Ieri a Montecarlo si sono svolti i sorteggi di Champions League per la stagione 2018-2019. Per l'occasione l'UEFA ha premiato alcuni giocatori per l'ultima annata disputata e c'era grande aspettativa per il fuoriclasse portoghese, Cristiano Ronaldo, che ha dato un contributo fondamentale per la vittoria della Champions League del Real Madrid, acquistato questa estate dalla Juventus per 100 milioni di euro.

In molti si attendevano la vittoria del premio di giocatore dell'anno che, invece, è stato consegnato un po' a sorpresa al centrocampista croato del Real, Luka Modric, ad un passo dall'Inter questa estate.
Un premio che è stato, probabilmente, influenzato dalle prestazioni del giocatore nell'ultimo Mondiale in Russia. Ha fatto discutere, quindi, l'assenza di Cristiano Ronaldo che, saputo del premio non vinto, ha deciso di non recarsi a Montecarlo.

Una scelta che ha destato scalpore ma ciò che ha fatto ancor più rumore è stata la reazione della Juventus alla mancata assegnazione del premio a Cristiano Ronaldo.
L'amministratore delegato, Giuseppe Marotta, infatti, ha mostrato profonda amarezza per il mancato riconoscimento al portoghese: "posso dire che l'assenza di Cristiano Ronaldo ai sorteggi di Montecarlo è stata una decisione personale, presa nel corso della giornata, che dobbiamo e vogliamo rispettare. Da parte nostra c'è profonda amarezza per questa decisione, lo dico da dirigente e appassionato di calcio".

Una reazione esposta anche dall'agente di CR7, Jorge Mendes, che ha definito ridicola l'assegnazione del premio a Modric: "È semplicemente ridicolo. E in questione non c'è il vincitore, che è il migliore nel proprio ruolo".

Una reazione a dir poco discutibile, sicuramente arrogante!
Non è detto che perché si tratti di Cristiano Ronaldo allora gli è concesso sempre di fare tutto ciò che vuole. Lo stile vuole che si sappia accettare la vittoria come la sconfitta, una decisione giusta e sbagliata.
La Juventus, invece, ha dimostrato di non saper fare ciò e, a quanto pare, anche Cristiano Ronaldo, non presentandosi a Montecarlo, ha dimostrato di non essere da meno rispetto alla squadra bianconera.