Juventus costruire le proprie fondamenta – le quali, spesse volte portano alla conquista di trofei sia in Italia che fuori dai confini nazionali - su uno zoccolo duro italiano che abbia ben chiaro cosa implichi lo stile Juventus e che tracci la via per il resto del gruppo; indi per cui, al ragazzo, non manca nulla per far parte della grande famiglia juventina visto che possiede anche notevoli qualità umane, che si esprimono in professionalità, generosità dentro e fuori dal campo, etica di gruppo e, in ultima battuta talento. Il problema per la formazione di Allegri è che, le prestazioni scintillanti offerte da De Sciglio in terra di Francia hanno attirato le attenzioni di Roma, Napoli, Bayern Monaco e Barcellona il quale, ha identificato, nel calciatore, il sostituto ideale del neo juventino Dani Alves mentre, Carletto Ancelotti, nuovo tecnico dei Bavaresi sogna di averlo ai propri ordini fin dal 2013 quando era alla guida del Real Madrid. Dal canto suo, il Milan, fa sapere che il giocatore non è sul mercato ma la sensazione è che davanti ad un’offerta oscillante tra i 15 e i 20 milioni di euro la situazione potrebbe cambiare. A mio modo di vedere, Mattia De Sciglio sarebbe utilissimo per lo scacchiere di Massimiliano Allegri, a prescindere dalla scelta che farà Lichsteiner, relativamente al proprio avvenire perché la sua versatilità gli permette di cavarsela più che dignitosamente sia come stopper di destra che come centrale di sinistra e, considerando che la Juventus ha scelto di non rinnovare il contratto a Martin Caceres lasciandolo partire a costo zero, ecco che Mattia sarebbe il profilo giusto – più di Mehdi Benatia perché, temo, che il difensore marocchino classe 1987, reduce per altro da un’annata complicata poiché costellata da numerosi infortuni farebbe ombra a Daniele Rugani rallentando, ostacolando e bloccando la sua crescita fino ad impedirli di sbocciare definitivamente con il ragazzo che, trovandosi ad avere poco spazio potrebbe chiedere alla società di essere ceduto (Roma e Milan sono pronti a battagliare con l’obiettivo di assicurarsene i servigi) – per riempire la casella lasciata sguarnita dal jolly uruguaiano. Dal canto suo, il club zebrato, non può assolutamente permettersi di perdere colui che, assieme al milanista Alessio Romagnoli è giustamente ritenuto il futuro nel ruolo anche in chiave azzurra mentre per la Juventus, egli, rappresenta un patrimonio da tutelare. Juve non fartelo soffiare!